Come riporta CronacaQui, ci sarebbe un primo ricercato nell’inchiesta per procurato allarme avvenuto ieri sera in piazza san Carlo a Torino: stando alle informazioni del portale di cronaca, il ricercato sarebbe un giovane a torso nudo che in un video in mano alle forze dell’ordine avrebbe alzato le braccia poco prima del fuggi fuggi generale, e pochi istanti dopo sarebbe scattato il panico e la fuga della folla. L’uomo sarebbe giovane, di carnagione bianca e indossava uno zaino nel momento dell’allarme bomba scattato: come precisa la polizia, non è detto che il giovane sia direttamente responsabile del procurato allarme ma viene cercato per definire e chiarire tutto quanto è di sua conoscenza di quei tragici attimi di pura follia avvenuti ieri sera durante la finale di Champions League. (agg. di Niccolò Magnani)
E come una classica, e purtroppo anche stucchevole, peculiarità tutta italiana, dopo la strage tentato scatta anche la polemica politica: prima ci aveva pensato il senatore Airola (M5s) attaccando i media di ingigantire i numeri dei feriti per la fuga e calca in piazza San Carlo (salvo poi scusarsi quando ore dopo i numeri sono stati confermati, addirittura più alti). In seconda battuta interviene anche l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte (Antonio Satta) che si divide in una forte critica politica e in una considerazione operativa riguardo la gestione dell’emergenza dei tantissimi feriti in piazza durante la finale di Champions League. «Moltissimi feriti riportano lesioni anche per colpa dei vetri e questo si sarebbe facilmente potuto evitare», spiega in una nota l’assessore in area Pd.
«Non si può pensare di lasciare senza controllo – sostiene Saitta – la circolazione di bottiglie in vetro in eventi di massa come quello che ha radunato la folla in piazza san Carlo a Torino». Ha invece lodato la gestione del piano di maxi emergenza scattato già ieri sera, ovvero quello previsto per gli attacchi terroristici, con gli ospedali torinesi che hanno risposto molto bene all’invio di numerosi feriti in seguito al falso allarme bomba. (agg. di Niccolò Magnani)
Si chiama Kelvin Quinquang, è di origini cinesi, e ieri sera era in piazza San Carlo come tanti altri per tifare la sua Juventus. Purtroppo quello che è successo ha rischiato e continua tutt’ora a rischiare la sua vita, essendo rimasto schiacciato dalla calca generata da un probabile falso allarme bomba. 7 anni, è rimasto sotto le tantissime persone che scappavano e dopo le primissime ore che sembravano suggerire il peggio, ci sono miglioramenti nelle ultime ore che non escludono ancora altre emergenze ma che danno un filo di speranza alla famiglia del piccolo bimbo. «Ad un certo punto eravamo ammassati uno sull’altro. Qualcuno, un ragazzo di colore, si è accorto di Kelvin e ha urlato ‘c’è un bambino, c’è un bambino’. Poi ha cominciato a spostare la gente, tutta quella che poteva, e altri gli hanno dato una mano. Lo ha salvato», spiega la sorella Liu Zhiji intervistata dall’Ansa. Conferma tutto anche la mamma, Ling Quinquang, che in una video-intervista a Il Fatto Quotidiano si sfoga dopo una durissima nottata: «La folla aveva travolto mio figlio, un uomo di colore che se ne è accorto e lo ha salvato», non si conoscono le generalità e l’identità di questo “angelo salvatore” visto che avrebbe visto lui quel bimbo cinese sotto la calca.
