Sono Gloria Trevisan e Marco Gottardi i due ragazzi italiani che vivevano nella Grenfell Tower di Londra, dove è divampato un incendio devastante. I due 27enni, entrambi veneti e architetti, vivevano al 23esimo piano del grattacielo. Il fratello di Gloria è partito stamattina per Londra dopo aver provato invano a contattare telefonicamente la sorella. L’ambasciata italiana, in stretto accordo con la Farnesina, è in costante contatto con le autorità britanniche per verificare se altri nostri connazionali siano coinvolti nell’incendio di Londra. Intanto Scotland Yard ha fatto sapere che il numero delle vittime, per ora 12, è destinato a salire: «Questo bilancio potrebbe aggravarsi durante la complessa operazione di recupero che proseguirà per giorni», ha dichiarato il comandante della polizia Stuard Cundy. Proseguono comunque senza sosta le ricerche dei sopravvissuti all’interno del grattacielo: lo ha assicurato la London Fire Brigade. (agg. di Silvana Palazzo)



Nella Grenfell Tower c’erano anche due italiani, che ora risultano dispersi: lo ha annunciato la Farnesina in merito al devastante incendio divampato nel grattacielo di Londra. Sull’identità dei due connazionali viene mantenuti il massimo riserbo. Potrebbero essere di più però gli italiani coinvolti: «Nella torre abbiamo cinque appartamenti affittati e alcuni clienti sono italiani», ha dichiarato Beatrice Antonini dell’agenzia immobiliare Real Estate Genius ai microfoni di Radio 24. In particolare, nel grattacielo londinese vivono «due famiglie italiane con bambini. Al momento non abbiamo saputo niente di loro». Non si sa infatti se erano all’interno del grattacielo ieri notte. Intanto il bilancio delle vittime dell’incendio è aumentato: sono 12 ora i morti accertati. Un numero che, secondo quanto riferito dalla polizia londinese, sembra destinato purtroppo a salire. (agg. di Silvana Palazzo)



L’amarezza, la rabbia e l’orrore per quanto avvenuto alla Grenfell Tower di Londra ancora non finisce: le vittime purtroppo sembrano essere più delle 6 accertate e le prossime ore potrebbero svelare nuovi inquietanti scenari per la torre infuocata che ancora non accenna a spegnare tutto il rogo iniziato questa notte. Gli inquilini, come nelle prime ore vi avevamo annunciato, sono sul piede di guerra visto che da alcuni mesi denunciano la grave situazione della sicurezza in quella torre in centro a Londra. Damian Collins, ex presidente della Associazione degli Inquilini di Grenfell Tower, ha puntato il dito contro i gestori e le autorità locali dopo i lavori di ristrutturazione dell’edificio completati l’anno scorso. «Dicevamo sempre, ci vorrà una tragedia prima che la gente si svegli e prima che gli amministratori debbano rendere conto delle loro responsabilità», racconta Colins all’Afp. «La verità è che questa mattina quando mi sono svegliato non sono rimasto sorpreso. Scioccato e terrificato per la gente che ci vive, ma non sorpreso», spiega amaramente l’inquilino che ha rischiato la vita come tutte le altre 500 persone. (agg. di Niccolò Magnani)



Dopo l’incendio scoppiato a Londra la premier Theresa May ha fermato la politica: è stato rimandato l’annuncio sull’accordo con il DUP, che fornirà l’appoggio esterno al suo nuovo governo. Ha, infatti, convocato una riunione di emergenza con le autorità per dare risposte alla cittadinanza sull’emergenza della Grenfell Tower. Intanto il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha fatto riferimento alle conseguenze, sul fronte sicurezza, dei lavori di ristrutturazione. Il gigantesco incendio che sta devastando buona parte della Grenfell Twoter, a North Kensington, è stato definito un «incidente grave», dal primo cittadino londinese. Intervenuto ai microfoni di Skynews, Khan ha dichiarato che la tragedia pone molti interrogativi a cui bisogna dare una risposta. Ad esempio, bisogna capire se e quale impatto hanno avuto i lavori di risistemazione sulla sicurezza, in particolare la pericolosità dei rivestimenti di materiale plastico. (agg. di Silvana Palazzo)

