Solo due giorni separano Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, dall’inizio del processo d’Appello a suo carico, nel quale spera finalmente di poter dimostrare una volta per tutte la sua innocenza. Venerdì 30 giugno, dunque, Massimo Bossetti e la sua difesa saranno pronti a dare battaglia in aula e dimostrare la sua estraneità rispetto alla condanna all’ergastolo giunta lo scorso primo luglio, al termine del lungo processo di primo grado. A proposito della lunghezza dell’Appello, come annunciato sin dal principio, questo procedimento sarà decisamente più breve del precedente. Lo rende noto l’agenzia di stampa Ansa, che chiarisce come la Corte d’Assise d’appello di Brescia, presieduta da Enrico Fischetti, abbia già stilato il calendario che prevede le successive udienze, fissando la sentenza alla metà del prossimo luglio, precisamente tra il 14 ed il 17. Prima di allora ci saranno gli appuntamenti del 6 e del 10 luglio. E’ questo il tempo a disposizione della difesa per dimostrare la propria tesi e tentare di scagionare Massimo Bossetti, in carcere da ormai tre anni. Tuttavia, proprio durante l’Appello è possibile che ci saranno ampie sorprese e clamorosi colpi di scena i quali potrebbero portare ad un allungamento dei tempi del processo e quindi della sentenza.



In alternativa, dopo la prevista camera di consiglio, i giudici potrebbero optare per un provvedimento di riapertura del processo e questo porterebbe a ridare speranza all’imputato, il quale ad oggi si è sempre definito con forza un innocente. A tal proposito, la difesa punta proprio a ribaltare la sentenza di primo grado con la richiesta di una nuova perizia sul Dna trovato sui leggings della giovane vittima.



Come era stato già annunciato nelle passate settimane, non è prevista la presenza in aula dei genitori di Yara Gambirasio, mentre toneranno ad essere in prima fila, più combattive che mai, la madre di Massimo Bossetti, Ester Arzuffi, e la sorella gemella Laura Letizia. A due giorni dall’inizio del processo d’Appello, intanto, spunta una nuova indiscrezione clamorosa relativa ad una presunta prova inedita e che potrebbe contribuire a scagionare il muratore di Mapello condannato in primo grado all’ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio. Ne dà notizia Libero Quotidiano citando il blog televisivo DavideMaggio. Il motivo è presto detto: i nuovi elementi, i quali sarebbero già noti ai legali della difesa dell’imputato – sarebbero venuti alla ribalta grazie al lavoro di alcuni autori che in queste settimane stanno registrando un documentario sul noto caso di cronaca dal titolo Unknow One, ovvero Ignoto 1. Secondo gli stessi autori, la prova il loro possesso potrebbe portare alla riapertura definitiva del caso. La prova, secondo un presunto accordo tra autori e difesa di Bossetti, resterà top secret fino all’inizio del processo, ormai imminente, e che potrebbe quindi aprirsi con una grossa sorpresa.

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