Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto, a lungo sostenuto dalla Fondazione Carla Fendi, intervenendo al Maxxi di Roma dove l’Umbria ha presentato le sue kermesse, ha dichiarato:”E’ morta una grande donna, una grande italiana e una grande mecenate”. Parole al miele da parte di Ferrara in onore della stilista scomparsa ieri all’età di . Come riportato dall’Ansa, dopo aver osservato un minuto di raccoglimento insieme agli altri presenti, Ferrara ha dichiarato:”Non era una semplice mecenate come altri, perché in lei c’era un’attenzione particolare alle cose che faceva e il suo finanziare e promuovere non era semplicemente staccare un assegno”.



Dello stesso avviso Renzo Arbore, presidente della Fondazione Umbria jazz:”Ho perso una cara amica che ha incoraggiato anche tante mie iniziative. E’ una perdita gravissima anche per la cultura italiana”. (agg. di Dario D’Angelo)

Un addio segnato da tempo con la malattia che l’aveva purtroppo costretta al ritiro dal lavoro nella moda, in pratica tutta la sua vita fin dalla nascita: Carla Fendi viene salutata in tutto il mondo in queste ore di lutto per l’intera famiglia e per la stessa Maison di Moda Fendi. «Profondamente colpita la Società Fendi SRL si unisce al dolore della Famiglia Fendi per la scomparsa della carissima Carla», scrive in una nota la Casa di Moda di cui Carla Fendi era ancora Presidente Onorario. «Non ha mai cessato di contribuire attivamente con immutata passione al successo dell’azienda che ha continuato a essere una sua ragione di vita; dai primi riconoscimenti internazionali ottenuti con l’aiuto delle 4 sorelle fino agli ultimi giorni», scrivono commossi i vertiti dell’azienda, che ricordano con una citazione uno dei pensieri più belli del loro Presidente Onorario proprio sul valore del bello e della cultura artistica.



«Nella mia esperienza di vita e di lavoro mi sono nutrita di bellezze estetiche, come costume ed evoluzione del sociale. Poi, questo rispetto per il bello l’ho dedicato alle bellezze artistiche che ci circondano: il bello come cultura e la cultura come linfa vitale». (agg. di Niccolò Magnani)

La morte di Carla Fendi rappresenta un lutto non solo per il mondo della moda, ma anche per tutta la società civile italiana. La sua la Fondazione Carla Fendi, aveva fatto del mecenatismo dell’arte e dell’artigianato la sua stella polare, contribuire ad arricchire il patrimonio culturale del nostro Paese. Tra i vari esempi di aiuto concreto dato dalla sua Fondazione, senza dubbio il sostegno al “Festival dei due mondi” di Spoleto e il restauro del teatro Caio Melisso, nella città umbra di cui era cittadina onoraria. Ecco perché a piangere la sua scomparsa è stata anche Catiuscia Marini, governatrice della Regione Umbria che, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato:”La morte di Carla Fendi ci addolora tutti. Con lei scompare una straordinaria interprete della moda italiana, ma anche un’amica sincera dell’Umbria, della città di Spoleto e del suo festival che ha amato tantissimo”. (agg. di Dario D’Angelo)



Il mondo della moda subisce un altro grave lutto, a causa della scomparsa della stilista Carla Fendi. Quarta delle famose sorelle della maison, si è spenta nella serata di ieri a Roma, a causa di una lunga malattia. L’80enne e Presidente onorario del Gruppo Fendi, aveva lavorato a lungo nell’azienda di famiglia, riuscendo ad apportare innovazione e creatività. Una lotta fra stoffe e linee che la vedeva più interessata al lato commerciale e marketing del brand di famiglia ed intrapresa al fianco del marito Candido Speroni. Con l’amore della sua vita, come l’aveva spesso definito, aveva condiviso 50 anni della sua vita, fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2013 in seguito ad una breve malattia. Combattiva e determinata, Carla Fendi era nota anche per il suo supporto all’artigianato, alle arti ed al sociale, i tre punti cardini su cui aveva creato la Fondazione che portava il suo stesso nome. 

Studi classici ed un amore per la fase progettuale, Carla Fendi entra in azienda a fine anni ’50 ed intraprende diverse strade, interessandosi sia al settore vendite che a quello della produzione, fino a toccare l’amministrazione. E’ negli anni ’60 che sembra trova la sua dimensione nel campo delle relazioni pubbliche e fa subito la sua prima mossa intraprendente. Sceglie di dedicarsi al mercato americano, uno dei più ostili in quegli anni, scendendo in campo con una strategia mirata che la porta non solo a riscuotere un traguardo importante, ma a portare il marchio Fendi in tutto il mondo.

E’ grazie a quella scelta che Carla Fendi vedrà in seguito crescere l’azienda sempre di più, mentre collabora anche alla creazione dei modelli. Il suo cavallo di battaglia rimarrà sempre tuttavia la comunicazione e la pubblicità, la cura dell’immagine e tutto quello che ruota attorno al mondo commerciale del marchio. Negli anni ’90 la svolta: assume lo scettro del Gruppo Fendi come Presidente ed amplia la sua attenzione includendo dal 2004 al 2008 anche la Direzione immagine istituzionale. Come sottolinea La Repubblica, nel 2008 viene letta Presidente onorario a vita del brand di famiglia.