L’incendio alla Grenfell Tower è iscritta dai testimoni come un inferno di cristallo, e peggio ancora, come l’11settembre 2001: chi era presente in quel palazzo durante i primi attimi dell’incendio racconta come purtroppo alcune famiglie hanno voluto lanciare i figli dalla finestra piuttosto che farli morire bruciati nel rogo, nonostante i vigili del fuoco abbiano intimato più volte di non compiere gesti inconsulti e che sarebbero a breve arrivati a spegnere le fiamme. Il vasto incendio di Londra ha finora provocato 6 morti, 74 feriti e purtroppo altre vittime che al momento non vengono ancora confermate ma che si troverebbero ai piani più alti dell’altissimo edificio a nord di Kensington. Secondo Scotland Yard vi è il rischio che ci siano ancora persone intrappolate nella struttura, mentre viene ancora una volta confermato dai Pompieri che la torre non rischia il collasso e non vi sarebbero segni di cedimento della Grenfell Tower. (agg. di Niccolò Magnani)

L’incendio di Londra prosegue, anche se con fiamme più sotto controllo e con i pannelli esterni – sotto processo per il rivestimento in plastica denunciato da mesi dal comitato del Grenfell Tower – in fase di spegnimento dai getti d’acqua ingenti lanciati da gru ed elicotteri. La Polizia ha diramato un punto stampa aggiornato e purtroppo ci sono le prime vittime confermate: «6 morti certi, più di 50 feriti per una struttura che ospitava 24 piani abitati da circa 500 persone». I vigili del fuoco stanno cercando di vincere la battaglia contro il fuoco che ha divampato per ore e ore nella mattina londinese a nord di Kensington e a ovest di Notting Hill.

«Ho sentito urla di bambini che chiedevano aiuto e ho visto persone gettarsi dalle finestre su materassi gonfiabili portati dai pompieri», spiega un testimone choccato da quanto orrore ha visto in così pochi minuti. Il rischio crollo è stato smentito dagli stessi soccorsi e almeno su questo fronte il pericolo sembrerebbe concluso, ma ora si dovrà entrare nelle pieghe delle cause, come ha detto il sindaco Khan, tenendo fermo un punto, ovvero il lutto e il tragico bilancio per un incendio che poteva essere del tutto evitabile. (agg. di Niccolò Magnani)

L’allarme anti-incendio non sarebbe scattato, le fiamme hanno impiegato pochissimi minuti a raggiungere praticamente tutto il palazzo nell’west-London appena dietro a Notting Hill. L’incendio devastante che sta attirando gli occhi di tutto il mondo ancora non ha smesso di presentare ai vigili del fuoco fumo, fiamme e superstiti ancora da cercare. Stando alle ultime che arrivano da Londra, i pompieri sarebbero arrivati fino al 21esimo piani di 27 per soccorrere e liberare quanti ancora vivi sono rimasti ai piani alti del Grenfell Tower London, ma le polemiche rimbalzano dalle testimonianze degli scampati alla tragedia, «l’allarme non è scattato, solo le grida delle persone mi hanno fatto accorgere dell’incendio».

Secondo l’agenzia Pa inoltre, più di un anno fa era stato lanciato un allarme da un comitato di cittadini sulla carenza di sicurezza della Grenfell Tower purtroppo invano allora quanto oggi. Un solo ingresso, la presenza di rivestimenti in plastica pericolosi e infiammabili, una tragedia avrebbe potuto scatenarsi in qualsiasi momento: purtroppo l’allarme lanciato quasi un anno fa è divenuto triste realtà nella notte del 14 giugno 2017. (agg. di Niccolò Magnani)

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Il bilancio purtroppo è molto grave ma al momento da Londra per l’incendio causato al grattacielo Grenfell Tower di cifre tragiche ancora non ci si espone. I vigili del fuoco sono impegnati giustamente a spegnere tutte le fiamme, con il rogo che per fortuna sta calando di intensità dopo ore e ore passate con quasi tutti i piani raggiunti dal fuoco: per i bilanci si avranno più tardi, sono intanto certamente confermati almeno 50 feriti e un numero non precisato di morti, purtroppo ritrovati dai pompieri nelle loro fasi di spegnimento. Assieme al rischio improvviso di crollo della struttura, la notizia più agghiacciante arriva dai testimoni scampati all’incendio che aggiungono dettagli rispetto alle prime voci arrivate.

