Un vero movente non c’è dietro l’omicidio di Osimo nel quale lo scorso 21 maggio ha perso la vita il veterinario 54enne, Olindo Pinciaroli, ucciso con 15 coltellate, prima di venire investito con l’ambulanza veterinaria sulla quale viaggiava insieme al suo collaboratore 23enne, Valerio Andreucci. Quest’ultimo, dopo una breve fuga successiva al delitto, è stato fermato ma la sua versione non avrebbe convinto gli inquirenti, al punto da ritrovarsi in carcere con l’accusa di omicidio volontario del veterinario maceratese. Contro Andreucci tutta una serie di indizi di colpevolezza tra cui alcuni inquietanti sms scambiati con gli amici la notte precedente all’uccisione di Olindo Pinciaroli, poche ore prima del loro incontro per lavoro, quando probabilmente il giovane era sotto effetto di cocaina, come dallo stesso ammesso in sede di interrogatorio. I messaggi, insieme alle altre carte dell’accusa, nelle passate ore sarebbero finiti in mano alla difesa del presunto assassino, l’avvocato Alessandro Angelozzi. Anche a sua detta, come riporta il portale CronacheMaceratesi.it, non esisterebbe alcun movente.
Per tale ragione, al fine di fare maggiore chiarezza sull’omicidio di Osimo potrebbe essere utile una visita psichiatrica a carico di Andreucci. E’ questa la richiesta avanzata dal medesimo difensore al giudice, come spiegato da Angelozzi. “La perizia è volta a cercare di ricostruire quali fossero le condizioni psicopatologiche di Andreucci il giorno dell’omicidio, ma anche come sta a tutt’oggi”, ha spiegato il suo difensore. Proprio il giudice sarà ora chiamato a pronunciarsi sulla richiesta avanzata dal difensore del giovane fantino attualmente in carcere.
Per l’avvocato di Valerio Andreucci, dopo ave letto gli sms che il suo assistito avrebbe scambiato con gli amici, poche ore prima dell’omicidio di Olindo Pinciaroli, si sarebbe trattato di messaggi “farneticanti”. “In alcuni dice di volersi uccidere lui. Ma non si può dire che siano riferiti a Pinciaroli”, ha sostenuto ancora l’avvocato Angelozzi. Il riferimento è all’ultima indiscrezione relativa ad un presunto sms scritto dalla fidanzata alcune settimane prima, nel quale la ragazza asseriva di essere incinta specificando però che il figlio che porta in grembo non fosse di Andreucci bensì dell’ex fidanzato. “Un fatto che lo aveva turbato”, ha raccontato uno degli amici agli inquirenti. Il dubbio è che l’intenzione di suicidarsi anticipata in un ulteriore messaggio potesse essere riferita non al suo datore di lavoro, bensì all’sms ricevuto dalla fidanzata due settimane prima dell’omicidio di Osimo. Ad esasperare le sue esternazioni potrebbe essere stata anche l’assunzione di cocaina, consumata in modo eccessivo proprio la notte precedente al 21 maggio. Anche quando parla di voler uccidere qualcuno, il riferimento è all’ex fidanzato della sua ragazza? Su questo aspetto ci sarebbero contro di lui le ulteriori parole scritte dallo stesso Andreucci il quale, parlando di “ciccione bastardo”, quasi certamente potrebbe riferirsi alla vittima, uccisa con freddezza, e probabilmente in modo ampiamente premeditato, intorno alle 9.30 del mattino. Un omicidio che, come esclude la stessa accusa, non sarebbe stato affatto d’impeto.