Maria Chindamo è misteriosamente scomparsa in una ricorrenza ormai tristemente nota, ovvero il primo anniversario della morte del marito. Ferdinando Punturiero si tolse la vita esattamente l’8 maggio 2015. Potrebbe essere solo una coincidenza o dietro la sparizione della 44enne calabrese potrebbe c’entrare, in qualche modo, proprio il suicidio del marito, incapace di gestire la fine del loro matrimonio dal quale sono nati i loro tre figli, oggi orfani? Ad occuparsi dei ragazzi è oggi lo zio Vincenzo, fratello della vittima, il quale alla trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto, ha rivelato negli ultimi giorni un retroscena alquanto triste. La famiglia Punturiero, infatti, non avrebbe mai manifestato alcuna reazione nei confronti della vicenda né avrebbe manifestato vicinanza ai ragazzi, loro nipoti. Il programma ha tentato di sentire telefonicamente Vincenzino Punturiero, padre del marito suicida di Maria Chindamo, ma l’uomo non ha voluto lanciare alcun appello in favore della donna, facendo intendere la sua presa di distanza dal caso.



La puntata di ieri di Chi l’ha visto, si è aperta proprio con il caso di Maria Chindamo, la donna di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria e misteriosamente scomparsa il 6 maggio dello scorso anno. Maria è stata prelevata con la forza e portata via. Sul caso, sono ancora in corso le indagini che però non vedono alcun nome iscritto nel registro degli indagati, sebbene gli inquirenti siano ormai sempre più convinti che dietro la sparizione dell’imprenditrice ci sia un terribile omicidio. Le ricerche, dunque, ormai riguarderebbero proprio il corpo della donna. Maria, esattamente ieri avrebbe compiuto i suoi primi 45 anni. Una data dolorosa per la sua famiglia e soprattutto per mamma Pina che al programma di Rai 3 ha voluto farle gli auguri, nella speranza – sempre più vana – che la donna sia ancora viva: “Oggi la mia mente torna indietro di 45 anni, quando sei arrivata tu, la gioia che hai dato a me e papà è stata grandissima. Ti voglio fare gli auguri sperando che fra poco sarai tra noi. Tesoro ti voglio bene”, ha asserito la donna, con la voce rotta dall’emozione e dal dolore. La signora Pina ricorda in modo vivido tutte le feste che hanno preceduto questo triste momento di silenzio e paura. “Ti voglio abbracciare fortissimo, anche i tuoi figli lo vogliono. Speriamo che fra poco sarai con noi…”, ha chiosato.



Il mistero di Maria Chindamo va avanti da oltre un anno, senza tuttavia che il corpo dell’imprenditrice 44enne e mamma di tre figli, misteriosamente scomparsa da Laureana di Borrello il 6 maggio 2016 sia ancora stato trovato. Perché gli inquirenti non hanno dubbi: qualcuno ha fatto del male alla giovane donna, a distanza di un anno esatto dal suicidio del marito, Ferdinando Punturiero, il quale decise di farla finita quasi certamente per non essere riuscito a sopportare la fine del suo matrimonio. Una data niente affatto casuale, secondo il fratello della vittima, Vincenzo, il quale da mesi non si arrende, cercando in tutti i modi di fare chiarezza sul giallo legato alla misteriosa scomparsa della sorella. Le indagini, intanto, proseguono in modo incessante, eppure al momento non sarebbero stati segnalati né risultati apprezzabili, né indagati. Nel già misterioso caso, di recente avrebbe preso piede un nuovo giallo. A svelarlo è la trasmissione Chi l’ha visto, che ha evidenziato la presenza di una lettera anonima, giunta a Don Pino De Masi, parroco di Polistena, ed ora finita in mano agli inquirenti.



Potrebbe essere stata proprio questa missiva ad aver indicato una strada ben precisa da seguire nel caso della scomparsa di Maria Chindamo? “C’è qualcuno che vuole avere la coscienza a posto e quindi ha mandato questa lettera per darci una speranza”, ha commentato alla trasmissione di Rai3 Pina De Francia, madre della vittima. Lo stesso sacerdote, nel corso di una sua omelia, aveva detto ai suoi fedeli: “Chi sa parli e collabori”, un appello forte che Don Pino rivolse alla sua comunità sin dai giorni seguenti alla scomparsa di Maria Chindamo. La lettera anonima giunse poco tempo dopo, quasi in risposta alle parole del parroco. Il fratello di Maria, a tal proposito ha voluto lanciare un ulteriore appello all’autore della missiva: “Che riscriva, che approfondisca ancora di più, che dia dei dettagli, che continui a raccontare quello che sa, magari con ulteriori notizie che si è dimenticato di inserire nella lettera”. Intanto, proprio il legale della famiglia Chindamo, l’avvocato Giovanna Cusumano, si dice fiduciosa: “Abbiamo avuto sentore che qualcosa di importante questa lettera può contenere”.

Ma qual è il contenuto della lettera in questione, attualmente in mano alla procura e della quale il fratello della vittima ne sarebbe venuto a conoscenza solo tramite la trasmissione televisiva? Quasi certamente farà riferimento al suicidio del marito di Maria Chindamo ma non si esclude che dia indicazioni ben precise, raccontando particolari e retroscena ancora tutti da verificare proprio sulla sparizione dell’imprenditrice 44enne. Sebbene la missiva non sia firmata, è chiaro che per gli inquirenti si tratti di un autore ritenuto più che attendibile. L’anonimo, dunque, potrebbe conoscere la storia tra Maria e Ferdinando, l’inizio del loro matrimonio inizialmente felice, poi culminato nella separazione ed infine nel suicidio dell’uomo, il quale non riusciva a comprendere come fosse riuscita, la donna che aveva sposato ed amato, a voltare pagina e rifarsi una nuova vita insieme ad un’altra persona. La domanda, ad oggi, resta sempre la stessa: il movente della scomparsa di Maria Chindamo è da cercare nel suicidio del marito Ferdinando Punturiero?