L’omicidio di Gloria Rosboch è avvenuto in modo brutale e con cognizione di causa, dal punto di vista di uno dei suoi presunti assassini. La perizia depositata nei giorni scorsi, accende infatti i riflettori sulla personalità narcisista di Gabriele DeFilippi. Lo psicologo forense Franco Freilone ha infatti rilevato non solo che il 22enne era in grado di intendere e volere al momento del delitto, ma anche che è altamente pericoloso. Secondo lo studio dello specialista, la personalità di Gabriele DeFilippi è simile a quella di altri serial killer del passato e presente. Manipolatore, narcisista, lucido. E’ in grado di capire che cosa gli altri vogliono sentirsi dire ed è in quest’ottica che costruisce le proprie frottole, con l’unico scopo di migliorare l’opinione che le persone hanno su di lui. 



Trasformista e in bilico fra il mondo femminile e maschile. Nel corso delle indagini, di Gabriele DeFilippi è stato mostrato davvero ogni aspetto. Dai video in cui indossa abiti femminili e parrucche, fino alle foto in seguito all’arresto che lo mostrano con la barba lunga. Un contrasto di cui lo stesso accusato per la morte di Gloria Rosboch non ha mai fatto mistero. E’ fin dagli anni dell’infanzia, complice un padre assente, che il giovane Gabriele DeFilippi inizia ad affinare le abilità di trasformista. E’ in questo periodo che crea i suoi primi personaggi, come ama chiamarli lui stesso. Come evidenzia La Sentinella del Canavese, il suo palcoscenico diventa presto internet. Ed è in una realtà fatta di cocaina e soldi che Gabriele DeFilippi incontra Roberto Obert, l’amico amante come è stato spesso definito. Vittima anche lui del fascino del ragazzo, come è successo a Gloria Rosboch? 

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