Una buona notizia c’è per la donna 43enne trascinata per metri dai convogli della metro B di Roma: come riportato dall’inviata di Rai News24, la donna bielorussa è fuori dal pericolo di vita. Fratture scomposte, molte e anche gravi, ma non sta più rischiando la vita dopo il grave fatto avvenuto ieri sera tra la stazione Termini e Cavour nella Capitale. È stato interrogato questa mattina il macchinista che era alla guida della metro B: su Repubblica spuntano alcune sue dichiarazioni, «Se una persona rimane incastrata nelle porte – ha risposto il conducente – il sistema si blocca. Perciò non c’era nessuno tra le porte. Inoltre quello è un allarme che non ha un freno, perciò mi sono fermato alla stazione successiva per vedere cosa era successo». Proprio per questo motivo Atac e lo stesso macchinista sono ora attenzioni dalla Procura che dovrà stabilire se non vi sono state negligenze o gravi carenze per la sicurezza dei passeggeri. I testimoni ieri, infatti, hanno raccontato ai cronisti come i sistemi di allarme sono stati azionati ma nessuno ha frenato il mezzo, come poi ha confermato lo stesso conducente. (agg. di Niccolò Magnani)



DONNA TRASCINATA DALLA METRO ROMA, LINEA B: CODACONS, “INDAGINI SU SICUREZZA” – Il fattaccio successo ieri sera ala metro B di Roma fa ancora discutere e non poco: da un lato perché la donna rimasta incastrata nelle porte e trascinata per molti metri dai convogli dalla stazione di Termini fino a Cavour, è ancora in fin di vita, ricoverata da ore che lotta tra la vita e la morte. Dall’altra per l’ennesimo problema “sicurezza” che riguarda la Capitale e la gestione dei mezzi e della “cosa pubblica”: la 43enne bielorussa di certo ha voluto insistere nel salire sulla metro entrando all’ultimo momento, come a molti utenti succede praticamente ogni mattina. Peccato però che in questo caso le porte sono rimaste chiuse e lei è rimasta incastrata con il braccio che teneva i sacchetti della spesa all’interno della metropolitana.



Decine di metri percorsi e un corpo dilaniato, sono scattate le indagini ora per l’orribile caso avvenuto a Stazione Termini: «il treno non sarebbe dovuto ripartire con le porte non correttamente chiuse, ci chiediamo come si sia potuto verificare un incidente così grave nonostante i sistemi di sicurezza installati sulle vetture che dovrebbero evitare proprio tali situazioni». Sono le parole di fuoco del presidente Codacons, Carlo Rienzi, che a fine nota questa mattina aggiunge, «indagare a tutto tondo sui sistemi di sicurezza a tutela dei passeggeri installati sui vagoni della metro B, e verificare se vi siano state omissioni o carenze da parte dell’Atac e dei soggetti istituzionalmente obbligati a garantire la sicurezza dei trasporti pubblici romani». (agg. Niccolò Magnani)



Urla e paura su un treno della metro B a Roma: una donna è rimasta incastrata nelle porte di un vagone ed è stata trascinata per metri sulla banchina. Ora rischia di morire. Il braccio con il quale stava reggendo le buste della spesa è rimasto bloccato, mentre il resto del corpo è rimasto fuori: così è stata trascinata dalla stazione Termini fino a Cavour. Il treno è stato poi evacuato. Sul posto è intervenuta la polizia che ha anche recuperato i sacchetti della donna dentro il convoglio e ha parlato con il macchinista. Sono stati i passeggeri del treno a lanciare l’allarme. Il servizio è stato quindi sospeso tra San Paolo e Castro Pretorio, ma è stato istituito in alternativa un servizio di bus navetta. La donna invece è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale San Giovanni: versa in gravi condizioni e rischia di morire.

Un testimone che viaggiava nel vagone precedente a quello in cui la donna è rimasta bloccata ha raccontato che si trattava di uno dei treni vecchi della metro e che stava procedendo in direzione Laurentina. «Quando il treno è ripartito da Cavour, in banchina le persone hanno iniziato a urlare», ha spiegato a Repubblica, aggiungendo di aver provato a tirare un freno d’emergenza. «Non ha funzionato. Insieme a un ragazzo abbiamo provato a tirarne un altro, ma era bloccato. Anche le persone a bordo dell’ultimo vagone hanno tenato di azionare il freno, ma non ha funzionato completamente: soltanto la porta si è aperta un po’ e, a quel punto, la signora è caduta fuori».

Non sono finiti qui i problemi per la metropolitana di Roma: la stazione di Repubblica della metro A è stata chiusa per fumo fuoriuscito da una cabina elettrica. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Al momento è consentito solo il transito dei convogli.