«Ha urlato ‘c’è un bambino, c’è un bambino’. Poi ha cominciato a spostare la gente, tutta quella che poteva, e altri gli hanno dato una mano. Lo ha salvato», spiega ancora una madre distrutta coma la speranza della salvezza per il proprio bimo. Assieme alla strage, troviamo la speranza, in una contrastante ma necessaria “risposta” a tutto quel male assurdo che a volte, proprio come ieri sera, non ha nessun vero responsabile e dunque fa ancora più soffrire. (agg. di Niccolò Magnani)
Come ha riferito il questore Angelo Sanna e il Procuratore Capo di Torino Armando Spataro hanno lanciato un appello a tutti i testimoni nella piazza di farsi avanti per raccontare quanto avvenuto in modo da fugare ogni dubbio, ogni perplessità e ogni spiegazione per l’assurda calca generata dall’allarme bomba scoppiato dopo il terzo gol del Real Madrid durante la finale di Champions League. Mentre 1500 tifosi della Juventus vengono in queste ore medicalizzare nelle varie strutture d Torino operative, il sindaco di Torino Chiara Appendino si è recata nell’ospedale dove è ricoverato il piccolo bambino molto grave e in prognosi riservata dopo il panico scattato a Piazza San Carlo. Da ultimo, pochi istanti fa la Procura di Torino ha ufficialmente aperto una inchiesta per procurato allarme sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera: petardo, falso allarme, o qualcos’altro, sicuramente un evento grave è successo e ha sfiorato la strage. (agg. di Niccolò Magnani)
Pochi istanti fa la Prefettura di Torino ha emesso un primo bilancio ufficiale provvisorio per l’allarme bomba scattato ieri in Piazza San Carlo e i timori di queste ore sono confermati purtroppo. «sono 1.527 i feriti tra i tifosi e le maggiori preoccupazioni sono per tre persone in “codice rosso”, fra cui il bambino ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita». Secondo il Procuratore di Torino, quanto avvenuto in piazza viene a spiegarsi con una grande folla presa dal panico “per la psicosi da attentato terroristico”. Questo è quanto avvenuto e questo è quando ora farà scattare il maxi piano di emergenza messo in atto dalla Amministrazione Comunale del Sindaco Chiara Appendino, appena qualche ora dopo l’infausto commento del senatore grillino Alberto Airola che “sparava” così su Facebook.
«Domani facciamo il punto, è sicuro che dopo aver chiamato vigili, prefettura e questura i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino in piazza San Carlo sono farlocchi. Tutto questo per infangare il buon lavoro dell’amministratone, di prefettura e questura». (agg. di Niccolò Magnani)
Quanto avvenuto a Torino ieri sera ha davvero dell’incredibile e purtroppo racconta di uno scenario altamente inquietante sulla psicosi e il panico per attentati che si può generare in qualsiasi momento ormai. In Piazza San Carlo era addirittura disposta la massima sicurezza con controlli negli accessi e operazioni monitorate e studiate da giorni, come aveva garantito lo stesso sindaco di Torino, Chiara Appendino. Poi lo choc, la corsa folle e i 1400 feriti schiacciati nella calca. Per fortuna al momento non ci sono vittime, ma la strage è stata davvero ad un passo: «Sono scossa per quanto successo in piazza San Carlo a Torino e vicina a tutte le persone coinvolte. Monitoriamo la situazione minuto per minuto», ha scritto su Facebook il sindaco, quando poche ore prima aveva raccontato come «vi assicuro che tanti cittadini sono al lavoro da settimane per garantire sicurezza e ordine per quella che dev’essere, comunque vada, una serata di festa. Ci tengo a ringraziare personalmente loro e ad augurare a tutti noi un bello spettacolo».
Ecco, purtroppo non lo è stato e ora si contano danni e timori di un fatto che cambia e di molto l’immaginario collettivo di fronte agli eventi con tanta gente radunata. Intanto, la prima cittadina M5s fa sapere che «il blocco del traffico previsto a Torino per oggi, domenica 4 giugno, è revocato. Tutti i veicoli potranno dunque circolare regolarmente», in modo anche da permettere un lento ritorno alla normalità dopo la folle e assurda serata di ieri. (agg. di Niccolò Magnani)
Sono 1400 i feriti di cui 8 molto gravi: aumenta purtroppo il bilancio dei feriti in queste ore, tra lievi – in molti hanno avuto problemi a mani e piedi per aver calpestato nella calca di Piazza San Carlo a Torino i cocci di vetro lasciati dalle infinite bottiglie bevute durante la finale di Champions vista con maxischermo – e purtroppo anche più gravi. Asfissia, traumi toracici e purtroppo anche codici rossi, con un bambino di 7 anni in pericolo serio di vita dopo essere stato calpestato ferocemente dalla folla impazzita per l’allarme bomba scatenato in pochi secondi. Un qualcosa di indescrivibile per chi non era in quella Piazza, «in piazza e nelle vie limitrofe si sono verificate vere e proprie scene di panico, gente che correva urlando e piangendo, travolgendo le transenne, calpestando chi si trovava a terra e cercando amici e familiari», spiegano su Adnkronos le varie testimonianze raccolte nella piazza centrale torinese. (agg. di Niccolò Magnani)
