Che le mamme di tutto il mondo adorino tenersi vicini i loro piccoli è cosa risaputa. L’odore morbido e particolare dei neonati renderebbe però le loro madri letteralmente dipendenti: questo è quanto emerso dallo studio dell’Università di Montreal, che ha messo in evidenza la relazione biologica tra l’odore dei piccoli appena venuti al mondo e il bisogno delle mamme di tenerli vicini a sé. Secondi il professore Johannes Frasnelli, che ha condotto la ricerca, ci sarebbe una fortissima connotazione chimica, segnali che la natura ha creato proprio per rinsaldare da subito il legame madre-figlio. A livello neuronale, si tratta però dello stesso meccanismo che si scatena quando si diventa tossicodipendenti o si devono soddisfare bisogni primari come la fame: per una mamma, l’odore del proprio bambino è una vera e propria droga di cui non può fare assolutamente a meno.



Lo studio a Montreal, come illustrato sulla rivista online LifeNews, è stato condotto su due diversi gruppi da 15 donne ciascuno, che erano divise fra donne che avevano partorito da tre a sei mesi prima e donne che invece non avevano ancora mai avuto figli. I risultati sono stati sorprendenti, perché nelle donne che avevano già partorito si era attivato nel cervello, una volta fatto sentire l’odore dei neonati, il sistema di produzione della dopamina che è strettamente legato ai centri del piacere, e soprattutto che è quello che si attiva quando si soddisfa un bisogno che crea dipendenza, dal cibo alla droga. Una vera e propria ricompensa che veniva dunque somministrata alle mamme del gruppo, anche se la ricerca non ha stabilito se la dipendenza dall’odore di neonato viene a formarsi dopo aver partorito, stando appunto a contatto col proprio piccolo, oppure se si tratta di una reazione biologica innata già presente durante la gestazione. Di sicuro l’odore del piccolo crea dipendenza, soddisfatta con la maggiore vicinanza possibile madre-figlio.

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