Anche Federica Sciarelli, nota conduttrice di Chi l’ha visto?, è indagata nell’ambito dell’inchiesta Consip. La giornalista sarebbe stata il tramite tra Henry John Woodcock e Il Fatto Quotidiano, a cui il pubblico ministero napoletano avrebbe passato alcuni atti dell’inchiesta. Dietro la fuga di notizie ci sarebbe dunque il pm, indagato per violazione del segreto d’ufficio, e Federica Sciarelli, che lo avrebbe aiutato. Alla giornalista tra l’altro è stato anche sequestrato il telefono cellulare. Alla giornalista, da lungo tempo amica del pm napoletano, è contestato il reato di concorso in rivelazione di segreto. L’ipotesi di un passaggio di informazioni ad un giornalista del Fatto Quotidiano è stata seccamente smentita da Federica Sciarelli: «Non posso aver rivelato nulla a nessuno semplicemente perché Woodcock non mi svela nulla delle sue inchieste, tantomeno ciò che è coperto da segreto». (agg. di Silvana Palazzo)



Henry John Woodcock è indagato dalla procura di Roma per violazione del segreto d’ufficio. Colpo di scena nell’inchiesta Consip, che ha tirato in ballo anche il padre dell’ex premier, Tiziano Renzi. Il pubblico ministero della procura di Napoli è finito, dunque, nel mirino dei colleghi capitolini. Il pm recordman di inchieste mediatiche è finito sotto inchiesta: le indagini riguardano la fuga di notizie sull’inchiesta per gli appalti Consip che è passata per competenza da Roma a Napoli nello scorso dicembre. Un trasferimento dovuto anche a presunti avvertimenti sull’esistenza dell’indagine ai dirigenti Consip, veicolati dal vertice dell’Arma dei carabinieri e dal ministro Luca Lotti.



Non appena le carte furono trasmesse a Roma, fu pubblicata la notizia, che era ancora riservata, da Il Fatto Quotidiano. Il sospetto, dunque, è che Woodcock, che era uno dei titolari del fascicolo in questione, sia uno degli artefici della fuga di notizie verso il quotidiano diretto da Marco Travaglio. Il pm è stato convocato dai colleghi romani per un interrogatorio. Dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni. L’iscrizione del pm nel registro degli indagati della procura di Roma è stato comunicato al ministero della Giustizia, al Csm e alla Procura generale della Cassazione.

Intanto il magistrato ha replicato attraverso i microfoni dell’Ansa: «Ho appreso di essere indagato per il reato di rivelazione di segreto di ufficio. Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale».