Si comincerà domani con la presentazione delle domande per ottenere il bonus nido. Via libera alle 10 e si avrà tempo fino al 31 dicembre di quest’anno. Come ha avuto modo di spiegare Maria Elena Boschi oggi su Facebook, non sono previste fasce o distinzioni: l‘Inps non ha fissato infatti alcun limite di reddito, quindi non servirà l’Isee per accedere a questo beneficio. L’istituto ha in ogni caso specificato tutti i requisiti per accedere a questa misura di sostegno per le famiglie, spiegando i casi particolari: l’Inps ha infatti chiarito ogni fattispecie. Tra queste, ad esempio, ci sono le adozioni e gli affidamenti preadottivi. Una delle domande principali è quella relativa ai metodi di pagamento del bonus nido, ma tutti gli aspetti sono stati opportunamente spiegati per scongiurare fraintendimenti, anche quello della decadenza.
BONUS NIDO: A CHI SPETTA, LE ISTRUZIONI PER OTTENERLO
LA QUESTIONE DECADENZA
Sarà quello di domani il primi giorno utile per la presentazione delle domande all’Inps per il bonus nido, assegno fino a mille euro per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati. Tra le istruzioni fornire dall’istituto nella scheda online del beneficio (potete visualizzarla cliccando qui) c’è un capitolo specifico che spiega la questione decadenza. Al richiedente del bonus nido è infatti chiesto di confermare, all’atto dell’allegazione della documentazione a ogni mensilità, che non siano variati i requisiti rispetto a quanto dichiarato nella domanda. Quando decade uno di questi o se viene meno l’affidamento preadottivo, decade l’erogazione del bonus. L’Inps quindi interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo alla conoscenza di uno dei seguenti eventi che provocano la decadenza: perdita della cittadinanza, decesso del genitore richiedente, decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale, affidamento del minore a terzi. Ciò però non impedisce il subentro nel beneficio di un soggetto diverso, se sussistano per quest’ultimo i presupposti di legge per l’accesso al bonus nido. I termini previsti per il subentro sono fissati improrogabilmente entro 90 giorni dal verificarsi di una delle cause di decadenza sopra riportate. (agg. di Silvana Palazzo)
BOSCHI, IL MESSAGGIO SU FACEBOOK
Maria Elena Boschi ha scritto quest’oggi un messaggio su Facebook per ricordare l’importante provvedimento che domani scatterà con il Bonus Nido da 1000 euro in tutta Italia: «Da domani mattina tutte le madri e i padri di bambini fino a 3 anni nati a partire dal primo gennaio 2016 potranno richiedere un assegno di 1.000 euro all’Inps per il pagamento di rette presso asili nido pubblici e privati», scrive il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Ministro per le Riforme. Le domande potranno e dovranno essere presentate fino al 31 dicembre di quest’anno con il bonus che, ricorda la Boschi, « potrà essere utilizzato anche per l’assistenza, presso il proprio domicilio, di bambini affetti da gravi patologie croniche». Il governo Gentiloni punta e molto sui bonus e provvedimenti del genere, e l’ex ministro per le Riforme non esita a sottolineare come gli ultimi due escutivi siano in pieno accordo su tali tematiche: «Anche questa novità è stata introdotta dalla legge di bilancio 2017 durante i MilleGiorni. Un ulteriore piccolo passo in avanti nelle politiche sulla famiglia e sulla maternità. Avanti». (agg. di Niccolò Magnani)
METODI DI PAGAMENTO DEL BENEFICIO
Con il bonus nido da mille euro il governo intende aiutare le famiglie. Il beneficio, introdotto con l’ultima finanziaria, ha come obiettivo il sostegno concreto a tutte le famiglie che hanno bambini di età inferiore ai tre anni. Inoltre, l’introduzione di questa misura è importante per favorire la frequenza agli asili, di conseguenza è un intervento economico di sostegno anche per tutti gli operatori del settore, pubblici e privati. L’Inps ha spiegato che «in caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016». Come avviene la corresponsione del bonus? Il richiedente deve specificare le modalità di pagamento nella domanda tra bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban. Chi opta per l’accredito su conto con Iban è tenuto a presentare anche il modello SR163, «a meno che tale modello non sia stato già presentato all’INPS in occasione di altre domande». (agg. di Silvana Palazzo)
LE ISTRUZIONI INPS, I CASI PARTICOLARI
Chi è interessato a recuperare le somme spese per le rette per l’asilo nido, pubblico o privato autorizzato, potrà presentare da domani la domanda per ottenere il bonus. Bisogna indicare anche le mensilità da coprire col bonus: se la frequenza è già avvenuta, quindi ci si riferisce al periodo gennaio-luglio 2017, bisogna documentare il pagamento delle rette anteriori alla domanda e specificare se il bambino è iscritto o sarà iscritto per il prossimo anno a un nido pubblico o privato, altrimenti vengono rimborsate solo le ricevute presentate. Per i bambini iscritti dal prossimo settembre va allegato un attestato di pagamento della prima rata, mentre le rate successive saranno documentate mese per mese. L’Inps rimborsa solo la rata effettivamente sostenuta, ma se è maggiore a 90 euro non si tiene conto dell’eccedenza. Intanto la ministra Boschi ha sintetizzato con un post su Facebook le novità relative al bonus nido, definito «un ulteriore piccolo passo in avanti nelle politiche sulla famiglia e sulla maternità». Clicca qui per visualizzare il post. (agg. di Silvana Palazzo)
A CHI SPETTA: I REQUISITI
Le mamme sono pronte ai nastri di partenza: presto potranno presentare le domande per il bonus asilo nido. La data è stata segnata da tempo sul calendario, ma finalmente si è avvicinata: da domani, lunedì 17 luglio, sarà possibile richiedere il bonus di mille euro per i bimbi nati a partire dal 1° gennaio 2016. C’è anche l’orario: si comincerà alle 10! Non è necessario disporre dell’Isee, ma è importante dimostrare l’iscrizione al nido per ottenere il beneficio. Per questo primo anno è stato fissato a 144 milioni di euro il tetto massimo di spesa, quindi una volta esaurito non sarà più possibile presentare le domande. Di conseguenza domani si verificherà un vero e proprio “assalto”: bisognerà affrettarsi per non perdere la chance di ricevere mille euro per il pagamento del nido. Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre, ma è evidente quanto sia importante non aspettare. Le modalità: online, attraverso i servizi telematici dell’Inps, via telefono, rivolgendovi di persona ad un patronato.
IL CONTRIBUTO NON PREVEDE LIMITI DI REDDITO
Il bonus di mille euro è destinato al pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati per bambini fino a tre anni. In alternativa si può chiedere il pagamento dell’assistenza presso la propria abitazione per i bimbi della stessa età che sono affetti da gravi patologie croniche. Il bonus non viene erogato in un’unica soluzione, ma suddiviso in 11 rate da 91 euro, quindi con cadenza mensile. La somma sarà versata dall’Inps in un’unica soluzione solo per il supporto domiciliare. In questo caso è richiesto anche il certificato medico e che chi presenta la domanda sia convivente con il bimbo. Non è previsto alcun limite di reddito massimo per accedere a questo beneficio, riconosciuto ai residenti in Italia, con cittadinanza italiana o comunitaria, e agli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari. Anche i cittadini stranieri che hanno status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria hanno diritto al bonus nido.