Rissa in parlamento durante la discussione sulla legge sullo ius soli, quella che dovrebbe garantire ai figli di stranieri nati in Italia la cittadinanza italiana in automatico fino ai 6 anni di età. Legge che come si sa non piace alla Lega Nord e neanche tanto ai cinque stelle. Gli animi si sono surriscaldati e si è arrivati a spintonare gettandola a terra addirittura il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli. E’ stata prontamente medicata nell’infermeria del senato. Secondo le ricostruzioni mentre sedeva ai banchi del governo alcuni leghisti sono arrivati di corsa con dei cartelli in mano e l’hanno spinta contro il tavolo e le sedie brutalmente. Tutto questo mentre fuori del senato gruppi di appartenenti all’organizzazione neofascista CasaPound manifestavano cercando di fare irruzione, fermati dalla polizia con gli idranti. 



In linea con i recenti verdetti sul caso, sono stati assolti gli otto ex manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo. L’accusa era di aver provocato la morte di una decina di operai per tumore, a causa dell’esposizione all’amianto nelle strutture dello stabilimento di viale Sarca a Milano tra gli anni settanta e il 1985, quando venne chiuso. Anche questa volta ovviamente ci sono state le veementi proteste dei parenti delle vittime presenti in aula del tribunale.



Non ci sono più speranze per Erika Pioletti, la donna di 38 anni rimasta vittima della calca da panico in piazza San Carlo a Torino la sera della finale di Champions. La donna era stata ricoverata con un infarto da schiacciamento. Fonti sanitarie dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove è ricoverata dallo scorso 3 giugno hanno fatto sapere che “Gli esami effettuati hanno accertato un gravissimo danno cerebrale a prognosi pessima. Pertanto purtroppo ci si aspetta il decesso della paziente in un brevissimo periodo temporale, al momento non quantificabile”. La fuga da panico di quella sera ha dunque provocato una vittima, l’unica per fortuna. Si dovrà indagare anche su questo date le scarsissime misure di sicurezza previste dal comune di Torino quella tragica sera.



Siamo vicini all’impeachment? Un brutto compleanno per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, 71 anni festeggiati con l’accusa da parte del  procuratore Mueller ex direttore dell’Fbi di aver “ostacolato la giustizia”. Tutto questo naturalmente sempre nel casso cosiddetto Russiagate. La notizia è stata ripresa verso la mezzanotte italiana di ieri dal solito Washington Post, che dal primo giorno sta montando una campagna di accuse a Trump degna di quella che fece negli anni 70′ con Nixon e il Watergate. Di fatto, Mueller sta indagando su Donald Trump per appurare se il presidente degli Stati Uniti è responsabile o meno di un reato (Obstruction of Justice) che nel codice americano (capitolo 18, sezione 1503) è considerato un crimine per cui è punibile anche il “Commander in Chief”. 

Un rogo improvviso scoppiato in piena notte all’interno del “Grenfell Tower”, un grattacielo di edilizia popolare ubicato nell’Ovest della capitale inglese. L’incendio scoppiato ancora per cause da accertare sembra essere partito dalla parte bassa del grattacielo, le fiamme però si sono immediatamente propagate verso l’alto rendendo difficile il lavoro dei 200 vigili del fuoco intervenuti. Sul fronte del bilancio almeno 12 i morti accertati, mancano all’appello ancora però una settantina di persone, molti anche i feriti almeno una ventina in condizioni critiche. La Farnesina ha fatto immediatamente sapere di aver attivato un’unità di crisi, stante una decina di connazionali di cui non si hanno notizie, e che per il momento rimangono tra i dispersi. Cordoglio è stato manifestato dalla premier Theresa May, immediatamente accorsa sul luogo.

4 arrestati e altri 4 allontanamenti, questo il bilancio di un attività della procura di Massa Carrara che ha colpito in maniera pesante gli uomini dei Carabinieri che prestano servizio in alcune stazioni di provincia. I provvedimenti sono relativi ad alcuni pestaggi perpetrati all’interno delle caserme in un periodo medio lungo, pestaggi di “violenza inaudita”, almeno a sentire le parole del procuratore capo Aldo Giubilaro. I 4 militari colpiti dai gravi provvedimenti sono stati raggiunti dall’ordinanza di arresto stamani all’alba, per uno di loro il GIP ha autorizzato il trasferimento in carcere, gli altri tre permangono invece agli “arresti domiciliari”. Gli altri 4, tra cui un comandante di stazione, hanno invece ricevuto il provvedimento di allontanamento dalla provincia, per tutti e 8 è scattata la sospensione dal servizio.

