Autobomba davanti ristorante Mogadiscio. Un kamikaze ha fatto esplodere l’auto che stava guidando all’esterno di un ristorante della tormentata capitale della Somalia. Non ci sono ancora informazioni su eventuali vittime. Testimoni hanno affermato di aver udito degli spari all’interno del ristorante. Il ristorante attacco è il Posh Treats, frequentato dall’élite somala. Un capitano della polizia somala, Mohamed Hussein, ha spiegato che dà lavoro a molti dipendenti stranieri, soprattutto etiopici. Inoltre, ha ricordato che i terroristi islamici di Al-Shabaab, collegati ad Al Qaida, tendono a prendere di mira i locali frequentati dalla borghesia somala e dagli stranieri. L’esplosione non risulta casuale, considerando che il governo di Mogadiscio recentemente ha lanciato una campagna militare proprio contro i terroristi di Al-Shabaab. (agg. di Silvana Palazzo)
È finita nel sangue una rapina a Pisa: il ladro è stato ucciso dal gioielliere con un’arma legalmente detenuta. L’orefice, Daniele Ferretti, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario. Si tratta di un atto dovuto dalla Procura di pisa nell’ambito dell’inchiesta aperta per tentata rapina. Nel negozio i carabinieri del nucleo della scientifica hanno trovato otto bossoli di pistola a terra. Non è stata trovata l’arma usata dai rapinatori: il ladro ucciso non era solo, un complice infatti si è dato alla fuga a piedi. «Sarebbero stati sparati in totale otto colpi, due da parte dei rapinatori e sei dal gioielliere, due dei quali andati a segno e uno mortale», ha dichiarato il procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini. In base alle risultanze investigative, la Procura procederà poi alla valutazione della sussistenza dei presupposti per l’applicazione della “scriminante” della legittima difesa. Se venisse riconosciuta, il gioielliere verrebbe scagionato. (agg. di Silvana Palazzo)
È scoppiato in sei minuti l’inferno a Londra: un incendio ha avvolto la Grenfell Tower, grattacielo residenziale di 24 piani e 120 appartamenti di North Kensington. Il bilancio per ora è di sei morti, ma è provvisorio. Non c’è, ad esempio, un numero preciso dei dispersi, anzi potrebbero esserci ancora persone intrappolate nell’incendio, secondo Scotland Yard. Il palazzo potrebbe ospitare 450-500 persone approssimativamente, ma non ci sono dati certi al momento. Si contano invece 74 feriti, ricoverati in sei ospedali; venti di loro versano in gravi condizioni. Salvo, invece, un bimbo lanciato dalla madre nel vuoto e preso al volo da un uomo. Intanto il rischio collasso della grattacielo è stato scongiurato. Alcuni testimoni raccontano di aver visto alcuni residenti della Grenfell Tower saltare dalla finestra per sfuggire alle fiamme: «Era come l’11 settembre». La premier britannica Theresa May ha commentato la tragedia, dicendosi «profondamente rattristata per la perdita di vite». Nel pomeriggio ci sarà una riunione di emergenza delle autorità per dare una risposta alla nuova emergenza che ha colpito Londra. (agg. di Silvana Palazzo)
È stato un errore umano a causare lo scontro tra due treni locali sulla tratta Lecce- Otranto. I due treni viaggiavano in direzioni opposte quando probabilmente per un errore di uno dei due macchinisti si sono scontrati frontalmente. L’impatto che poteva essere devastante per fortuna è avvenuto a bassissima velocità, questo di fatto ha limitato il numero dei feriti che allo stato attuale ammontano a una decina di persone, nessuno di essi è però in pericolo di vita. Sul luogo dell’incidente, avvenuto nella frazione San Donato a pochi chilometri da Lecce si sono immediatamente portate decine di automezzi di soccorso, giunto sul luogo anche il magistrato titolare delle indagini.
Un voto, quello delle comunali, che ha lasciato reazioni discordanti in quasi tutti i leader politici. Come spesso accade in italia immediate le dichiarazioni dei big che tendono a sottolineare come i loro partiti abbiano se non stravinto almeno vinto. Lo fa Berlusconi che fa notare come il centrodestra unito ha trionfato in quasi tutte le regioni, ma lo fa anche Renzi che plaude alla conquista dei ballottaggi nelle città maggiori, lo fa perfino Grillo che nonostante nessun candidato sia passato al secondo turno fa notare come i numeri del suo movimento siano in netta ascesa. Spiccano nel dopo elezione finanche le parole di Pizzarotti, ex grillino che consiglia al partito che lo ha lanciato sulla scena politica di lasciare perdere i proclami e di tornare tra i cittadini.
