Importante operazione, quella compiuta nei giorni scorsi dalla polizia polacca, in collaborazione con le polizie croate, tedesche, rumene e svedesi e che, grazie al Centro europeo per la criminalità informatica (EC3) di Europol hanno sgominato una vera e propria organizzazione criminale che operava nelle truffe online e nel riciclaggio di denaro. Le operazioni hanno avuto luogo tra il 29 ed il 31 maggio scorsi e, come riporta oggi il portale dell’Europol si sono concluse con ben 9 arresti e quindi la distruzione dell’intera rete di truffatori polacchi. Le truffe in questione si consumavano online e riguardavano la vendita di vetture (auto agricole, veicoli e macchine da costruzione), mai realmente consegnate agli ignari acquirenti che effettuavano i loro pagamenti in anticipo. Gli annunci di vendita venivano pubblicati su svariate piattaforme online operanti in diversi stati europei ed i criminali finiti in manette agivano indisturbati sin dal 2015. A finire nella loro rete criminale sono state circa mille persone, con una perdita (ed un guadagno per i truffatori) di almeno due milioni e mezzo di euro. Ma come sono riusciti per tutto questo tempo ad agire indisturbati ed avere credibilità agli occhi degli acquirenti interessati? Dalle indagini è emerso che al fine di rendere autentiche le truffe, i criminali acquistavano in modo legale piccole imprese rinomate per poi collegare i loro annunci online all’attività di tali aziende, ritenute affidabili. I soldi ottenuti con la truffa erano poi destinati al riciclaggio coinvolgendo bancomat in Polonia, Croazia o Repubblica Ceca.
Durante il raid finale che ha portato a sgominare definitivamente la banda di criminali, la polizia polacca ha sequestrato numerosi oggetti tra cui carte per i prelievi ATM, automobili, computer portatili e cellulari, oltre che beni per un valore complessivo di 350 mila euro. Non è detto che i nove soggetti arrestati siano gli unici coinvolti nelle operazioni appena concluse ma per le quali sono ancora in corso le indagini. Tra i responsabili finiti in manette, alcuni sono stati coinvolti anche in altri reati tra cui contrabbando di alcolici e tabacco. Dopo gli importanti arresti, a commentare il successo della cooperazione tra forze di polizia e Europol è stato il capo del Centro europeo per la lotta contro il cybercrimine di Europol (EC3), Steven Wilson, che ha ribadito l’estremo impegno profuso nel corso delle operazioni. Wilson ha chiosato mandando un messaggio chiaro ai criminali informatici ribadendo che “le agenzie di contrasto stanno lavorando a stretto contatto per affrontare la criminalità transfrontaliera e i criminali saranno catturati”.