A Lampedusa sono arrivate 1700 copie della Bibbia, in inglese e francese nell’edizione interconfessionale, da mettere a disposizione dei rifugiati e dei richiedenti asilo. L’iniziativa, riportata dall’Osservatore Romano che cita il sito riforma.it, è una risposta all’appello lanciato nel 2016 dal parroco di Lampedusa e assistente dell’Azione cattolica di Agrigento, don Carmelo La Magra. Il sacerdote aveva dichiarato: “La nostra la nostra isola da anni è il crocevia di migrazioni di popoli e, specie negli ultimi anni, l’approdo di molti fratelli fuggiti da guerre, persecuzioni e fame. Tra questi migranti, molti di loro sono fratelli e sorelle che condividono la fede cristiana. Tra le prime richieste, prima ancora dei beni di necessità, spesso c’è quella di un testo della sacra scrittura”.
All’appello hanno risposto la Società biblica in Italia, diverse chiese protestanti ed evangeliche, diocesi cattoliche, singole persone e l’Associazione biblica della Svizzera italiana. Secondo i dati registrati dal Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur) di Torino, la maggior parte dei migranti che arrivano in Italia non sarebbero musulmani, ma di religione cristiana. Ai rifugiati cristiani sono state date già 600 copie della Bibbia, come spiefa don Carmelo: “Sono loro stessi a chiederle oltre ad altri oggetti religiosi come crocifissi, rosari”. Lo scorso aprile il sacerdote di Lampedusa aveva consegnato al Papa un Vangelo con i Salmi in lingua inglese trovato in fondo a un barcone, facendo commuovere il Santo Padre.