Anche Federica Sciarelli è stata coinvolta nel vortice di accuse che hanno interessato il pm Woodcock, accusato di aver passato alcune informazioni riservate al giornalista de Il Fatto Quotidiano. La conduttrice di Chi l’ha visto, comunque, nel corso dell’interrogatorio tenutosi alla Procura di Roma, non si è sottratta ad alcuna delle domande che le sono state rivolte. A farlo sapere, come riporta Today, è stato l’avvocato Giorgia Papiri, sostenendo che la Sciarelli “ha risposto ad ogni domanda che gli è stata posta, ha fornito chiarimenti su tutto e ha ribadito di essere estranea alla vicenda, così come ha ipotizzato la Procura di Roma”. La penalista ha spiegato anche il perché del sequestro del cellulare della conduttrice:”Alla Sciarelli non è stato ancora restituito il telefono cellulare perché il consulente tecnico nominato dai pm non ha ancora finito tutti gli accertamenti e deve completare l’analisi dei messaggi whatsapp e dei contatti”. (agg. di Dario D’Angelo)
E’ andato in scena l’interrogatorio di Federica Sciarelli, la popolare conduttrice Rai di “Chi l’ha visto” accusata in questi giorni di essere parte in causa nella fuga di notizie che ha visto il suo compagno, il pubblico ministero Henry John Woodcock, passare secondo gli inquirenti informazioni coperte dal segreto istruttorio al giornalista del Fatto Quotidiano, Marco Lillo, sul caso Consip, informazioni grazie alle quali Lillo ha realizzato anche un libro sui legami nell’inchiesta fra l’ex Premier Matteo Renzi e suo padre, Tiziano. Federica Sciarelli ha ribadito il suo punto di vita e la sua totale estraneità ai fatti, sottolineando anche agli inquirenti quanto anticipato già da Lillo in alcune interviste, e cioè che nei giorni dell’inchiesta-Consip apparsa sul Fatto Quotidiano, Woodcock era irreperibile anche per lei, come sempre quando il magistrato è impegnato in una delicata inchiesta.
Secondo la Sciarelli dunque le fonti che hanno permesso a Lillo di realizzare l’inchiesta sono diverse, ma l’indagine continua a concentrarsi sulla conduttrice e il pubblico ministero suo compagno. In particolare, sta venendo passato al setaccio lo smartphone di Federica Sciarelli, sequestrato dalla Procura di Roma e sul quale si stanno passando al vaglio le conversazioni su Whatsapp, con la popolare app di messaggeria istantanea che potrebbe racchiudere le prove delle conversazioni avvenute in quel giorno sul triangolo Sciarelli-Woodcock-Lillo. Sono proprio questi accertamenti che hanno portato gli inquirenti proprio in queste ore a svolgere nuovi controlli sul telefono della Sciarelli, come confermato anche dall’avvocato difensore della giornalista, Giorgia Papiri. Solo dopo i controlli sulle conversazioni Whatsapp si potrà avere un quadro chiaro della vicenda, anche se nonostante le smentite gli inquirenti sembrano convinti che la Sciarelli e Woodcock rappresentino le fonti per il materiale che Lillo ha utilizzato, pur non potendolo legalmente pubblicare.