«Si sentiva gente gridare e chiedere aiuto – racconta Tamara alla Bbc – e c’era chi lanciava i propri bambini urlando: salvate i miei figli nonostante i pompieri dicessero di stare fermi e che sarebbero arrivati loro a prenderli». Tragedia e strage, si teme il peggio mentre si cerca anche di capire come sia potuto iniziare un incendio di queste proporzioni, con qualche polemica subito rimbalzata dalla Bbc, «Sono state le grida della gente a salvarmi, non l’allarme anti-incendio, che non ha funzionato», ha raccontato Paul Munakr, uno dei residenti della Grenfell Tower che è riuscito a mettersi in salvo. (agg. di Niccolò Magnani)

Purtroppo nell’incendio di Londra all’immensa Grenfell Tower ci sono anche delle vittime: i timori delle prime ore vengono ora confermati, con alcune persone rimaste intrappolate nel devastante rogo avvenuto in Latimer Road, nella zona ovest di Londra. I vigili del fuoco ancora non fanno numeri, ma i morti sarebbero diversi, assieme ai certi 30 feriti riportati subito dalle prime agenzie di stampa londinesi. Stando a quando racconta Scotland Yard, «c’è il rischio che qualcuno sia ancora intrappolato all’interno dell’edificio». Grida agghiaccianti e gente che si è lanciata dalle finestre, sono le prime testimonianze che arrivano da Londra dagli scampati al gravissimo rogo nel grattacielo Grenfell: incendio diffuso in praticamente tutti i 27 piani della struttura che ora vede un pericolo ancora più grande, ovvero il crollo del palazzo. Molti detriti infatti sono stati visti cadere dalla struttura e ora la speranza è riuscire a spegnere il prima possibile le fiamme, con l’opera frenetica dei Vigili del Fuoco, per evitare danni ulteriori. (agg. di Niccolò Magnani)

INCENDIO LONDRA, GRATTACIELO GRENFELL TOWER IN FIAMME: 30 I FERITI ACCERTATI, SI TEME IL CROLLO (ULTIME NOTIZIE)

Un terribile incendio è divampato nella notte in un grattacielo Grenfell Tower di 24 piani nella zona ovest di Londra, non lontano dalla stazione di Latimer Road. Sono 120 gli appartamenti coinvolti nelle fiamme ai quali vanno aggiunte circa 25 attività commerciali in esso presente. L’allarme è stato dato intorno all’ 1 locale e, secondo le prime ricostruzioni, il fuoco sarebbe prima divampato dal secondo piano dell’edificio per poi propagarsi velocemente ovunque, anche a causa della presenza di una copertura in plastica utilizzata nei lavori della recente ristrutturazione. In pochi minuti numerose unità di Vigili del Fuoco sono accorse nel luogo del rogo, dove sono attualmente impegnate nello spegnimento.

Al momento non si contano vittime, anche se diversi feriti sono stati prontamente trasportati in ospedale per l’intossicazione dal fumo: secondo il portavoce della Polizia locale sarebbero 30 gli abitanti del grattacielo attualmente ricoverati in diverse strutture della città anche se le loro condizioni non sarebbero gravi. Non va tuttavia esclusa la presenza di diverse persone attualmente ancora disperse, come riportato da diversi messaggi pubblicati nei social network dove vengono chieste informazioni sulle sorti di alcuni membri delle famiglie evacuate.

Dal rogo si è alzata una colonna di fumo, al momento ancora presente, che ha reso scarsa la visibilità dei soccorritori e degli abitanti dei palazzi adiacenti. Permane il timore del crollo, ripetendo il dramma delle Torri Gemelle, tanto che è stata ordinata anche l’evacuazione degli edifici vicini al luogo dell’incendio. Agli abitanti della zona ovest di Londra, inoltre, è stato chiesto di non avvicinarsi all’edificio in fiamme.