“Siamo sicuri che si possa trafugare una reliquia di don Bosco, ma non si possa rubare don Bosco”. Rispondono così i salesiani in merito al furto subito nella Basilica dedicata al Santo, nella speranza che il “rapimento” delle reliquie possa modificare i cuori dei responsabili. Si ricorda infatti di come San Giovanni Bosco riuscisse a toccare nel profondo i giovani grazie al suo animo virtuoso, semplicemente incontrandoli durante il suo cammino spirituale. Non è la prima volta in effetti che avviene un evento simile, riconducibile a quanto accaduto ad Alassio nel 2011. Era stata posta all’interno di una teca, a sua volta nei locali della chiesa di Santa Maria degli Angeli, e si trattava dell’osso di una mano di don Bosco che un privato aveva donato anni prima alla Chiesa. Nessun’altra comunicazione intanto proviene dall’ufficio stampa dei Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta, sottolinea Quotidiano.net, dato che qualsiasi informazione, seppur innocente, potrebbe in qualche modo ostacolare le indagini delle autorità competenti. [Aggiornamento a cura di Morgan K. Barraco]



La notizia del furto della reliquia di San Giovanni Bosco ha lasciato quasi senza parole l’arcivescovo di Torino, che si è espresso per evidenziare la «profonda miseria morale» che ha spinto ad un gesto del genere. «Invito chi ha sottratto la reliquia a restituirla subito, senza condizioni: perché si possa chiudere questa pagina dolorosa e continuare degnamente a poter onorare la memoria di don Bosco nel suo luogo natale», ha dichiarato monsignor Cesare Nosiglia, come riportato da la Repubblica. L’urna contenente il cervello di don Bosco è stata rubata dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. Cauto, invece, il sindaco di Castelnuovo don Bosco: «C’è un’indagine in corso, aspettiamo. Una cosa di questo genere non era mai accaduta ma, visti i tempi che corrono, c’è da aspettarsi veramente di tutto», ha spiegato Giorgio Musso. (agg. di Silvana Palazzo)



La reliquia contenente il cervello di Don Bosco è stata rubata nella Basilica Salesiana al Colle Don Bosco nel comune di Castelnuovo, in provincia di Asti. Il furto è avvenuto nella serata del 3 giugno e si tratta del primo furto avvenuto nella Basilica. La reliquia si trovava alle spalle dell’altare maggiore, con la Congregazione Salesiana che opera in ben novanta paesi del mondo, con circa 1600 istituti attivi che non sono mai stati presi di mira in precedenti episodi di furto. I fedeli ed i turisti continuano a visitare la Basilica Salesiana al Colle Don Bosco e molti non sanno ancora del trafugamento della reliquia, dove è stato apposto un cartello provvisorio con la scritta teca in allestimento. Si sta cercando di capire se il furto sia stato un atto di semplice vandalismo o un qualcosa dietro il quale ci possa essere la mano di qualche collezionista o di criminali in cerca di un riscatto. Le indagini sono appena iniziate e le forze dell’ordine non si sbilanciano nel valutare quello che potrebbe essere il movente del furto.



La Basilica Salesiana al Colle Don Bosco fu consacrata nel 1984 nel comune di Castelnuovo, in provincia di Asti, che fu quello che diede i natali al Santo, nato il 16 agosto 1815: le reliquie erano state apposte proprio ad indicare il luogo di nascita di San Giovanni Bosco, molto caro a Papa Francesco per le sue origini piemontesi. Nel 2015 Bergoglio ha fatto visita alla Basilica Salesiana al Colle Don Bosco di Castelnuovo per rendere omaggio a San Giovanni Bosco in occasione dei duecento anni della sua nascita. Papa Francesco ricorda sempre come i suoi genitori furono sposati da un salesiano che gli fu molto vicino al momento di prendere i voti e ricorda come l’Ordine dei Salesiani sia stato sempre particolarmente vicino alla sua famiglia. Il furto della reliquia di Don Bosco è una notizia che sta iniziando a lasciare scossi molti fedeli, si sta cercando di capire la dinamica per comprendere anche come i ladri siano riusciti a introdursi nella Basilica.