Due cuori ed una capanna? Un tempo si viveva solo per la prospettiva di avere l’amore nella propria vita, mentre nei tempi moderni questa visione è stata contrastata da una realtà più pratica. Ma l’amore ha un qualche tipo di “potere” oppure no? A fugare ogni dubbio è uno studio americano che tramite l’analisi di 22 coppie ha evidenziato come l’amore sia persino in grado di rendere il dolore fisico meno intenso.
Un fattore che fino ad oggi è stato associato ad una fantasia tipica degli innamorati, trova così una validità scientifica. Lo studio di Pavel Goldstein e del suo team dell’Università del Colorado Boulder analizza a fondo quella che viene definita come “sincronizzazione personale” per quanto riguarda il tatto ed il dolore. Da tempo ormai sappiamo grazie alla scienza che due persone che camminano una affianco all’altra sincronizzano in automatico i loro passi, ma lo studio di Goldstein, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, allarga il raggio ad altri campi.
L’analisi di Goldstein parte da una semplice domanda: il tocco può diminuire il dolore? E come? L’idea è nata allo scienziato grazie ad un episodio che ha vissuto personalmente, in occasione del parto della moglie ed il relativo dolore che provava in quel momento. Come riporta Sky Tg24, il medico si è accorto che il semplice fatto di stringere la mano della moglie aveva alleviato gran parte del disagio. E’ da qui che sceglie di sottoporre a diversi test 22 coppie di un’età compresa fra i 23 ed i 32 anni, in cui la donna doveva assumere il ruolo di “sofferente” ed all’uomo di “osservatore”.
Lo studio ha analizzato diverse situazioni, sia casi in cui le coppie si trovavano distanti che vicine. E’ emerso che la sincronizzazione fisiologica avveniva solo quando si trovavano seduti insieme. Tuttavia, anche in questo frangente, il dolore provato dalla donna interrompeva immediatamente questo tipo di contatto. Una possibilità che invece non si è verificata quando le coppie si tenevano per mano.