Il matador spagnolo Ivan Fandino, è morto lo scorso sabato incornato da un toro nel corso di una corrida che si stava svolgendo a l’Aire-sur-Adour, nel sud est della Francia, al confine con la Spagna, suo paese di origine. Fandino, torero 36enne di Orduna in Biscaglia, dopo essere caduto è stato incornato al polmone destro ed a causa delle gravi ferite è morto in ambulanza, mentre era diretto all’ospedale di Mont-de-Marsan. A darne notizia è il Mirror che racconta gli ultimi istanti di vita del matador ucciso dopo aver scagliato il suo mantello nell’Arena. Torero professionista da 12 anni, Ivan Fandino sarebbe stato tradito dal suo stesso mantello usato per sfidare il toro ma che si sarebbe aggrovigliato ai piedi. L’animale si sarebbe così scagliato violentemente su di lui provocandogli lesioni terribili ed infine conficcandogli il suo corno in mezzo al polmone. Il 36enne lascia moglie e una figlia, dopo una carriera iniziata nella regione basca della Spagna e che ha visto collezionare centinaia di combattimenti, l’ultimo, tuttavia, rivelatosi fatale. Il suo cuore avrebbe smesso di battere in ambulanza ed al suo arrivo in ospedale i sanitari non hanno potuto fare altro se non constatarne il decesso.



Dalle terribili foto circolanti nelle ultime ore, Ivan Fandino è stato gettato in aria dal toro scatenato e che ha riportato anche lui delle ferite. Una tragedia che ha letteralmente sconvolto non solo gli spettatori ma anche i colleghi del matador. In tanti hanno commentato la morte di Fandino, tra cui il rancher Victorino Martin che su Twitter, nelle passate ore, ha scritto: “Il nostro amico e grande torero Ivan Fandino muore in Francia, una grande perdita per il mondo della corrida”. Ad assistere alla tragica fine del 36enne, anche gli spettatori dell’Arena che hanno guardato interdetti il momento in cui il matador è finito per terra, prima che il toro lo trafigesse al petto. L’ultimo torero spagnolo che è morto in simili circostanze è stato Victor Barrio, ucciso all’età di 29 anni dopo essere stato sconfitto nell’arena a Teruel il 9 luglio 2016, nonché il primo a morire nell’Arena dal 1992. In Francia meridionale, le corride in stile spagnolo sono considerate legali e portano ogni anno alla morte di circa mille tori. Nelle zone dove per tradizione si svolge questa pratica, esistono delle vere e proprie scuole di corrida. A commentare l’ultima tragedia è stata anche la Humane Society International che ha dichiarato: “La morte del matador è una tragedia ma per i 1.000 tori brutalmente uccisi nelle corride francesi ogni anno, ogni singola lotta è una tragedia in cui non hanno alcuna possibilità di sfuggire a una morte prolungata e dolorosa”. Clicca qui per vedere il video dell’incornata fatale.

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