Quella dolce passione per la merendine, oggi è più amara che mai per Emanuele Passariello, il latitante arrestato dai carabinieri di Napoli che sono riusciti ad ammanettarlo dopo che, nel mese di maggio, il gip aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti per rapina. Trentasette anni d’età, come riporta corriere.it, Emanuele Passariello si nascondeva nel quartiere napoletano di Vasto: lui, a differenza del fratello Alessio, arrestato il mese scorso, era convinto di essere riuscito a farla franca. Credeva che le rapine messe a segno nel mese di marzo, quando rapinava a mano armata i passanti nel centro di Napoli, travestito da addetto ai lavori stradali, sarebbero rimaste impunite. 



Aveva considerato tutto, meno che quella passione per le merendine potesse tradirlo. Perché se i carabinieri sono riusciti a risalire al suo covo è stato proprio a causa dei continui rifornimenti che chiedeva alla sorella. La “vivandiera”, che si recava nell’appartamento di Emanuele per non fargli mancare la sua dose quotidiana di zuccheri. I carabinieri quelle merendine le hanno trovate ovunque: nel frigorifero, sul tavolo, sul letto. Non voleva mai restarne senza Emanuele Passariello: e chissà se adesso in carcere andrà in astinenza da merendine…



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