E’ stato considerato sostanzialmente alla pari dagli osservatori l’ultimo dibattito prima delle elezioni generali in Gran Bretagna. La premier uscente conservatrice, Theresa May, e il candidato laburista, Jeremy Corbyn, per la seconda volta si sono confrontati in tv. Ma le impressioni degli ultimi giorni sono state confermate. May più a suo agio su temi come la sicurezza e il nucleare, Corbyn è stato più disinvolto e sicuro su temi come la sanità e i rapporti con gli Usa. Di sicuro il candidato laburista continua ad essere segnalato in gran rimonta, scenario impensabile anche solo un mese fa. Sarebbe arrivato a soli tre punti dalla May che ha perso molto appeal durante una campagna elettorale in cui è apparsa fredda, poco propensa a confrontarsi con la gente e i suoi problemi più concreti. Corbyn potrebbe cadere paradossalmente sul terrorismo, tema che pure dopo l’attentato di Manchester ha messo in grande difficoltà la May, avendo mantenuto posizioni troppo concilianti nei confronti dell’IRA. Ma le elezioni di giovedì 8 giugno si avvicinano e la rimonta, stando ai sondaggi, continua. (agg. di Fabio Belli)

Nella tarda serata di ieri è arrivata una notizia che sicuramente non avremmo voluto sentire. E’ stato infatti evacuato il Rock am Ring per minaccia terroristica. Questo splendido evento musciale si tiene in Germania sul circuito automobilistico del Nurburgring dal 1985. Ieri però è successo qualcosa che mai nessuno si era aspettato e cioè l’evacuazione di decine di migliaia di persone. Era il momento di Liam Gallagher degli Oasis di salire sul palcoscenico per cantare, un momento che però ha portato preoccupazione invece di divertimento e gioia. La Polizia ha sottolineato poi che i segnali erano talmente concreti che non si potevano ignorare. Per fortuna non c’è stato nessun ferito con il pubblico che è stato davvero esemplare nel gestire la situazione senza creare panico. Ovviamente l’attenzione è massima per questi eventi dopo quello che era capitato a Manchester durante il concerto di Ariana Grande. (agg. di Fabio Belli)

Dal Vaticano alla Russia, dalla Francia al nostro paese, passando per la Germani. Tutti i paesi condannano in maniera unanime la decisione resa nota ieri dalla Casa Bianca, che ha portato gli Stati Uniti D’America fuori dall’accordo del clima di Parigi. Uno dei più duri è stato il pontefice, pontefice che qualche giorno fa aveva donato al presidente americano l’enciclica pubblicata da poco in difesa dell’ambiente. Interessante anche la dichiarazione del ministro dell’ambiente russo, il quale ha dichiarato che risulta difficile per le nazioni rimaste riuscire a rispettare gli accordi senza l’aiuto del colosso a stelle e strisce. Intanto sia la Cina che l’Unione europea pur manifestando inquietudine per l’abbandono, rivendicano la loro volontà di andare avanti nel solco tracciato a Parigi.

Con un lungo post sul suo sito Beppe Grillo benedice di fatto il sistema tedesco, e facendolo mette a tacere le inquietudini interne del movimento, che non vedono di buon occhio tale sistema elettorale. Come dichiarato da Grillo il sistema che prevede uno sbarramento del 5% è stato scelto dalla quasi totalità di iscritti, tramite una votazione online, e per questo deve essere votato dai parlamentari del movimento. Secondo Grillo le differenze che emergono dal sistema tedesco puro sono dovute al diverso assetto costituzionale del nostro paese. Il post è stato accolto con benevolenza dal capogruppo del PD, consapevole del fatto che una alleanza di merito con i grillini, porterebbe ad un approvazione rapida e veloce della norma in parlamento.

Il passaggio della nostra pattuglia acrobatica è stato il momento topico della festa della Repubblica, ricorrenza festeggiata con la solita, bellissima parata sui fori imperiali romani. Le frecce tricolori hanno disegnato la nostra bandiera sul cielo, sorvolando l’altare della patria e ricevendo l’applauso convinto delle migliaia di cittadini assiepati lungo le transenne. A rendere magnifica la manifestazione, ha contribuito anche lo sfilamento di un battaglione in armi delle nostre forze armate, con i militari che hanno sfilato dinanzi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle più alte cariche civili e militari. Oltre quattromila i soldati e i civili che hanno sfilato ai fori imperiali, uomini e donne appartenenti a ben 159 formazioni militari e civili che servono in maniera diversa il nostro paese.

Massimiliano Allegri crede nel risultato storico e ci crede non solo per lo stato di forma della sua squadra, ma anche perché la Juventus è troppo vicina ad un sogno, che secondo l’allenatore domani deve essere assolutamente coronato con una vittoria sul campo. Ieri in conferenza stampa il tecnico ha puntato l’attenzione su come la “fame” dei suoi giocatori sia al massimo, una fame che i giocatori del Real forse non hanno. Sempre dinanzi ai giornalisti interessanti le dichiarazioni di Buffon, il portiere forse alla sua ultima occasione sottolinea che per lui neppure la vincita del pallone d’oro potrebbe essere messo sulla bilancia con la vincita della coppa delle grandi orecchie. Intento predisposto il servizio di sicurezza, con oltre 1500 agenti che vigileranno sulla riuscita dell’evento.

Stop per Di Francesco alla Roma. Inzaghi rinnova con la Lazio. Donnarumma e Milan distanti. Intanto Kessie ha firmato l’accordo con i rossoneri. 35 milioni è l’offerta del Liverpool per Salah: il giocatore andrà in Inghilterra per discutere con gli emissari del club: c’è da convincere la Roma che valuta l’esterno egiziano non meno di 50 milioni . Dopo l’addio di Spalletti si complica la strada che porta a Di Francesco, erede designato sulla panchina giallorossa. Il Sassuolo non libera il tecnico e pretende il pagamento della clausola rescissoria da 3 milioni di euro, cifra che la Roma non vorrebbe pagare. Intanto sulla sponda biancoceleste arriva il rinnovo per Inzaghi, prolungamento del contratto con la Lazio fino al 2020. Il Milan mette a segno il secondo colpo di mercato: Kessie ha firmato per i rossoneri: prestito biennale con obbligo di riscatto. Caso Donnarumma: le parti rimangono distanti, fumata più nera che grigia dopo il summit di Montecarlo tra Mirabelli e Raiola. L’agente del giocatore pretende dalla società rossonera una cifra che si aggira attorno agli 8 milioni di euro.