E’ salito a mille il bilancio dei tifosi feriti in Piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di supporters juventini si erano radunati per seguire la finale di Champions League. Non si è ancora compreso cosa abbia provocato il fuggi fuggi generale, se un petardo, un falso allarme bomba o il caos dovuto al crollo di una ringhiera di una delle entrate nel parcheggio sotterraneo. Sono circa mille i tifosi che sono stati costretti a ricorrere alle cure dei vari ospedali cittadini, dei quali sette sarebbero in gravi condizioni, in particolare una ragazza con un trauma toracico e un bambino di sette anni con un trauma cranico, calpestati durante la fuga della folla. Nel frattempo la polizia ha arrestato due persone per sciacallaggio: in Piazza San Carlo sono rimasti infatti molti effetti personali smarriti dalle persone in fuga, e nella notte qualcuno è stato sorpreso a frugare alla ricerca di portafogli, borse e altre cose potenzialmente di valore, con le forze dell’ordine che presidiano la piazza che sono tempestivamente intervenute. (agg. di Fabio Belli)
Non poteva finire peggio la serata per i tifosi della Juventus, e non ci stiamo certo riferendo al risultato della finale di Champions League in programma al Millennium Stadium di Cardiff che ha visto il Real Madrid trionfare sulla squadra di Allegri per 4 a 1. Nel centro di Torino, in piazza San Carlo, migliaia di persone si sono radunate per vedere tutti insieme appassionatamente la partita sui maxi-schermi: doveva essere una serata di festa, invece si è trasformata in un dramma e non solo in senso sportivo. Durante la gara una grossa sbarra di metallo, che probabilmente veniva dalla rampa del parcheggio adiacente alla piazza, ha ceduto e nell’impatto al suolo c’è stato un boato che ha poi letteralmente scatenato il panico. Dopo quanto successo nei giorni scorsi a Manchester, il primo pensiero della folla è stato che si trattasse di un attentato terroristico, la gente in preda al terrore ha cominciato a fuggire ed è scattato il salvi chi può, decine di persone hanno rischiato di rimanere schiacciate sotto l’impressionante calca, dopo il fuggi-fuggi generale piazza San Carlo sembrava il teatro di una guerra con bottiglie di vetro in frantumi, sciarpe smarrite e addirittura tracce di sangue sul pavimento. Il bilancio che arriva da Torino è di quelli da rabbrividire. Col passare dei minuti il numero dei feriti aumenta esponenzialmente: da alcune decine iniziali siamo passati a 200 fino a più di 600 feriti registrati negli ultimi minuti. Di questi, i feriti gravi sarebbero una decina. Preoccupano in particolare le condizioni di un bambino, in prognosi riservata per un trauma toracico e cranico.
Allarme in Piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di tifosi bianconeri si erano radunati per seguire in diretta su un maxischermo la finale della Champions League tra Juventus e Real Madrid. Un imprevisto però ha creato letteralmente il panico tra la gente in piazza, che per diversi minuti ha creduto che a Torino fosse avvenuto un attentato. Secondo una prima ricostruzione fornita dall’Ansa pare che a scatenare la paura, in un periodo in cui la cronaca è piena zeppa di attentati terroristici, sia stato lo scoppio di un petardo scambiato presumibilmente per una bomba o comunque per uno sparo. A quel punto il panico si è diffuso velocemente: è bastato che qualcuno iniziasse ad urlare e a cercare di allontanarsi in fretta e furia dalla piazza perché si verificasse una sorta di “effetto gregge”, con migliaia di persone in preda alla paura di essere coinvolti da un attentato terroristico.
-Il presunto petardo che ha scatenato il panico dei tifosi presenti in piazza San Carlo a Torino per vedere la finale tra Juventus e Real Madrid al maxischermo potrebbe aver procurato diversi feriti. A riferirlo è il portale cronacaqui.it, sottolineando come siano stati diverse le persone travolte dalla folla nel tentativo di sfuggire a quelli che in tanti hanno creduto essere un attentato terroristico. A cercare di riportare la calma nella gremitissima piazza San Carlo di Torino, come riportato dall’Ansa, ci stanno pensando le forze dell’ordine che erano presenti sul posto per cercare di garantire la sicurezza di un evento così partecipato come quello odierno. Nel frattempo stanno iniziando a diffondersi le prime immagini del fuggi fuggi generale che ha provocato alcuni feriti come testimoniato dalle sirene dell’ambulanza che ancora adesso si possono ascoltare nei pressi della piazza. Sotto shock decine di persone presenti in piazza San Carlo che per alcuni istanti hanno temuto per la propria vita.