Sono state rinviate ad ottobre le prove relative al concorso pubblico dell’Asp di Parma. Da un’indagine del quotidiano La Repubblica, infatti, era emerso che le aggiunte al bando originale, risalente al marzo 2017, permettevano ai candidati di non ottemperare alla Legge Severino, che impedisce la partecipazione a concorsi e la candidatura a cariche pubbliche a personalità che hanno svolto in periodi recenti o svolgono ancora incarichi politici. Un bando non più valido nei fatti, e in più era emerso anche il dubbio che Asp avesse sospeso la data di svolgimento delle prove del concorso in attesa dell’esito delle elezioni comunali della città di Parma. Dubbi che hanno chiamato in causa Marcello Mendogni, amministratore unico in carica di Asp, che ha fugato le illazioni definendo infondata l’ipotesi che Asp abbia specificamente rinviato il concorso per attendere gli esiti elettorali. Le prove sono state comunque fissate ad ottobre, per la precisione al giorno 4.



Interpellato proprio da Repubblica che ha condotto l’inchiesta, Mendogni ha specificato come i requisiti del concorso non mettano in discussione la legge Severino e che in ogni caso saranno ridefiniti quei particolari del bando che possano eventualmente far cadere nel dubbio in merito. Secondo Mendogni “Solo al termine delle procedure concorsuali e nel momento del conferimento dell’incarico l’amministrazione dovrà acquisire la dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità, condizione di efficacia del contratto, ma senza dubbio non potrà pretendere alcuna dichiarazione per la semplice partecipazione al concorso”. La data del concorso Asp era stata inizialmente posticipata al 27 giugno, quindi è stata presa la decisione definitiva con il rinvio al 4 ottobre, con l’elenco degli ammessi alla prova che sarà reso noto solo dopo aver nominato la commissione esaminatrice del concorso.

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