Chi ha rapito Denise Pipitone? Questo è l’interrogativo che tormenta Piera Maggio, la madre della bambina scomparsa nel 2004 a Mazara Del Vallo. Non si è mai data per vinta, anzi chiede che le indagini ripartano dopo la sentenza di assoluzione di Jessica Pulizzi, da parte della Cassazione, per insufficienza di prove. Nei giorni scorsi la mamma di Denise ha lanciato un appello a Mattino 5: «Tutti devono chiedersi chi l’ha rapita, ne va della sicurezza dei propri figli. Un ladro di bambini è ancora in giro, ma noto indifferenza».



Alla ricerca della bambina da tredici anni, Piera Maggio è convinta che gli indizi portino al nucleo familiare di Jessica Pulizzi: «C’è un’intercettazione ambientale importante, ottenuta due mesi e mezzo dopo il sequestro, in cui degli uomini parlano sotto casa di Jessica e dicono di andare  a prendere Denise. Non si sa chi siano questi uomini». Non solo: è stata ufficialmente chiesta la riapertura del caso anche perché sono state trovate impronte digitali di una manina in un luogo nel quale non dovevano trovarsi.



«Questo rilievo non è stato approfondito nel 2004. Questa segnalazione ci è arrivata dalla vostra giornalista: effettivamente c’è qualcosa che non quadra», ha dichiarato l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio. «Non sappiamo di chi sia l’impronta, abbiamo anche chiesto l’eventuale confronto con il Dna di Denise Pipitone. Se quelle impronte o Dna dovesse confermare la presenza di Denise, sarebbe un elemento nuovo molto importante», ha concluso a Mattino 5.

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