Buon onomastico a quanti lo celebrano oggi, 13 giugno. La ricorrenza legata al santo del giorno, Sant’Antonio da Padova, però, deve fare i conti con un’epoca profondamente segnata dall’allarme terrorismo. Ed è per questo motivo che oggi, in una città euganea che si appresta a celebrare il santo con la messa delle 17 e la solenne processione delle reliquie e della statua, è stata disposta la presenza di 100 uomini tra carabinieri, polizia, esercito e Guardia di Finanza, chiamati a garantire la sicurezza dei fedeli. Ad agire saranno anche le squadre dell’Api (aliquota pronto intervento) e dell’Uopi (unità operativa di pronto intervento). Come riferisce Padova Oggi, nella folla si mescoleranno anche agenti in borghese, ma è da questa mattina che i cittadini di Padova hanno preso contatto con la presenza delle forze armate che hanno provveduto a bonificare la zona cercando di limitare i rischi nella zona della Basilica e lungo il percorso della processione di Sant’Antonio da Padova. (agg. di Dario D’Angelo)
Sono tante le frasi celebri attribuibili a Sant’Antonio da Padova, di cui oggi, 13 giugno, ricorre la festività cattolica. Una di queste potrebbe ben conciliarsi con la massima socratica, “so di non sapere” e recita così:”Domina la sapienza colui che non l’attribuisce a se stesso, ma a Dio, e che vive in conformità a ciò che predica”. Sant’Antonio da Padova, così come testimoniato dall’incontro con San Francesco, era un grande sostenitore della vita semplice:”Quando prosperità mondane e piaceri ti arridono, non lasciarti incantare, non prenderne diletto; entrano in noi blandamente, ma quando li abbiamo dentro ci mordono come serpenti”. Ma è nei “Sermones” che il santo nativo di Lisbona indica qual è lo strumento per aprire tutte le porte:”Qui, in terra, l’occhio dell’anima è l’amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l’intelletto s’arresta, procede l’amore che con il suo calore porta all’unione con Dio”. (agg. di Dario D’Angelo)
Oggi è 13 giugno e nel giorno in cui si celebra Sant’Antonio da Padova c’è un aneddoto curioso che non tutti sanno che ci va di riportare alla luce. Quanti di voi sapevano che a Napoli, al posto dell’amatissimo San Gennaro, per ben 15 anni è stato proprio Sant’Antonio da Padova a svolgere il ruolo di patrono della città? Come ricorda Napoli Fanpage, tra il 1799 e il 1814, in un contesto in cui le milizie francesi occuparono Napoli dando vita alla Repubblica Napoletana, San Gennaro venne accusato di “simpatizzare” per il nuovo ordine transalpino. Ma a cosa si deve tutto ciò? La storia narra che il generale Jean Étienne Championnet ordinò nel gennaio del 1799 di esporre le ampolle contenenti il sangue del santo, certo che questi avrebbe dato un segno della sua approvazione rispetto al nuovo ordine politico. E in effetti così fu: il miracolo della liquefazione del sangue avvenne addirittura due volte tra il 27 gennaio e il 4 maggio dello stesso anno. Un prodigio che i napoletani, almeno in quell’occasione, presero malissimo, tanto da sostituire San Gennaro come patrono della città, per 15 anni, con Sant’Antonio da Padova. L’avreste mai detto? (agg. di Dario D’Angelo)
Continuano i festeggiamenti a Lamezia in onore di Sant’Antonio di Padova, una figura centrale per la cittadina e parte integrante della tradizione popolare locale. Come da rito, la processione è terminata in seguito al percorso storico che vede coinvolto corso Numistrano ed è culminata con l’accensione del cero da parte del Sindaco. Una tradizione attesa da tutti i cittadini e sentita dall’intera comunità di Lamezia e che con il gesto del Primo Cittadino entra ufficialmente nel vivo delle celebrazioni. Ai rituali svolti oggi sotto la guida di fra Pietro Ammendola, seguiranno i molteplici appuntamenti previsti per la giornata di domani. Come sottolinea il Lametino, a partire dalle 11 la cittadina si riunirà per partecipare alla Messa, in cui saranno presenti anche le autorità. Alle 19.30 invece verrà celebrata la Messa sotto la guida di Monsignor Vincenzo Rimedio, Vescovo emerito, che proseguirà la cerimonia in seguito alla benedizione dei bambini prevista per le 18 ed i vespri che avranno invece luogo alle 19. La conclusione dei festeggiamenti per Sant’Antonio da Padova culmineranno infine il prossimo 14 giugno, quando la processione ripercorrerà corso Numistrano per poi fermarsi alla Cattedrale.
