Allarme ieri a Landriano, in provincia di Pavia, dove una fuga di sostanze tossiche ha provocato l’intossicazione di 39 persone. Alle 23.44 di ieri diversi lavoratori della ditta trasporti Bartolini, vicina agli impianti dell’azienda chimica Bitolea, hanno cominciato a lamentare bruciore agli occhi e alle vie respiratorie. Tra gli intossicati anche due dipendenti dell’impianto chimico che produce solventi organici e sostanze per ditte farmaceutiche. Insieme ai soccorritori sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale dell’Arpa con nove ambulanze e un’automedica.



Nessuno degli operai è in condizioni gravi, ma molti sono stati trasportati in codice verde negli ospedali di Pavia, Vigevano, Melegnano, San Donato, Lodi e Codogno. Alcuni hanno rifiutato il trasporto in ospedale. L’incidente non ha avuto quindi gravi conseguenze per nessuno dei coinvolti. Sono in corso accertamenti per individuare le cause della fuga di sostanze tossiche, trasportate dal vento verso la ditta di trasporti, ma «non sono stati rilevati danni ambientali o anomalie».



Ora sono attesi i risultati delle rilevazioni dell’azienda sulle emissioni e sulle acque di lavaggi. Secondo quanto appurato dall’Arpa, l’incidente nell’impianto chimico si sarebbe verificato al termine di un’attività che usa il butiacetato, all’interno di un processo di riutilizzo delle acque che, in combinazione con l’azoto, avrebbe sprigionato la nube tossica e quindi i vapori urticanti. 

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