È quanto accaduto ad una bambina di 9 anni lo scorso aprile, nel corso del suo ricovero al Bambino Gesù a Roma. La notizia, tuttavia, è stata resa nota solo oggi, come rivela Repubblica.it, che riporta le dichiarazioni del Dottor Alberto Villani, primario di Pediatria presso l’ospedale pediatrico romano: “Era in una condizione di estrema fragilità ma se non avesse preso il morbillo forse non sarebbe morta”, ha dichiarato. La piccola, non vaccinata, soffriva di una cromosomopatia, grave malattia genetica, ma a portarla al decesso, come rivela il primario, sarebbero state proprio le conseguenze del morbillo che avrebbe provocato una “insufficienza multiorgano”. “Abbiamo tentato di tutto”, ha aggiunto il medico. In casi di patologie complesse come quella della bimba di 9 anni, si è soliti vaccinare di meno i bambini coinvolti, sebbene il loro rischio di contrarre malattie sia decisamente più elevato, ovvero 4-5 volte maggiore rispetto ad un bambino sano.
Villani, a tal proposito, ha smentito le preoccupazioni sottolineando come “soltanto in rari casi di immunodeficienza il vaccino è sconsigliato”. Si parla precisamente di casi oncologici, con patologie intestinali gravi (Crohn), rettocolite ulcerosa, malattie trattate con terapia immunosoppressiva, patologie reumatiche, asma grave e bambini trapiantati. “Negli altri casi, con attenzione, si può procedere alla vaccinazione, che anzi è protettiva”, ha aggiunto l’esperto.
A proposito di bambini non vaccinati, a distanza di 30 anni è stato registrato il primo caso di tetano. E’ quanto accaduto presso l’ospedale di Oristano, dove dallo scorso sabato è ricoverato un bambino di 10 anni in vacanza in Sardegna con la sua famiglia. Il piccolo sarebbe caduto dalla bicicletta ed i sanitari, come da prassi, avevano raccomandato ai genitori la profilassi antitetanica, prontamente rifiutata. Il bimbo sarebbe giunto in ospedale con in corso la malattia già ad uno stadio avanzato facendo prontamente insospettire i sanitari anche alla luce dei sintomi riportati, a partire dalla paralisi facciale e dalla mancanza di risposte alla terapia cortisonica. Il direttore dell’Unità Operativa di Pediatria del nosocomio ha definito il caso “di assoluta rarità”. “Il tetano è una malattia non contagiosa che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica”, ha aggiunto l’esperto, ribadendo come l’ultimo caso segnalato risalga a un trentennio fa.
Dopo i due casi segnalati, quello della bambina morta di morbillo e quello del ricovero del bimbo (non in pericolo di vita) per tetano, impone ancora una volta la riflessione sul tema delle vaccinazioni e sulla scelta dei genitori. Quella di non vaccinare i propri figli, infatti, è una valutazione sempre più azzardata, come sottolinea il primario di Pediatria, poiché espone i più piccoli a rischi solo apparentemente banali ma che potrebbero rivelarsi letali.