Nel processo d’appello per la morte di Yara Gambirasio, la giovane bergamasca ritrovata morta dopo un’aggressione subita diverse settimane prima, l’imputato Massimo Bossetti, condannato in primo grado all’ergastolo, sta tentando il tutto per tutto. Ed i suoi avvocati sarebbero pronti a tirar fuori dal cilindro quello che si definisce come un “cold case” avvenuto tempo prima nel bergamasco. La morte di una ragazza, Sarbit Kaur, che sarebbe stata ritrovata con gli slip abbassati e i polsi tagliati, inerme sul greto di un fiume. Il caso, avvenuto a non molto distanza di tempo dopo il ritrovamento di Yara, era stato archiviato dagli inquirenti come un suicidio, ma le similitudini hanno portato gli avvocati a confrontare e riconsiderare i casi per valutare se davvero Massimo Bossetti sia estraneo alla vicenda, come si è sempre professato, e se ci si trovi di fronte al caso di un serial killer ancora in libertà nel bergamasco, dove sono state ritrovate morte sia Yara sia Sarbit Kaur, ventunenne di origine indiana.
Sono soprattutto i tagli sui polsi ritrovati sul cadavere di Sarbit Kaur a insospettire gli avvocati difensori di Massimo Bossetti, che su questa base hanno chiesto un riesame della posizione del loro assistito, oltre naturalmente a valutare l’esame del DNA da tempo richiesto e al quale Bossetti ha dato da tempo il suo assenso, per cercare di dimostrare come le tracce sui vestiti di Yara non fossero le sue. Di sicuro il caso di Sarbit Kaur potrebbe rappresentare la carta a sorpresa dei difensori di Bossetti, che si basano anche sul fatto che la famiglia della ventunenne indiana non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, sottolineando come la polizia non abbia mai investigato con la dovuta cura su un fatto potenzialmente inspiegabile e accaduto solo a una ventina di chilometri dai fatti che hanno visto protagonista Yara Gambirasio. Il prossimo 17 luglio la Corte valuterà tutti gli elementi e quindi emetterà una sentenza che già fin d’ora appare molto difficile, anche se al momento la ricostruzione di Bossetti anche in questo appello rimane tutta da valutare.