Se alla fine una Terza Guerra Mondiale scoppierà realmente, Usa e Russia ne saranno protagonisti per le tensioni derivate dalla situazione di precarietà in Siria. E sembra quasi scontato che la decisione della Casa Bianca di inviare un gruppo di funzionari civili a gestire le regioni liberate possa entrare in contrasto con la visione del Cremlino. Secondo il New York Times, infatti, il presidente Donald Trump avrebbe deciso di spedire in Siria una piccola delegazione composta da 7 persone fra funzionari del Dipartimento di Stato e membri del servizio di Sicurezza che ufficialmente avranno il compito di prevenire una crisi umanitaria distribuendo aiuti e consentendo che i cittadini siriani facciano rientro nelle proprie case. L’ex inviato speciale per l’Afghanistan e il Pakistan James Dobbins, come riportato da sputniknews, ha espresso un certo scetticismo rispetto ad un’operazione di questo tipo:”È un approccio minimalista il quale dovrebbe essere sufficiente per la sopravvivenza nelle prime settimane, ma oltre a questo, ci saranno questioni che richiederanno maggiori risorse”.



E come verrebbe vissuto dalla Russia un impegno maggiore da parte degli Stati Uniti in Russia? Sicuramente come una mossa spregiudicata in grado di incrinare il già delicatissimo equilibrio della regione e di dare vita – chissà – ad una Terza Guerra Mondiale. E non dev’essere un caso, viste le tensioni degli ultimi giorni tra la Casa Bianca e il Cremlino, che dal Dipartimento di Stato Usa si siano affrettati a diramare una nota volta a specificare che “i nostri sforzi per la liberazione delle regioni dallo Stato Islamico saranno esclusivamente focalizzati sulla stabilizzazione e la soddisfazione delle esigenze civili, per permettere ai siriani di tornare a casa propria ed evitare il ritorno di Daesh. Gli sforzi sono limitati alla fornitura di aiuti umanitari e all’eliminazione degli ordigni inesplosi, nonché il ripristino dei servizi di base”. Da sottolineare, inoltre, chedopo l’approvazione di nuove sanzioni da parte americana nei confronti della Russia, il vice ministro degli Esteri del Cremliono Sergey Rybakov abbia deciso di annullare un incontro fissato da tempo con la sua controparte Thomas Shannon.

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