Al concerto di Vasco Rossi del prossimo primo luglio al Modena Park, ci sarebbe dovuto essere anche Emanuele Morganti. Il giovane 20enne, però, non riuscirà ad assistere al maxi evento del suo beniamino, poiché lo scorso marzo, in maniera ancora incomprensibile, è stato ucciso dopo una lite seguita da una violenta aggressione, avvenuta fuori da una discoteca ad Alatri. Una morte inconcepibile e per la quale proseguono le indagini, mentre la vita della sua famiglia continua, sebbene l’immenso dolore. Emanuele, da tempo aveva acquistato il biglietto per l’evento live che vedrà presenti nella città di Modena oltre 220 mila spettatori. Ci sarebbe dovuto andare con la sorella Melissa ed alcuni amici e festeggiare in allegria i 40 anni di carriera di Vasco Rossi. Ad andarci, però, alla fine sarà solo Melissa, che ha deciso di partire ugualmente verso la città emiliana e mantenere la promessa che aveva fatto ad Emanuele Morganti. Prima della partenza, però, come riporta oggi Corriere.it, la giovane ha scritto una lettera a Vasco Rossi contenente un accorato appello: quello di regalare sul palco del Modena Park un saluto ed un applauso proprio al giovane di Tecchiena massacrato da “un branco di animali senza anima”.
Melissa, sorella di Emanuele Morganti, ha voluto racchiudere nella sua lettera a Vasco Rossi, tutto il dolore della propria famiglia, a distanza di tre mesi dalla tragedia che ha sconvolto e cambiato per sempre le loro vite. “Abbiamo fatto miracoli per cercare i biglietti del Modena Park, non gli sembrava vero. Ci resta la luce, il suo costante sorriso, le passioni che ci univano. Per me sarà un atto di forza sovrumano, ma nonostante tutto il primo luglio sarò a Modena, come gli avevo promesso”, racconta la sorella di Emanuele nella lettera al Blasco, che continuerà a portare con sé, “nel cuore e negli occhi”, quel giovane dall’animo buono, portando a compimento la promessa fatta. “Vorrei chiedere a Vasco di fargli il regalo più bello”, si legge nella missiva indirizzata allo staff del rocker. “Vi prego, non cestinate la mia mail. È un gesto d’amore che potete fare per lui. Un semplice “Ciao Emanuele”, magari su una delle sue canzoni preferite”, conclude la sorella del giovane ucciso ad Alatri, in una lettera che suona quasi come una supplica.