Su sant’ Ettore ci sono pervenute pochissime notizie biografiche. Tutti i documenti antichi ufficiali infatti non riportano alcuna informazione importante sulla vita di questo martire. Da quel poco che è stato tramandato, pare che sia nato in Grecia intorno al 250 dopo Cristo. Il suo nome deriva dal greco Hektor, che significa colui che trattiene in maniera forte e che è saldo. Più in particolare Hecktor sta ad indicare una persona che è una tenace sostenitrice del popolo. Sant’ Ettore cresce in una famiglia non cristiana. Ben presto il giovane si sente molto affascinato dalla vita di Gesù e dal suo martirio. Per questa ragione, il futuro santo sceglie di prendere una decisione inderogabile: si converte al Cristianesimo. In quel periodo, l’Impero romano è guidato da Gaio Aurelio Valerio Diocleziano.



Quest’ultimo viene considerato uno dei reggenti più crudeli della storia romana antica: infatti dal 299 al 305 dopo Cristo dà il via alla più grande persecuzione dei cristiani nell’Impero romano. Per il suo credo quindi sant’Ettore viene perseguitato. L’uomo decide di non rinnegare la sua religione e viene giustiziato. Dopo la sua morte, il martire è stato dimenticato da tutti. In seguito però costui, per il suo sacrificio e il suo credo cristiano incrollabile, ha ottenuto un encomiabile riconoscimento. E’ stato nominato santo dalla Chiesa Cattolica. A causa di ciò, la sua festa si celebra il 20 Giugno di ogni anno. 



Sant’Ettore non è patrono di nessuna città, per questo motivo, in diverse parti d’Italia, non vengono organizzate delle feste particolari in suo onore. Il santo però era greco, quindi il 20 Giugno di ogni anno, nella Chiesa metropolitana dell’Annunciazione ad Atene, c’è una messa in cui si ricordano le virtù religiose del martire in questione, che decise di non rigettare il suo credo, anche a costo della morte. Nel corso di questa celebrazione sant’Ettore viene commemorato come esempio di coraggio, infatti costui non ebbe paura di fronte alle terribili persecuzioni che colpirono in Grecia i cristiani. 



Come abbiamo già visto, sant’Ettore non è patrono di nessuna città. Secondo alcune testimonianze, però, si pensa che il martire abbia trascorso gran parte della sua esistenza nella città di Atene. Atene ha quasi 700 mila abitanti ed è la capitale della Grecia. Tra le architetture religiose più interessanti in questa località, c’è sicuramente la Chiesa metropolitana dell’Annunciazione, dove risiede l’arcivescovo.

La struttura presenta uno stile bizantino, con due esili campanili. Bellissima da visitare è l’Acropoli, che è stata nominata patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. In questa zona archeologica il monumento più importante è appunto il Partenone, che era un tempio greco dedicato alla dea Atena. Ad Atene c’è la caratteristica Piazza Syntagma con la tomba del Milite Ignoto e il palazzo del Parlamento ellenico. Nella Capitale greca altri luoghi di interesse sono il Planetario e il Museo Nazionale. Stupendo da visitare è certamente anche il Giardino nazionale, che è un parco grande circa 38 acri. 

Oltre a sant’Ettore, i santi del 20 Giugno sono: Sant’Adalberto di Magdeburgo, San Gobano d’Irlanda, San Giovanni da Matera, San Baino di Thérouanne, San Metodio di Olimpo e San Lucano di Sabiona. I Beati, che si festeggiano il giorno 20 Giugno, invece sono: Francesco Pacheco, Margherita Ball, Martino de Agreda, Luigi Matienzo e Giovanni Gavan.