Un uomo armato ha ferito gravemente un deputato di spicco del partito repubblicano, Steve Scalise. Dalle prime ricostruzione il deputato che stava allenandosi in un campo di Baseball insieme ad alcuni suoi colleghi, è stato fatto segno da colpi di arma da fuoco, gli inquirenti in tale contesto non hanno però chiarito se Scalise era il bersaglio principale, o se ad esserlo erano anche altri deputati. Il team dei repubblicani stava allenandosi in un campo della Virginia vicino la città di Alexandria, in vista della tradizionale partita “Congressional Baseball Game” che avviene ogni anno contro una squadra di democratici. Lo sparatore ferito dalla polizia dovrebbe essere un 66enne della zona, James Thomas Hodgkinson. Sull’episodio è intervenuto direttamente il presidente Trump che elogiando il lavoro della polizia, ha voluto personalmente fare gli auguri di pronta guarigione a Scalise.

Importante affermazione della televisione privata Sky, che a partire dal prossimo anno ha riconquistato l’esclusiva per la messa in onda dell’importante Champions, manifestazione che dall’anno scorso era trasmesse dalle reti Mediaset. Oggi la vittoria nella gara della UEFA, con Sky che si è aggiudicata la vittoria mettendo sul piatto una cifra vicino ai 200 milioni di euro a stagione. Probabile in tale contesto il cedimento di una partita alle televisioni berlusconiane, concessione che dovrebbe valere una ventina di milioni di euro a stagione.

Il modulo l’ha già praticamente scelto. Quel 4-4-2 che gli è caro. Sugli interpreti però il lavoro è praticamente tutto da fare. Prima degli acquisti, le cessioni, quella di Peresic in particolare: tema delicato. A Spalletti sembra che un calciatore o un altro non possa determinare la vittoria di un titolo o di un qualcosa che sia riconoscibile. A Roma qualcosa si era rotto nell’ambiente e a un certo punto dichiara che era diventato quello che divideva anziché unire a proposito del caso Totti: ecco spiegato l’addio al club giallorosso anche se l’affetto resta immutato. Dichiara di aver amato tutti i giocatori della Roma ed adesso si sta innamorando dei giocatori dell’Inter.

Bentornato Di Francesco. Così la Roma accoglie il suo ex giocatore ed ex dirigente e ieri nuovo allenatore della squadra giallorossa. Avrà il compito di riportare al successo una Roma che da 10 anni non arricchisce la propria bacheca. Punto di partenza quel secondo posto che garantisce i sogni della Champions League. La Roma di Di Francesco giocherà un calcio offensivo; il modulo sarà 4-3-3. Al gruppo chiederà lavoro ed umiltà. Dichiara che quello che va più trasmesso è la consapevolezza ed una grandissima umiltà nel lavoro. Di Francesco elogia Nainggolan che potrebbe cambiare posizione in campo e aspetta dal Sassuolo il suo allievo, Lorenzo Pellegrini. Conferma Bruno Perez e studierà Florenzi per affidargli un ruolo preciso. Ha scelto il suo leader che è stata la prima persona che ha chiamato appena arrivato alla Roma, Daniele De Rossi, emblema della Roma ed uomo simbolo, oltre ad essere il primo ad esultare per i successi dei suoi compagni di squadra. Si dichiara contento nel caso in cui Francesco Totti accetterà un ruolo di supporto alla squadra. Con Monchi è stato toccato invece l’argomento mercato: è arrivato il messicano Hector Moreno e si parla di tante partenze. L’unica trattativa in corso riguarda Salah per il Liverpool. Ma sarà comunque la Roma a fissare la cifra: 40 milioni. Rudiger rimarrà invece nella capitale.

U- La presentazione tra scenografie e musiche è quasi hollywoodiana, con tanto di video e foto celebrative. Un’atmosfera unica dove Fabio Capello si adegua subito al ruolo di star annunciata strizzando l’occhio ai padroni di casa soltanto con un saluto bilingue. l’avventura da dieci milioni di euro a stagione sulla panchina dello Jiangsu Suning, la squadra cinese del gruppo di cui fa parte anche l’Inter comincia alla Capello. Idee chiare e la convinzione che la squadra, attualmente penultima nel campionato possa fare molto meglio. L’obiettivo è quello di migliorarsi e di puntare alla coppa. Grande fiducia al lavoro dello staff che affiancherà Capello. Lo affiancheranno, infanti in tre:Fabio Tancredi, Christian Brocchi e Gianluca Zambrotta, suo ex giocatore ai tempi della Juve. Un’occasione per un velenoso riferimento ai fatti di calciopoli non manca con il riferimento dei due scudetti vinti e poi tolti alla Juve. Domenica il debutto sulla panchina, nel giorno del settantunesimo compleanno. Quasi ovvia la richiesta del tecnico: vuole un regalo dai giocatori e un esordio da incorniciare.