Il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, è giunto a Messina per vetrificare di persona lo stato dell’incendio che sta devastando il territorio in più punti con focolai e roghi ancora attivi. Si tratta però oggi di incendi che sono lontani dal centro abitato, nelle zone di Monte Ciccia, Monte Carbonaro e contrada Serro a Villafranca: secondo il giudizio del Presidente Crocetta però va chiesto lo stato di calamità, come effettuato con un appello ufficiale al Governo. «Ogni volta si dice che la colpa è del sindaco o della forestale invece la responsabilità è del criminali e dei piromani e non ci può essere nessun sistema in grado di difendersi se ci sono in giro questi criminali. Quando si arresta un piromane deve rimanere in carcere. Questi stanno distruggendo il patrimonio naturale di centinaia di anni: la nostra bellezza», attacca duramente il Governatore che ha poi confermato a Repubblica Palermo di avere chiesto come Regione Sicilia lo stato di calamità naturale con tanto di censimento danni nelle prossime ore.
La situazione a Messina e in Sicilia lentamente va verso il miglioramento, ma i danni creati dall’incendio fortissimo che ha preso piede due giorni fa iniziano ad essere stimati e non sono pochi. Secondo una primissima stima fatta da Coldiretti Sicilia, il bilancio è drammatico: «Duemila ettari di uliveti e vigneti distrutti dal fuoco nella zona del messinese – afferma la confederazione nella nota pubblica -. Danni incalcolabili all’economia locale. Incendiati ettari di pineta, devastato uno dei polmoni verdi più belli e importanti dell’Isola». Secondo la Coldiretti quanto avvenuto a Messina e in altre zone della Sicilia è forse il disastro più grave degli ultimi anni, «un vero e proprio olocausto della biodiversità. Il fuoco sta provocando una catastrofe», come si può bene vedere nelle immagini spaventose che ancora circolano sui social in queste ore. Secondo quanto affermano i Vigili del Fuoco nelle ultimissime ore, sono rimasti attivi ancora piccoli roghi sui Monti Peloritani e in alcune altre zone di Messina ma l’intervento finalmente massiccio dei mezzi di soccorso ha posto rimedio ad una possibile catastrofe.
Canadair, vigili del fuoco, protezione civile e quant’altro: la Sicilia, e in particolare Messina, è da almeno 48 sotto pressante incendio in più luoghi della sua provincia e della sua stessa città. Una situazione gravissima con i cittadini e le autorità locali che richiedono lo stato di emergenza nazionale ma che finora non ha visto una grande reazione neanche dei media che solo nelle ultimissime ore si stanno occupando della grave situazione in Sicilia, tra Messina, Caltanissetta e Trapani. «Un inferno dantesco. Il fuoco a pochi centimetri dalle auto, tamponamenti a catena davanti ai miei occhi. Il fumo era così denso che era difficoltoso anche respirare», racconta a Rai News una testimone diretta rimasta intrappolata per ora sull’autostrada messinese A18. Le fiamme sono state attive per due giorni e tutt’ora in corsa, specie tra Enna e Messina, le aree più colpite: numerosi i feriti, tra tamponamenti e disagi, proprio per i vasti roghi che bruciano le colline e il territorio messinese.
Con un tweet questa mattina, i Vigili del Fuoco hanno fatto sapere che la situazione è in lento miglioramento, «Migliorata nella notte situazione incendi a Messina, 70 vigili del fuoco impegnati con 15 mezzi, attivi Canadair, in arrivo rinforzi». Tra i motivi dell’interessamento nazionale, certamente, oltre alle immagini choc arrivate sui social e su YouTube (come qui sotto) è servito anche l’appello-video fatto da Fiorello nella giornata di ieri: eccolo.
«Arrivano notizie terrificanti da Messina! #Messinabrucia. Urge intervento nazionale!!! Fate girare…». Con queste prime parole su Twitter ieri mattina il popolare comico e conduttore, Rosario Fiorello, ha voluto raccontare la situazione dell’incendio di Messina facendo da cassa di risonanza. Il tutto poi aumentato dal video appello arrivato in serata, e rivolto a tutti i mezzi di comunicazione e informazione: «Parenti e amici mi hanno chiesto di parlarne, c’è bisogno di fare qualcosa immediatamente», racconta sui social Fiorello, preoccupato per la situazione presente nella sua Sicilia. «Mi dicono che i mezzi di soccorso sono pochi e c’è forte bisogno di rinforzi, in modo da fare finire questa nuova emergenza nel più breve tempo possibile». I rinforzi sono arrivati, anche grazie a questo appello, e gli incendi sono ora combattuti da un incisivo intervento dei mezzi di soccorso e dei Canadair: ma l’inferno di fiamme ha spaventato tanti, come si può vedere dalle immagini incredibili qui sotto nel video.
#messinabrucia pic.twitter.com/JoAsv6l5GA
— Rosario Fiorello (@Fiorello) 10 luglio 2017