Strage in una azienda di orlando in Florida, la stessa città dove vennero massacrati da un islamista molti avventori di un gay club. Non si hanno ancora molte notizie su quanto realmente successo, un uomo avrebbe aperto il fuoco e ucciso cinque dipendenti. Le autorità fanno sapere che la situazione è adesso sotto controllo ma non si sa se l’assassino sia stato ucciso dalla polizia o si sia ucciso o infine se sia stato arrestato. E’ probabile che si tratti di un ex dipendente dell’azienda stessa, non sarebbe la prima volta che lavoratori licenziati si vendicano compiendo stragi sul posto dove hanno lavorato.



Accusato di essere l’autore del terribile omicidio di tre sorelle rom, è stato invece rilasciato dalla polizia Serif Seferovic, anche lui di etnia rom, perché secondo il gip di Torino “mancano gravi indizi di colpevolezza che ne giustifichino la detenzione in carcere” E’ stato così convalidato il fermo ma è stato scarcerato. Respinta dunque la richiesta di misura cautelare chiesta dalla procura di Roma. L’uomo è evidentemente ancora sospettato di essere l’autore del rogo ma mancano prove concrete.



E’ stato scagionato il giovane che si riteneva avesse scatenato il panico sabato sera nella piazza di Torino dove 30mila tifosi juventini stavano assistendo alla finale di Coppa dei Campioni. Immagini, testimonianze e filmati avevano fatto pensare che il ragazzo e un’altra persona avessero lanciato l’allarme bomba scatenando così il panico, ma la polizia smentisce e ha liberato il ragazzo accusato. I sospetti erano due ragazzi milanesi, in un video si vede uno di loro allargare le braccia, gesto che era stato inteso per spaventare, ma invece era l’opposto, stava cercando di calmare le persone. Non esistono immagini o registrazioni dello scoppio del petardo che ha scatenato il panico, tutti i testimoni dicono di non avere sentito nulla. L’unica spiegazione è quella della psicosi collettiva, segnale di quanto ormai la paura del terrorismo abbia fatto breccia nelle persone.



Che l’Arabia Saudita accusi un altro paese arabo di sostenere il terrorismo islamico fa abbastanza ridere, in quanto non mancano le prove di come il regime saudita abbia economicamente e militarmente aiutato l’Isis e soprattutto al Qaeda. Sta di fatto che è stata presa una decisione senza precedenti: Arabia, Emirati Arabi, Egitto e Bahrein hanno rotto ogni rapporto diplomatico con il Qatar, chiuso le frontiere, ritirato il personale diplomatico e sospeso ogni volo. L’accusa è di sostenere gruppi terroristici “che vogliono destabilizzare la regione e cioè Fratelli Musulmani in Egitto, Isis e al Qaeda. Si tratta come è chiaro di ragioni interne di ogni paese che sfrutta l’occasione: dopo la visita di Trump in Arabia Saudita e il conseguente accordo di vendita di armi, un esponente della casa reale del Qatar aveva criticato l’accordo. Ma ogni medaglia ha due facce: in Qatar c’è una base area militare americana da cui partono gli aerei che bombardano la Siria. E adesso? C’è il concreto rischio di una guerra fra paesi arabi. In Qatar si devono poi tenere le olimpiadi del 2022.

I maggiori partiti hanno oggi raggiunto un intesa di massima su quello che dovrebbe essere il nuovo sistema elettorale, di fatto un sistema tedesco italianizzato. L’accordo giunto in piena notte ha visto i rappresentanti di PD, M5S, FI e Lega accordarsi su un sistema elettorale che prevede la diminuzione dei collegi e lo scollamento dei capilista bloccati. La norma dovrebbe adesso essere discussa in parlamento e approvata tramite un iter costituzionale in tempi brevi, tempi ce potrebbero garantire la chiamata alle urne degli italiani già nel prossimo autunno. Importante in tale contesto però il richiamo del presidente del Senato Grasso, che avverte i relatori di fare molta attenzione a eventuali rischi di anticostituzionalità.

Un semplice petardo, probabilmente questa è stata questa la causa che sabato a Torino ha scatenato il panico tra gli oltre 30.000 tifosi assiepati in piazza San Carlo, per assistere alla finale di Champions. Allo scoppio del petardo la folla è iniziata a scappare, con le persone che si accalcavano uno sull’altra allo scopo di guadagnare le stradine laterali. Alla fine bilancio pesantissimo con oltre 1500 feriti, la maggior parte per fortuna non gravi, tra di essi purtroppo 3 persone, tra cui un bambino, che trasportati in ospedale in codice rosso presentano delle condizioni preoccupanti. Nella conferenza stampa di ieri le massime cariche cittadine hanno parlato di episodio esecrabile, e hanno puntato l’attenzione su un giovane che a petto nudo sembrerebbe, dai filmati, aver dato la stura, forse con qualche frase, al panico, panico che si è propagato come un onda in tutta la piazza.

Ennesimo attacco terroristico nella capitale inglese, un attacco portato con modalità simili a quello di qualche mese fa nelle vicinanze di Westminster. Questa volta la zona scelta dai terroristi è stato un altro luogo principe della capitale, quel London Bridge frequentato da turisti in ogni ora del giorno e della notte. Qui un furgoncino ha falciato la folla seminando il terrore, dal Van una volta fermatosi sono scesi 3 terroristi, che urlando frasi che inneggiavano ad Allah hanno iniziato ad accoltellare i passanti inermi. La polizia immediatamente intervenuta ha ucciso i malfattori, non prima però che questi lasciassero sul selciato 7 morti e una cinquantina di feriti. Condanna immediata è stata espressa dai leader internazionali, mentre Theresa May ha provveduto ad innalzare il livello di sicurezza in tutta l’isola.

La Juventus è tornata a Torino dopo la sconfitta di sabato sera contro il Real Madrid nella finale di Champions League di Cardiff. I bianconeri hanno trovato all’aeroporto di Caselle una folta presenza di tifosi che hanno inneggiato alla squadra nonostante la brutta sconfitta. La Juventus è colpita, ferita nell’orgoglio, ma ormai l’ennesima finale persa, la settima della storia, è alle spalle e si deve pensare al futuro. Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri hanno voglia di imporsi ancora e di riuscire a trovare una vittoria che manca ormai da ventuno anni a Torino. Un successo sfiorato due volte negli ultimi tre anni e che i bianconeri non possono accettare. Oggi è comunque un altro giorno e molti calciatori sono già partiti per i rispettivi ritiri delle nazionali, ma l’obiettivo è quello di tornare a vincere subito già da metà agosto quando contro la Lazio si giocherà la Supercoppa Italiana.

Andrea Dovizioso della Ducati vince il Gran Premio d’Italia al Mugello battendo il suo compagno di squadra della Ducati, Petrucci e l’altro italiano Valentino Rossi che chiude quarto. All’inizio Valentino Rossi sulla Yamaha parte forte e riesce ad essere in testa al circuito con alle spalle Viñales. Successivamente il dottore viene superato da Viñales per poi ritornare di nuovo nella seconda posizione dopo il sorpasso di Valentino Rossi al quarto giro. Ma si sà: tra i due duellanti arriva sempre un terzo vincitore. Al quattordicesimo giro Dovizioso ne approfitta e supera sia il dottore che lo spagnolo, aggiudicandosi la vittoria al Mugello. ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 5 GIUGNO 2017 (ULTIM’ORA).