Entra nella polemica scoppiata dopo la sentenza della Cassazione, sentenza che consigliava al tribunale di sorveglianza di Bologna di autorizzare il regime dei domiciliare a Riina, anche Rosy Bindi. L’importante esponente del centrosinistra e presidente della commissione antimafia oggi a margine di un convegno, pungolata dai giornalisti, ha espresso il suo punto di vista sulla vicenda. Per la Bindi il capo dei capi deve rimanere in carcere, un carcere che però deve garantire una morte dignitosa all’ormai anziano boss. La Bindi ha sottolineato che non aveva fatto dichiarazioni prima perché aveva voluto, dopo le parole dei supremi giudici, visitare il carcere di Parma dove Riina è detenuto in regime di “carcere duro”, dopo la visita la Bindi si è detta convinta che le cure per Riina siano adeguate e per questo non vede la necessita che l’uomo sia autorizzato per i domiciliari.
Iniziano ad arrivare le prime reazioni dopo lo scatto pubblicato ieri da alcuni giornali, dove si notava una paziente ricoverata all’ospedale San Paolo di Napoli in un letto invaso dalle formiche. Per il ministro della salute lo scatto fotografa una “situazione indegna”, situazione che non fa altro che esasperare il concetto di una sanità che non funziona. La Lorenzin ha assicurato che già dalle ore successive all’interno del nosocomio è stata effettuata una “sanificazione” approfondita, come se non bastasse lo stesso ministro ha ordinato l’arrivo dei carabinieri del Nas, arrivo che precederà quello degli ispettori inviati dallo stesso ministero. Intanto i vertici della struttura ospedaliera, hanno fatto sapere di aver immeditatamente fatto partire un’inchiesta interna.
Grande interesse nel calciomercato nei confronti di Luigi Donnarumma. Per Donnarumma c’è da due giorni una vera e propria full immersion con la sua famiglia e con il suo procuratore. Donnarumma sta rientrando da Montecarlo per aggregarsi all’under 21 in partenza per gli europei in Polonia. Due giorni di full immersion per definire una strategia comune e dare poi una risposta al Milan che sta premendo per il rinnovo del contratto. L’offerta del Milan è arrivata a quattro milioni di euro più bonus per quattro anni ma il nodo fondamentale è la clausola rescissoria perché Raiola vorrebbe inserirla nel contratto mentre Fassone e Mirabelli, il numero 2 del Milan, dicono di no. Raiola ha comunque trovato il modo e il tempo per definire l’accordo di Hector Moreno col PSV e la Roma è riuscita ad agguantarsi il 29enne capitano della nazionale messicana. Roma comunque protagonista perchè oggi a Trigoria è arrivato Eusebio Di Francesco e sarà lui il successore di Spalletti. Ha firmato un contratto biennale da 1 milione e mezzo netti l’anno. Non è stata pagata nessuna clausola rescissoria grazie ai rapporti comunque molto buoni che ci sono tra le due società ed in particolare si intensificheranno le trattative su alcuni giocatori della primavera della Roma come il fratello di Lorenzo Pellegrini, Ricci, Berardi. Altro nodo caldo è la Juventus che sta cercando di piazzare colpi importanti a cominciare dall’esterno offensivo Keità. Keità non vuole andare al Milan ma ha già l’accordo di massima con la Juventus e questo sta facendo innervosire tutta la società bianco celeste.
Carlo Tavecchio introduce la visita del giovane ministro dello Sport, Luca Lotti alla nazionale nel ritiro di Trigoria. I ragazzi ascoltano con l’espressione un po’ imbarazzata di chi è per la prima volta nella stessa stanza di un peraltro giovane ministro. per la prima volta dopo quindici giorni di ritiro, Gigi Di Biagio ha a disposizione l’intera rosa di giocatori che ha scelto per la spedizione in Polonia. Tra quanti sono alla fine del campionato, c’è la punta del Pescara, in prestito dalla Juve, Alberto Cerri, autore per l’under 21 azzurra del gol ad Andorra decisivo per la nostra qualificazione. Cerri dice che quel gol è frutto del lavoro di squadra ed è merito di tutti.
Anche le stelle piangono. Dopo Messi, è la volta di cristiano Ronaldo. L’anticipazione arriva online dai giornali spagnoli. Il campione portoghese è stato denunciato per presunta frode fiscale dalla sezione reati economici della procura di Madrid. Ronaldo è accusato di quattro reati e di non aver pagato all’agenzia delle entrate 14,7 milioni di euro tra l’anno 2011 e l’anno 2014. Un flash che fa seguito ad un’altra inchiesta secondo la quale l’asso del Real Madrid avrebbe dirottato verso le Isole vergini 150 milioni di euro provenienti da contratti pubblicitari. Ronaldo così incassa un brutto colpo dopo lo scudetto nella Ligua e il trionfo in Champions League: una doppietta straordinaria che lo proietta verso la conquista del suo quinto pallone d’oro. Ironia della sorte: un record. Proprio come Messi.