In un comunicato stampa ufficiale in riferimento alle operazioni antiterroristiche messe in atto e che hanno portato all’arresto di un 29enne iracheno, residente asilo a Crotone, è stato ribadito come in più occasioni in giovane avesse manifestato la propria appartenenza all’Isis. Dalle indagini della Digos è emersa la sua natura violenta e pericolosa nonché la “quotidiana visione di video oltremodo cruenti riconducibili all´estremismo islamico”. Oltre a condividere sui social video riconducibili al Califfato Islamico, l’arrestato era solito esultare anche di fronte agli attentativi commessi nel mondo, in ultimo quello a Manchester del 22 giugno scorso. “Con riferimento a tale ultimo grave attacco suicida, che ha registrato la morte di 23 persone e 122 feriti gravi, il cittadino iracheno arrestato ha manifestato compiacimento, esultando davanti ad altro coinquilino del centro SPRAR in cui si trova ospite ed inneggiando alla Jihad con le usuali frasi pronunciate in occasione di atti terroristici e di martirio”, si legge nel comunicato.
Oltre all’emblematica conversazione telefonica con la sorella, un altro episodio avrebbe a che fare con un viaggio effettuato dall’iracheno in data 22 maggio verso la Capitale. In quell’occasione le sue fattezze (barba lunga) e l’aver portato con sé una busta in plastica avevano il solo obiettivo di creare panico e tensione in un periodo già molto delicato. Infine, sul suo cellulare sarebbero stati riscontrati diversi video riconducibili all´ideologo Mullah Krekar, considerato tra i principali ideatori dell’Isis in Kurdistan.
La polizia di Crotone, questa mattina ha concluso un’importante operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di un giovane 29enne iracheno, richiedente asilo nel nostro Paese. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere. Intercettato con la sorella aveva espresso il desiderio di “redimere gli infedeli” e proprio a Crotone stava portando avanti la sua propaganda in favore dell’Isis. A tal fine, era a caccia di possibili combattenti da reclutare per la “guerra santa” ed a tal fine, come rivela ReggioTv.it, aveva istigato alcuni inquilini del Centro di accoglienza Sprar di Crotone, invitandoli a partecipare all’Isis ed a compiere azioni violente con finalità terroristiche. Proprio ai migranti ospiti, il 29enne aveva fornito notizie, informazioni e materiale legato al sedicente Stato islamico e non solo. L’uomo arrestato, “ritenuto persona violenta e fortemente incline alle attività criminali, aveva manifestato esaltazione” in occasione dell’attentato di Manchester. Maggiori informazioni sono attese a breve, al termine della conferenza stampa in corso che si sta tenendo presso gli uffici della procura di Catanzaro.
L’incubo del terrorismo si sarebbe da tempo fatto strada anche in Italia ed a confermare i timori nazionali sarebbe il recente arresto avvenuto a Crotone a scapito di un iracheno 29enne richiedente asilo. A darne notizia è TgCom24 che rivela il fermo da parte della polizia con l’accusa di terrorismo. Dalle indagini eseguite, sarebbe trapelato come l’uomo avrebbe fatto propaganda per l’Isis istigando al tempo stesso alcuni ospiti del Centro Sprar della città calabra che ospita i migranti, ad entrare a far parte del sedicente Stato islamico ed a compiere atti violenti. Ad incastrarlo sarebbe stata anche una telefonata con la sorella, intercettata dalla polizia e nella quale il 29enne iracheno manifestava le sue intenzioni contro coloro che lui definiva “infedeli”. “Non c’è bisogno di andare in Iraq o in Siria per fare la jihad”, asseriva il richiedente asilo. A sua detta, infatti, si poteva “redimere gli infedeli ai quali va tagliata la gola”, anche restando in Italia. Sempre alla sorella l’uomo arrestato per terrorismo aveva rivelato che, nonostante qualcuno lo avesse incitato a tornare nel suo Paese e a prendere parte all’Isis, lui aveva preferito restare in Italia, spinto anche dalla condivisione dei principi della jihad, al fine di “redimere gli infedeli”.
Le indagini che avrebbero portato all’arresto del richiedente asilo per terrorismo, sono state coordinate dalla Dda di Catanzaro e condotte dai poliziotti della Digos di Crotone. Gli investigatori avrebbero definito il 29enne una persona violenza e al culmine delle loro indagini sarebbe stato accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere. Contro di lui anche alcuni atteggiamenti trapelati nel corso delle indagini, come la sua esultanza in occasione dell’attentato di Manchester. Gli uomini della Digos, inoltre, avrebbero appurato come il 29enne avesse cercato di coinvolgere i migranti ospiti del Centro Sprar fornendo loro materiale conoscitivo sull’Isis.