Dopo Genova bloccata per lo scritto del concorso infermieri in questa settimana, ora anche Roma vive momenti di tensione per un concorso pubblico e ancora una volta per un bando per infermieri. Per la seconda volta è saltato il concorso per 40 posti da infermieri indetto dal Policlinico Umberto I nella Capitale, solo che l’annuncio stavolta è arrivato a due ore dall’inizio della prova scritta per 1750 aspiranti infermieri. Alle ore 16 l’Hotel Ergife di Roma doveva ospitare la prova per gli infermieri del Policlinico, ma tutto è stato fermato ancora una volta: a quel punto scoppia il caos tra i tantissimi infermieri arrivati fino a Roma apposta, magari prendendo ferie e spendendo molti soldi per poter arrivare fin qui da ogni parte d’Italia. «Qui è un caos, siamo molto arrabbiati. Ci hanno spiegato la situazione e ci hanno detto di andare via», spiega una candidata a Repubblica Roma; a quel punto, dopo la decisione del Consiglio di Stato di bloccare tutto – ha accolto il ricorso di alcuni candidati presentato su presunte anomalie nella fase delle preselezioni – è uscita la nota ufficiale in cui si legge che «i magistrati amministrativi hanno disposto che la data di svolgimento della prova scritta sia successiva a quella in cui si terrà la discussione collegiale in Camera di Consiglio, fissata al 27 luglio 2017».



L’Hotel si trova vicino alla Aurelia, e in poco tempo molti candidati si sono barricati sulla strada statale non volendo più far passare i veicoli: «Qui ci sono persone che sono arrivate dall’Inghilterra, altre da Barcellona dov’erano in vacanza, altre ancora dalla Sardegna. Siamo molto arrabbiati», spiegano gli aspiranti infermieri che stanno ancora creando disagi alla circolazione, mentre sono intervenuti anche gli agenti del Gruppo Aurelio della Polizia Stradale nella Capitale. (agg. di Niccolò Magnani)



Il concorso pubblico per infermieri che si è tenuto questa settimana a Genova ha raccolto circa 15mila iscritti per 100 posti e ha evidenziato una volta di più il grande problema dell’organizzazione per i concorsi pubblici, su tutti il grande tema dei costi per gli spostamenti in tutta Italia. Intervistato dal Corriere della Sera, uno degli infermieri aspiranti al concorso genovese, ha spiegato con la sua semplice esperienza di che problema stiamo trattando: «questo a Genova sarebbe il settimo. Ma questi spostamenti incominciano a costare. Per dire: ieri il biglietto del traghetto è costato 150 euro…», spiega il 29enne infermiere siciliano, che lavora a Olbia ma con contratto a tempo determinato e dunque in continua ricerca dei concorsi sparsi lungo tutto il Paese. «Non so se sono riuscito a rispondere esattamente a tutti i quiz. Il viaggio in nave è durato tutta la notte, il mare era mosso e sono arrivato stanchissimo. Poi la corsa in taxi e la raffica di domande. In tutto ho speso circa 200 euro». Il giornalista chiede se ne sia valsa la pena e lui, al netto del non sapere se lo scritto pre-selettivo sia andato bene o no, la butta sulla speranza, «Mi auguro di si…», anche se ovviamente nel prossimo futuro non si potranno non ripensare formule, modalità e opportunità per partecipare a concorsi pubblici in ogni parte d’Italia. (agg. di Niccolò Magnani)



Un concorso pubblico verrà a giorni bandito dall’Inps per l’assunzione di nuovi funzionari. Lo ha annunciato il presidente dell’istituto previdenziale, annunciando che i candidati dovranno avere almeno una laurea magistrale in economia, in ingegneria gestionale o in giurisprudenza. È preferibile che abbiano anche un dottorato e una buona conoscenza della lingua inglese. Si tratta dunque di una nuova opportunità per chi è laureato in queste discipline. Il concorso dovrebbe riguardare i profili di funzionari, area C, per il reclutamento di professionalità capaci di seguire il processo di informatizzazione dei servizi che viene portato avanti da anni dall’Inps. Al momento non sono note le materie del concorso, del resto il bando non è ancora stato pubblicato, ma non dovrebbero discostarsi da quelle degli ultimi concorsi. In aggiunta alle prove di selezione, però, è previsto un tirocinio di sei mesi per chi si piazzerà ai primi posti nella graduatoria, poi ci sarà un colloquio orale e quindi si deciderà se procedere o meno con l’assunzione. 

Ancora qualche altro giorno di attesa, poi si saprà la data e la sede per sostenere la prova scritta del concorso di polizia per 1.148 allievi agenti. Il calendario era atteso in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana, ma i candidati si sono dovuti accontentare della pubblicazione della banca dati dei quiz da cui verranno attinte le domande per la prova scritta. Il 18 luglio è, infatti, prevista la tanto attesa comunicazione relativa alla data e alla sede della prima prova. Il problema per gli aspiranti allievi agenti è che le materie sono infinite, cioè tutte quelle previste dai vigenti programmi della scuola secondaria di primo grado. Non sono mancate poi le polemiche in merito alle domande, visto che sono emersi errori e strafalcioni, ma dall’ufficio concorsi del Ministero fanno sapere che le risposte sbagliate non superano il numero di dieci su 6mila. In ogni caso saranno immediatamente corrette, con la pubblicazione sul sito del Viminale della nuova banca dati aggiornata.