Un paracadutista è morto a Fermo: la vittima è Roberto Pezzuto, esperto di volo 55enne. Dopo il lancio ci sono stati problemi al paracadute, che non si sarebbe aperto: il paracadutista è, quindi, precipitato al suolo nei pressi del nuovo depuratore di San Marco alle Paludi, poco distante in linea d’aria dall’aviosuperficie. Su luogo è intervenuta la polizia insieme ai vigili del fuoco e il 118. Una eliambulanza si è levata in volo dall’ospedale di Torrette ad Ancona, ma l’operazione è stata annullata perché non c’era più nulla da fare per Roberto Pezzuto.
L’uomo, che stando alle prime informazioni era un istruttore, era già morto. Arrivato da Bari per la sua passione per il volo, il paracadutista, amico del gestore della struttura fermana, è stato vittima di una tragica fatalità. Disperato il gestore dell’aviosuperficie che ha fatto sapere a Il Messaggero di aver perso un amico grandissimo. La procura intanto ha aperto un fascicolo.
Nella stessa zona quattro anni fa morì un giovane di 28 anni, originario di Bitonto. Michele Ciocia era al suo primo lancio: a causare la sua morte un errore tecnico, perché le corde della vela si attorcigliarono sotto un suo braccio, impedendogli di controllare l’atterraggio. Stessa sorte toccò sette anni fa a Pietro Taricone: l’ex gieffino precipitò al suolo durante un lancio nei pressi dell’aviosuperficie di Terni.