Il bilancio dell’incendio in Portogallo, dove brucia la zona boschiva di Pedrogao Grande, è drammatico: almeno 62 morti, tra cui quattro bambini, e 59 feriti. Anche alcuni vigili del fuoco sono finiti in ospedale: sono stati ricoverati, infatti, con ferite di vario grado. Almeno 18 persone, invece, sono morte carbonizzate nelle loro auto, in alcuni casi intere famiglie: lo riferiscono i media portoghesi, citando il ministro dell’Interno Jorge Gomes. Almeno tre persone, invece, sono morte soffocate dal fumo. Intanto il governo di Lisbona ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. Dopo il piccolo Rodrigo, è stata identificata tra le vittime anche Bianca, bimba di 4 anni che tentava di fuggire dalle fiamme con la nonna. «Sulla base delle informazioni raccolte in questo momento tutto ci fa pensare, con un grande grado di certezza, che la causa sia stato un fulmine che ha colpito un albero secco», ha detto il direttore della protezione civile, Pedro do Carmo. Sarà comunque necessaria un’indagine per confermare questa prima ipotesi. (agg. di Silvana Palazzo)



Purtroppo tra i 62 morti al momento contate nella strage dell’incendio in Portogallo ci sono molti bambini: uno di questi, 4 anni, è la prima vittima identificata nel rogo orribile di Pedrogao Grande. Si chiama Rodrigo ed è stato sorpreso dall’arrivo delle fiamme mentre era in auto con suo zio, morto anche lui, riporta il quotidiano portoghese Correio da Manha. L’incubo dell’incendio continua, le fiamme non si riescono a spegnere: ha parlato ancora il premier Costa, «Non abbiamo memoria di una tragedia umana di questa portata», dando appoggio con la protezione civile e l’esercito l’azione dei pompieri al lavoro da oltre 15 ore.



«È stato fatto il massimo che si poteva fare per fermare l’incendio. Non era possibile fare di più, ha aggiunto, ci sono situazioni imprevedibili. Quando si presentano non ci sono capacità di prevenzione che che possano intervenire», ha commentato ancora il premier Antonio Costa.

Salgono a 62 le vittime del maxi incendio in Portogallo, una tragedia immane che sta sconvolgendo il Paese lusitano: di questi, 30 sarebbero carbonizzati e intrappolati dentro le auto. Uno scenario apocalittico che sta tenendo impegnati più di 700 uomini tra pompieri e protezione civile, con scene di panico sparse lungo i boschi di Pedrogao Grande con amici e parenti delle persone intrappolate ancora in mezzo al rogo che stanno letteralmente subendo uno shock difficile anche solo da immaginare. Arrivano importanti novità sulla possibile origine di questo incendio che sta bloccando il Portogallo centrale: l’origina dolosa sembra al momento essere esclusa mentre sale l’ipotesi ancora più beffarda dei fulmini caduti sull’area boschiva resa secca dalle temperature altissime di questi giorni in Portogallo.  



Fa impressione non solo il numero di vittime che il max incendio in Portogallo sta provocando, con il bilancio che si aggrava ogni ora di più, ma anche la modalità in cui hanno perso la vita le varie persone rimaste intrappolate nei boschi al centro del Paese lusitano. 57 morti, quasi tutti carbonizzati all’interno delle auto rimaste bloccate nel mezzo dell’incendio nella foresta di Pedrogao Grande. I primi soccorritori hanno raccontato di uno scenario orribile e drammatico: il ministro Gomes ha spiegato come i roghi sono attivi ancora in 4 zone, con una grande nuvola nera di fumo che sta rendendo assai difficile l’intervento aereo di Canadair ed elicotteri.

Per l’immane tragedia avvenuta, il governo portoghese ha mandato squadre di psicologi per dare conforto ai sopravvissuti in profondo stato di choc per la perdita di famigliari e amici in queste circostanze che potete vedere qui sotto in un video apparso su Twitter questa mattina.

https://twitter.com/CNEWS/status/876358493284032513/video/1

Nell’immenso incendio nei boschi del Portogallo centrale il bilancio dei morti purtroppo è salito nelle ultime ore: “sono almeno 43 i morti a Pedrogao Grande, nei boschi a 150 km est da Lisbona, con 59 feriti e alcuni dispersi”, spiega il ministro degli Interni Jorge Gomes. Bilancio ancora provvisorio purtroppo, visto che i roghi proseguono anche in queste ore in uno degli incendi più gravi della storia recente del Portogallo. Nell’estate del 2003, roghi in diverse località uccisero circa 20 persone, ma con l’ondata di caldo arrivata in questi giorni i rischi di incendi improvvisi purtroppo non era da scartare e così è tragicamente successo.

“E’ difficile dire se fuggivano dall’incendio o se sono stati sorpresi dal fuoco”, ha detto Gomes alla stampa, mentre il Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker ha fatto attivare la Protezione Civile UE a sostegno di quella spagnola. «I miei pensieri vanno alle vittime dell’incendio in Portogallo. Abbiamo attivato il meccanismo Ue di protezione civile», ha appena twittato Juncker.

Gravissimo incendio avvenuto nelle ultime ore in Portogallo, presso l’area centrale del Paese a Pedrogao Grande: stando a quanto riportano le autorità lusitane, ci sarebbero almeno 39-40 morti a causa del violento incendio nei boschi di quell’area molto verde e caratterizzata  da una fitta presenza di alberi, prati e arbusti. Il bilancio è gravissimo: assieme alle tante vittime, e i numeri sono ancora provvisori, ci sono anche 60 feriti di cui 14 molto gravi, con anche 2 dispersi e l’azione di ben 600 vigili del fuoco. Nell’intervento per cercare  di sedare le fiamme sempre più alte ci sono voluti 190 mezzi di soccorso, e durante le operazioni alcuni pompieri sono rimasti intossicati, anche se non sembra in maniera grave; stando a quando riporta l’Ansa il rogo è scoppiato nel distretto di Leiria, appunto nel comune di Pedrogao Grande con le cause ancora tutte da scoprire e indagare.

“Questa è probabilmente la più grande tragedia degli ultimi anni sul fronte degli incendi boschivi”, ha fatto sapere in un messaggio alla nazione nelle ultime ore il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa. Come riporta la radio portoghese, la maggior parte dei morti arriverebbero dai tanti automobilisti bloccati tra le fiamme lungo la strada che collega Castanheira de Pera a Figueiro dos Vinhos. Una strage immane che rischia di avere proporzioni anche più alte se i 4 roghi attivi nella zona non verranno spenti a breve.