Malattia e genetica: è questo il binomio che la Veritas Genetics, un’azienda di Boston con sede in Cina, offre ai genitori del territorio orientale per conoscere i dettagli sui geni dei figli, fin dalla nascita. La società può infatti rivelare la presenza di malattie nei bambini, sia collegate ai farmaci ed a possibili reazioni, sia per quanto riguarda i tratti somatici che potrebbe avere il neonato. Prevedibili le contestazioni che l’azienda americana ha già collezionato fin dall’entrata nel mercato con la sua myBabyGenome, il servizio che offrirà ai genitori cinesi il sequenziamento del DNA dei figli. Alcuni esponenti della comunità medica non credono infatti che le coppie dovrebbero venire a conoscenza di dati così sensibili e soprattutto basati su “una popolazione vulnerabile come quella dei neonati”. Ad affermarlo è il professore di genetica Jim Evans, parte dello staff medico della University of North Carolina Chapel Hill.
E’ davvero necessario informare i genitori su quale malattia genetica potrebbe colpire i loro figli? Una domanda che alimenta un dubbio importante e che ruota attorno al fatto che non sempre le mutazioni genetiche associate a sindromi particolari porteranno alla morte il neonato. “Il test della veritas presume inoltre di predire l’aspetto ed il tipo di personalità del bambino”, continua Evans, come riporta Linkiesta, “persino la probabilità che diventi pelato in futuro”. A sollevare le critiche maggiori dell’esperto è infatti la possibilità di prevedere il carattere del neonato, un dato che si allontana di molto dalla genetica pura e che si fonda su un legame con la psicologia ancora da chiarire.
Secondo l’opinione pubblica, il servizio offerto da La Veritas alimenta solo la curiosità, dato che la richiesta finora è rimasta bassa. Dall’anno scorso, infatti, l’azienda offre l’analisi del proprio DNA ad un costo di 999 dollari e solo dietro prescrizione medica. Utile nel caso in cui non si giunga ad una diagnosi di malattia o se si rischia di contrarre il cancro, ma ben lontana per la comunità scientifica dalla proposta diretta invece ai genitori di bambini sani.