È il santo più conosciuto e con più devoti nel mondo. Solitamente si usa il “da” per indicare la città natale, nel caso di Padova, invece, rappresenta il luogo della sepoltura. Sant’Antonio è protettore di case, famiglie, promesse di matrimonio, donne incinte, viaggiatori e animali. Domani, come ogni 13 giugno, nella cattedrale di Lisbona, vicina alla casa natale del Santo, vengono celebrati decine di matrimonio. In quella stessa chiesa Papa Giovanni Paolo II nel 1982 disse che «Sant’Antonio è il Santo di tutto il mondo». ?Nella Basilica di Padova, invece, ci saranno domani messe in diverse ore del giorno. Alle 17 però è prevista una processione di fedeli che si snoda fino al centro di Padova e poi fa ritorno passando per Prato della Valle. La statua di Sant’Antonio verrà poi trasportata da un mezzo speciale della Polizia di Stato, usato esclusivamente per quest’occasione, poi verrà accolta dalla folla. (agg. di Silvana Palazzo)
Sant’Antonio di Padova, il cui vero nome era Fernando Martins de Bulhões, nacque a Lisbona nell’agosto del 1195 da una famiglia nobile del posto. Religioso francescano divenne santo nel 1232 grazie alla proclamazione di Papa Gregorio IX. Fu proclamato dottore della Chiesa Cattolica nel 1946. Nel corso della sua vita viaggiò moltissimo, dividendosi tra Portogallo, Francia ed Italia. Nel 1221 conobbe di persona Francesco d’Assisi presso il Capitolo Generale d’Assisi, al termine del quale venne inviato in un paesino nei pressi di Forlì.
Proprio qui si distinse per la sua innata umiltà e cultura. Sant’Antonio venne inoltre inviato, da Francesco d’Assisi in persona, in Francia per contrastare, attraverso l’insegnamento teologico, l’avanzare del movimento dei catari. E’ uno dei santi maggiormente venerati della Chiesa Cattolica.
La prima biografia di sant’Antonio di Padova venne redatta nel 1232 da un frate che rielaborò le informazioni del vescovo Soiero II Vegas. L’educazione spirituale di sant’Antonio ebbe inizio in tenera età presso la cattedrale di Lisbona. Dai quindici ai diciassette anni fece parte dei Canonici regolari dell’Abbazia di San Vincenzo per poi trasferirsi presso il Convento di Santa Croce di Coimbra, dove divenne sacerdote. Nel 1220 decise di prender parte ad una spedizione missionaria in Marocco organizzata da Francesco d’Assisi, per convertire i musulmani africani. Ma dopo soli pochi mesi di permanenza in Africa, per via di una patologia tropicale, fu costretto a tornare in Portogallo. Nel 1224 sant’Antonio approdò in Francia e qui rimase in veste di predicatore per circa due anni.
Tra le città del suo itinerario francese ci sono Montpellier, Arles e Tolosa. Nel 1227, all’età di 32 anni, ritornò ad Assisi e fu proclamato ministro provinciale dell’Ordine francescano per l’Italia settentrionale. Sant’Antonio decise, tra i tanti conventi dell’Italia del Nord, di trasferirsi a Padova. Qui riuscì a conquistare una considerevole folla di fedeli e divenne particolarmente noto. Il santo si spense all’età di 36 anni, afflitto da numerose patologie come asma ed idropisia che gli impedivano di camminare a lungo. A pochissimi giorni dalla sua morte, avvenuta nel 1231, sant’Antonio trascorse del tempo a Camposampiero, ospitato dal conte Tiso. Nel giorno della sua morte si trovava presso il convento di Arcella, qui alcuni frati si presero cura di lui fino al momento in cui spirò.
, considerato protettore dei viaggiatori, degli animali, dei poveri e degli oppressi, è patrono di numerose città italiane come Montefalcone del Sannio, Conca Casale, Oppido Lucano e Ceglie Messapica. Lamezia Terme è un Comune calabrese di circa 70mila abitanti la cui economia si basa principalmente su agricoltura, industria e turismo. In onore di sant’Antonio di Padova, che viene commemorato il 13 giugno, numerose città italiane organizzano grandi festeggiamenti. Il Comune di Foggia, ad esempio, commemora il santo a partire dal 30 maggio fino al 14 giugno, con concerti e celebrazioni eucaristiche.
Altri santi commemorati il 13 giugno sono San Ceteo, Sant’Aventino, San Salmodio, San Fandila di Cordova e Santa Felicola.