La storia del ragazzino di Moncalieri, in provincia di Torino, il quale era stato sospeso per il business che aveva inventato, in quanto rivendeva merendine a scuola ad un prezzo inferiore rispetto a quello delle macchinette, aveva fatto il giro dei media nei mesi scorsi. Una sospensione di due settimane legata alla sua attività “imprenditoriale” proibita e che gli era costata un 6 in condotta nel primo quadrimestre, recuperato poi nel corso dei mesi fino ad arrivare ad un 8. Non sufficiente, tuttavia, a consentirgli la promozione. E così, come rivela Repubblica.it, quando i genitori di Leonardo Palma si sono recati presso l’istituto Pininfarina per ritirare la pagella si sono trovati di fronte ad una brutta sorpresa. Il 17enne è stato infatti bocciato con ben 5 materie insufficienti. Se però la bocciatura ha rappresentato un’inaspettata notizia per i genitori, così non si può dire per lo studente 17enne, che ha commentato: “Me lo aspettavo, anche se ho fatto di tutto per recuperare. In questi mesi mi sono sentito abbandonato dalla maggior parte dei professori e dei compagni”. A premiarlo per le sue intraviste capacità imprenditoriali era stata anche la fondazione Luigi Einaudi di Roma che gli aveva donato una borsa di studio. Un “premio” fortemente contestato dai suoi compagni di scuola, scesi addirittura in piazza per protestare, in centinaia, contro l’assegnazione. A non pensarla come la celebre fondazione sarebbero stati anche i suoi professori, i quali avrebbero ritenuto opportuno non promuovere il giovane.
E se il consiglio di classe fosse stato influenzato nella sua decisione dai precedenti di Leonardo? E’ questo che la famiglia Palma vuole capire e per farlo ha deciso di rivolgersi agli avvocati: “Chiederemo ci sia consegnata tutta la documentazione per accertarci che la sua bocciatura sia solo legata allo scarso profitto, come c’ è scritto”, hanno commentato i legali difensori del giovane, Gianmaria Nicastro e Bruno Tinti. In questi ultimi mesi, il ragazzo sospeso per la sua attività di rivendita di merendine a basso costo, si è impegnato molto anche con attività extra scolastiche per convincere i professori del suo grande impegno. Ha preso parte ad un percorso sull’autoimprenditorialità organizzato dal Politecnico ed ha partecipato ad uno stage domenicale in un’azienda di comunicazione. Intanto, il clima a scuola resta teso e mentre i compagni di classe vorrebbero dimenticare questa storia e voltare pagina, il preside attende che l’esito degli scrutini sia reso pubblico prima di commentare. Il padre del giovane bocciato, invece, ha ribadito come in questi mesi i professori abbiano fatto di tutto per “mettergli i bastoni tra le ruote”. Questa per Leonardo è la seconda bocciatura consecutiva e, come previsto per legge, non potrà iscriversi nella medesima scuola. Un nuovo istituto sarebbe già pronto ad accoglierlo e il 17enne ha già promesso di non rivendere ancora merendine. Intanto vedremo quale sarà il risultato condotta dagli avvocati ai quali la famiglia si è rivolta per vederci chiaro nella vicenda.