Blade Runner è fra noi. Dispiace un po’ quando la realtà supera quella fantascienza in cui siamo cresciuti, che ci faceva sognare applicazioni tecnologiche misteriose, anche brutali, ma comunque appunto ci faceva immaginare chissà cosa. Ormai le scoperte tecnologiche legate ai mondi virtuali diventano ogni giorno realtà, ma è una realtà deludente rispetto a quella che la fantascienza ci aveva fatto credere. Qua siamo ormai arrivati stile bancarella del “vu’ cumprà” in spiaggia a ferragosto. Ecco un paio di occhiali che sembrano da sole ma in realtà girano brevi video da condividere subito nelle vostre chat preferite. L’emozione! Li produce Snapchat, con il nome di Spectacles, la nota app definita usa e getta per la sua evidente utilità molto amata dai giovanissimi americani. Tranquilli, fra poco anche in Italia: si potranno comprare in distributori per strada al prezzo di un paio di occhiali da sole (quelli dei marocchini, per intenderci, senza offesa per i marocchini). Ma anche in tutta Europa, con lo stesso sistema del baracchino Snapbot ma anche online: “Gli Spectacles sono il miglior modo per creare ricordi registrando cioè che vediamo dalla nostra prospettiva senza bisogno di usare le mani”, dice lo slogan promozionale dell’azienda.
In sostanza c’è una piccola telecamera, toccando l’asticella degli occhiali parte la registrazione, parte uno snap da un minimo di 10 secondi fino a 30. I video verranno girati in un formato circolare “al fine di limitare il campo visivo dell’occhio umano”. Durante la registrazione si accenderà una spia luminosa “sia all’interno, sia all’esterno degli occhiali per avvisare l’utente e e il mondo che lo circonda che è in registrazione un video”. Ovvio, altrimenti sai quante denunce per la violazione della privacy, che comunque arriveranno perché chi se ne accorge che ti stanno filmando da un paio di occhiali. Un momento. Costo? Un bel 150 euro. Altro che occhiali da vu’ cumprà!