L’inchiesta sulla fuga di notizie coperte da segreto istruttorio fra Federica Sciarelli, il PM Henry John Woodcock e il giornalista de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo, relativamente al caso Consip, ha messo in luce anche un aspetto secondario ma che è finito sulla bocca di tutti nelle ultime ore. Ovvero, la storia d’amore tra la popolare conduttrice di “Chi l’ha visto” ed il Pubblico Ministero. Spiegando il suo punto di vista, Lillo ha sottolineato di aver cercato di mettersi in contatto con Woodcock tramite la Sciarelli in quanto “tutti sono a conoscenza della relazione sentimentale fra i due”. La notizia in realtà ha colto abbastanza in contropiede l’opinione pubblica, anche perché Federica Sciarelli ha sempre sottolineato di non voler parlare pubblicamente “nemmeno sotto tortura” del la sua vita privata. In realtà le prime foto che ritraevano insieme Woodcock e la Sciarelli risalevano addirittura al 2007, ma il legame tra i due, era stato ipotizzato, poteva anche essere solo di semplice amicizia. I riflessi del caso Consip hanno dimostrato che non era così.



Dopo la notizia choc delle indagini a carico di Federica Sciarelli, nota conduttrice di Chi l’ha visto, si è mossa anche la Federazione Nazionale Stampa Italiana e l’Unione Sindacatli Giornalisti Rai (Fnsi-Usigrai) denunciando il grave atto di sequestro del cellulare di Federica. «È un “atto grave che viola la segretezza delle fonti»: la conduttrice infatti spesso partecipa attivamente nelle indagini e inchieste svolte a Chi l’ha visto e secondo i sindacati i controlli su quel dispositivo potrebbero creare grossi problemi con le fonti. «Premesso che la vicenda Consip è una vicenda della massima delicatezza istituzionale e democratica, dal momento che ha tutti i contorni di un duro scontro all’interno degli apparati dello Stato, e premesso che è quanto mai doveroso che si arrivi prima possibile ad individuare mandanti e attori di tale scontro», scrive la lunga nota Fnsi-Usigrai congiunti, «in questo come in tutti i casi analoghi il sequestro del telefonino di una giornalista resta un atto grave, peraltro già contestato in più sedi».



Stando ai sindacati quanto avvenuto ieri con la nota conduttrice di Chi l’ha visto è una palese ed esplicita «violazione della segretezza. Abbiamo piena fiducia nella magistratura, che deve fare serenamente il proprio lavoro per accertare i fatti, ma è necessario che venga rivista con urgenza la decisione di sequestrare il telefonino di Federica Sciarelli, alla quale va la nostra piena solidarietà». (agg. di Niccolò Magnani)

La conduttrice del popolare programma televisivo “Chi l’ha visto”, Federica Sciarelli, e il Pubblico Ministero Henry John Woodcock, sono stati indagati dalla Procura di Roma per rivelazione di segreto in concorso relativamente all’inchiesta Consip, che ha coinvolto anche l’ex Premier Matteo Renzi ed il padre Tiziano. Gli atti dell’inchiesta sarebbero passati direttamente dalle mani di Woodcock a quelli del giornalista de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo, che ha poi realizzato l’inchiesta sul caso Consip ed anche il libro sul caso. Sarebbe stata, secondo la Procura, proprio la Sciarelli a mettere in contatto Woodcock (che è anche il compagno della giornalista) e Marco Lillo. Alla Sciarelli è stato anche sequestrato il telefono cellulare, che secondo la Procura potrebbe contenere ulteriori prove, con scambi di messaggi e di chiamate, sul fatto che sia stata la giornalista a fare da tramite tra il suo collega Lillo ed il Pubblico Ministero, nonché suo compagno, Woodcock.



Questi contatti privilegiati fra i tre, sempre secondo i Procuratori Paolo Ielo e Marco Palazzi, avrebbero portato alla pubblicazione su Il Fatto Quotidiano di documenti relativi all’inchiesta Consip ancora coperti dal segreto d’ufficio. Una ricostruzione che è stata già ufficialmente contestata dalla stessa Federica Sciarelli, che ha sottolineato come Woodcock, proprio considerando la posizione da giornalista della sua compagna, tenga particolarmente segreti i particolari delle sue inchieste. Lo stesso Lillo ha sottolineato come abbia contattato, nei giorni precedenti alla pubblicazione del primo articolo, la Sciarelli proprio per provare a contattare Woodcock, ma in quei giorni il PM si era reso irreperibile proprio per non mettere in difficoltà le persone a lui vicine. Una ricostruzione che non ha convinto però la Procura di Roma, ed ora l’indagine andrà avanti e potrebbe complicarsi se dallo smartphone della conduttrice di Chi l’ha Visto risultassero contatti incrociati con Woodcock e Lillo nei giorni dell’uscita dell’inchiesta.