Lorenz Renda, il bambino di 5 anni di Alcamo, è stato ucciso dalla madre? Secondo la Corte d’Assise di Trapani non ci sarebbero dubbi sulla colpevolezza di Aminta Altamirano Guerrero: la donna è stata condannata ieri a 24 anni di reclusione. Gli elementi emersi durante l’autopsia del piccolo, effettuata dal professor Paolo Procaccianti, hanno evidenziato come la morte di Lorenz Renda sia dovuta alla somministrazione di un’overdose da antidepressivo. Nello specifico, sottolinea Trapani oggi, la sostanza che ha provocato il decesso è la amitriptilina, contenuta nel Laroxyl, uno dei farmaci che Aminta Altamirano Guerrero assumeva in concomitanza con il Depakin. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna soffriva infatti di depressione a causa della fine della relazione con il compagno Enzo Renda, un pizzaiolo che vive ora in Germania, e delle difficoltà economiche in cui versava.
La Corte d’Assise ha quindi accolto la richiesta dell’accusa, rigettando al tempo stesso la tesi dei difensori di Aminta Altamirano Guerrero. Secondo la loro versione, Lorenz Renda aveva assunto il farmaco di nascosto dalla madre, approfittando di un momento in cui la donna stava dormendo. Il procuratore Antonio Sgarrella ha sottolineato inoltre come l’omicidio potesse essere volontario, in base ad alcune lettere scritta dalla Altamirano in cui dava chiare disposizioni post mortem sia per se stessa che per il figlioletto. In base a questo l’accusa aveva chiesto ai giudici di esprimersi comminando la pena dell’ergastolo alla donna, una richiesta avanzata anche dal legale del padre del piccolo e dai nonni, unitamente ad una richiesta di risarcimento danni.