San Cirillo nasce a Teodosia d’Egitto nel 370 dopo Cristo. Lo zio del futuro santo si chiama Teofilo ed è vescovo di Alessandria. Intorno al 403, san Cirillo viene incaricato quindi di accompagnare lo zio al concilio di Encina, che si svolge presso Calcedonia. Il 15 Ottobre del 412 Teofilo muore e suo nipote lo sostituisce come vescovo di Alessandria. Da parecchi san Cirillo viene considerato una persona molto autoritaria. Il nuovo vescovo infatti si mostra abbastanza violento nei confronti degli ebrei, facendo distruggere la colonia ebraica della città di Alessandria. Si dimostra dispotico e inflessibile anche nei confronti di Oreste, che è il governatore imperiale. Ad un tratto il vescovo entra in contrasto con le tesi cristologiche di Nestorio, che è il patriarca di Costantinopoli. In opposizione alle idee di quest’ultimo, san Cirillo dà vita alla teoria della reincarnazione, che viene appoggiata da molti teologi cristiani dei giorni nostri. Questa teoria considera che la Madre di Dio è Maria. Nella diatriba tra Nestorio e il vescovo di Alessandria è costretto ad intervenire pure Papa Celestino I, che convoca un concilio nella Capitale. Alla fine, il Papa decide di condannare le idee di Nestorio, inviandogli una lettera di diffida e dando il suo appoggio a san Cirillo. Il vescovo muore ad Alessandria d’Egitto il 27 Giugno del 444 dopo Cristo. Successivamente costui è stato nominato santo dalla Chiesa e la sua festa si celebra annualmente il giorno della sua morte. 



San Cirillo d’Alessandria è il patrono di Carpino, che è un comune che si trova in provincia di Foggia. In questo paese, il 27 Giugno di ogni anno, in occasione della festa patronale si celebra una messa nella Chiesa di San Cirillo, in onore del vescovo di Alessandria d’Egitto. Successivamente la statua del patrono viene portata in giro per le strade della città. La processione viene accompagnata da numerosi fedeli e dalla banda musicale. Al passaggio del simulacro del santo per le vie di Carpino, gli abitanti del posto buttano dai balconi delle loro case delle ginestre. La forma di questo fiore infatti ricorda il cappello di San Cirillo. Al termine della processione, di fronte alla Chiesa del patrono c’è un caratteristico spettacolo pirotecnico. Per la festa del santo si organizzano pure delle sagre, in cui si possono mangiare cibi locali, come i lampascioni e i taralli. 



Carpino è un comune in provincia di Foggia, che ha poco più di 4 mila abitanti. Il paesino ha un paesaggio prevalentemente collinare e fa parte del Parco nazionale del Gargano. Tra le architetture religiose più importanti del posto, ci sono la Chiesa di San Cirillo e quella di San Nicola di Mira. La prima struttura fu fatta costruire intorno al tredicesimo secolo e presenta uno stile barocco con alcuni elementi tipici dell’arte romanica. Il secondo edificio religioso invece è la Chiesa madre di Carpino. In questo paese c’è anche il Palazzo Baronale che, durante il periodo fascista, divenne la sede della Casa del Fascio. La costruzione più alta del comune è poi il Castello. La torre dell’edificio ha una forma cilindrica ed è stata realizzata durante il periodo dei Normanni. Carpino è famoso infine per la Riserva naturale Statale, in cui ci sono i caprioli, le volpi e le lepri. 



Oltre a san Cirillo d’Alessandria, i santi del 27 Giugno sono: San Ferdinando d’Aragona, San Ladislao I d’Ungheria, San Giovanni di Chino, San Sansone e San Tommaso Toan. I beati, che si festeggiano il 27 Giugno, sono: Louise-Thérèse de Montaignac de Chauvance, Benvenuto da Gubbio, Margherita Bays e Davanzato da Poggibonsi.