Restano alti i riflettori sull’assurdo caso di femminicidio che ha visto vittima la dottoressa Ester Pasqualoni, uccisa a coltellate quasi sicuramente dal suo stalker poi suicida. Nel pomeriggio di domani, sabato 24 giugno, si celebreranno i funerali dell’amata oncologa, stimata da pazienti e colleghi. Le celebrazioni avverranno nella chiesa Madonna della Salute a Villa Mosca di Teramo. In concomitanza con i funerali, fa sapere Cityrumors.it, a Roseto, paese in cui la vittima ha vissuto per qualche anno e dove vive la madre, si terrà il lutto cittadino. In serata poi, a partire dalle 21, dal lido La Lucciola si terrà una fiaccolata in memoria della dottoressa uccisa barbaramente, organizzata dalla Commissione pari opportunità del Comune di Roseto. La fiaccolata attraverserà varie strade del paese, per poi concludersi in piazza dove avverrà un momento di preghiera insieme al parroco, don Pietro. Oltre ad una occasione per ricordare con affetto l’amata dottoressa Ester, quella organizzata domani sarà anche un modo per dire basta ai tanti assurdi femminicidi che si ripetono quasi quotidianamente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’ossessione per la dottoressa Ester Pasqualoni, uccisa a coltellate al termine del suo turno di lavoro, nel parcheggio dell’ospedale in provincia di Teramo, ormai lo stava divorando. Enrico Di Luca davanti ai suoi amici negava, con un sorriso, di essere uno stalker, ma il suo atteggiamento con l’oncologa uccisa diceva il contrario: sms mattina e sera, appelli accorati, un vero e proprio tormento, fino a mercoledì scorso. Dopo averla uccisa a colpi di roncola nel parcheggio, ha deciso di seguirla fin dentro la tomba. L’uomo avrebbe così deciso di farla finita stringendosi al collo delle fascette da elettricista. A commentare oggi la terribile vicenda al quotidiano online Il Corriere della Sera, è stato il capo della polizia, Franco Gabrielli, definendola “una grande sconfitta”. “Non è che possiamo incarcerare tutti gli stalker”, ha poi aggiunto. A commentare quanto avvenuto è stato anche il procuratore capo di Teramo che si è limitato a definirlo “un giorno tristissimo”.
“Lui per dieci anni è stato la sua ombra. Ovunque lei si trovasse c’era sempre quell’uomo, conosceva i suoi orari e anche quelli dei figli a scuola”, ha raccontato un amico della dottoressa uccisa. Il 68enne suicida si era addirittura recato più volte sotto la sua abitazione e in una di queste occasioni, il figlio 16enne di Ester aveva voluto affrontarlo, salvo essere poi fermato dalla madre per paura che la situazione potesse ulteriormente peggiorare. Il peggio, lo si è vissuto lo scorso mercoledì nel parcheggio dell’ospedale, dove la donna è stata brutalmente massacrata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Ester Pasqualoni ha implorato il suo killer affinché non le facesse del male. E’ quanto emerge da Corriere.it, che riporta le parole angoscianti della dottoressa, uccisa ieri pomeriggio nel parcheggio dell’ospedale in provincia di Teramo: “Basta, basta, fermati”, avrebbe supplicato. Il suo assassino, tuttavia, avrebbe infierito fino ad accertarsi del suo decesso, avvenuto tra le braccia di Piergiorgio Casaccia, il medico del pronto soccorso di Sant’Omero nonché la prima persona ad essere intervenuta. Coincidenza vuole che il suo stalker, il 65enne Enrico De Luca, l’avesse minacciata proprio di morte. “Se non ti posso avere, prima o poi ti ammazzerò”, le aveva detto, portandola a due denunce. Come emerso dalla trasmissione La vita in diretta, tra l’uomo e la vittima non ci sarebbe mai stata alcuna relazione sentimentale neppure in passato. Ester quasi si vergognava delle molestie, tanto da averne parlato solo con gli amici stretti. Solo dopo averlo trovato sotto casa del compagno morto per un infarto due anni fa, si era decisa a denunciare.
Il suo avvocato, alla luce delle ultime novità non si dà pace: “Quante volte sedute a ragionare di quell’uomo, quel maledetto che ti perseguitava… e non sono riuscita a risolverti questa cosa… Me lo porterò dentro tutta la vita. Ti voglio bene donna e amica speciale… Ti voglio bene”. Quell’uomo, che per gli inquirenti rappresenta il suo presunto assassino e ricercato da ieri dai Carabinieri, è stato rinvenuto suicida nel suo appartamento di Martinsicuro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Ricercato da ieri per l’omicidio della dottoressa Ester Pasqualoni, Enrico Di Luca è stato trovato morto oggi. L’uomo era stato denunciato due volte dall’oncologa teramana, uccisa ieri nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero, ma le indagini erano state archiviate. Gli investigatori, che si sono messi subito a caccia dello stalker dopo il delitto, hanno trovato oggi il corpo senza vita del presunto assassino. Enrico Di Luca è stato trovato, infatti, impiccato a Martinsicuro, dove è stata trovata la sua Peugeot bianca. Pensionato di circa 62 anni, è stato indicato dai suoi conoscenti come un uomo schivo e all’apparenza tranquillo. Ma molti sono rimasti a bocca aperta quando hanno appreso che i carabinieri stavano cercando proprio lui per l’omicidio della dottoressa. Al momento comunque non ci sono prove dirette riguardo il coinvolgimento nel delitto, perché nessuno lo ha visto uccidere Ester Pasqualoni. (agg. di Silvana Palazzo)
Per l’omicidio di Ester Pasqualoni, medico oncologo 53enne, è stato fermato un sospetto. La notizia è stata riportata da Il Messaggero, secondo cui l’ex marito risulterebbe estraneo ai fatti. Il killer ha atteso la donna nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero, in provincia di Teramo, e si è scagliato contro di lei con due coltellate alla gola e una al torace. L’uomo che è stato fermato è lo stalker che perseguitava la dottoressa? Lo stalker è un 65enne di Martinsicuro, non riconducibile all’ambiente sanitario, che Ester Pasqualoni aveva denunciato già due volte. Aveva talmente paura che quando terminava il turno a lavoro non usciva da sola dall’ospedale, ma purtroppo non è andata così il giorno nel quale è stata uccisa. «È un fatto straziante. Una persona che viveva e lavorava per salvare la vita degli altri, così barbaramente trucidata in un parcheggio. È un vuoto immenso. Adesso l’assassino venga assicurato alla giustizia», il commento del manager dell’Asl di Teramo, Roberto Fagnano, secondo cui bisognerà ritornare a parlare di femminicidio, ma ripensando a leggi che tutelino maggiormente le donne. (agg. di Silvana Palazzo)
Iniziano ad arrivare riscontri sulla morte per accoltellamento della dottoressa Ester Pasqualoni, l’oncologa accoltellata a Teramo. Si è parlato da subito di uno stalker, un uomo che la perseguitava. E la conferma è arrivata dal post su Facebook di un’amica di Ester, che ha affermato come spesso avessero parlato insieme del terribile molestatore: “Quante volte sedute a ragionare di quell’uomo….quel maledetto che ti perseguitava…..e non sono riuscita a risolverti questa cosa…..e me lo porterò dentro tutta la vita…..ti voglio bene….. DONNA E AMICA SPECIALE…… Ti voglio bene …..” Questo il testo, mentre in tutto il teramano è partita la caccia allo stalker assassino. I fatti sono avvenuti nella struttura dove Ester Pasqualoni lavorava, il pronto soccorso di Sant’Omero: le testimonianze dovrebbero aiutare le forze dell’ordine ad assicurare al più presto l’aggressore alla giustizia.
La dottoressa Ester Pasqualoni, oncologa 53enne, è stata uccisa a coltellate nel parcheggio dell’ospedale della Val Vibrata di Sant’Omero in provincia di Teramo. Un omicidio choc, quello riportato da TgCom24 che rivela di una violenta aggressione a scapito della vittima, proprio al termine del suo turno di lavoro. Letale sarebbe stata una coltellata alla gola. A dare l’allarme dopo essersi accorto della dottoressa ormai esanime nel parcheggio, riversa in una pozza di sangue, è stato un altro dipendente del nosocomio. Sul posto sono prontamente giunti i Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica e i colleghi di Teramo per tutti gli accertamenti del caso. Inutili i soccorsi prestati, poiché la donna sarebbe deceduta a causa delle gravi lesioni riportate. Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 16:00 di oggi e dalle prime indiscrezioni non si esclude che dietro la fine tragica della dottoressa Ester Pasqualoni possa esserci un caso di stalking. Pare infatti che la donna avesse presentato proprio di recente ben due denunce a carico di un uomo.
Anche per questo è iniziata la caccia al presunto killer che avrebbe ucciso a coltellate la 53enne in tutta la provincia. Stando alle prime testimonianze raccolte, poco prima della violenta aggressione culminata in omicidio, alcuni soggetti già sentiti dagli inquirenti avrebbero notato una Peugeot 2015 di colore bianco aggirarsi attorno al parcheggio dell’ospedale. A tal fine si sta procedendo anche alla visione attenta delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Attualmente si stanno vagliando anche le cartelle cliniche dei pazienti della dottoressa uccisa ed i tabulati telefonici al fine di evidenziare possibili incongruenze o ulteriori sospetti. Le indagini, dunque, starebbero già coinvolgendo tutti gli ambiti possibili della vita di Ester Pasqualoni, sia privata che professionale. La donna, responsabile del day hospital oncologico dell’ospedale di Sant’Omero e molto conosciuta nella provincia di Teramo, lascia due figli.