Al grido di Allah ha provato ad ammazzare un agente nei pressi della stazione Centrale di Milano. Il giubbotto antiproiettile ha salvato l’agente, che ha riportato una ferita lievissima, mentre l’aggressore è stato immobilizzato a arrestato. Tutto è cominciato quando qualcuno lo ha visto aggirarsi brandendo un coltello e lo ha segnalato alla Polizia. Due pattuglie Volanti e una in moto sono intervenute: uno degli agenti che lo ha bloccato è stato colpito con un fendente che ha oltrepassato il giubbotto antiproiettile ferendolo leggermente. Il poliziotto è stato condotto in codice verde in ospedale, mentre l’uomo, un 29enne originario della Guinea, è stato portato in Questura a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’uomo ha precedenti specifici per minacce a pubblico ufficiale, lesioni personali e resistenza. Immigrato irregolare, è stato già colpito da un ordine di espulsione scaduto.
IMMIGRATO ACCOLTELLA POLIZIOTTO A MILANO
PRESO L’AGGRESSORE: “VOLEVO MORIRE PER ALLAH”
Gli agenti avevano provato a tranquillizzare l’immigrato parlandogli, ma quando gli altri poliziotti lo hanno raggiunto alle spalle per immobilizzarlo è partito il fendente al capopattuglia, ferito lievemente alla spalla destra nei pressi di piazza Duca D’Aosta. Mentre veniva accompagnato in Questura il giovane immigrato ha affermato di voler «morire per Allah». Gli investigatori non si sbilanciano per il momento nell’indicare i motivi alla base di questo gesto, visto che sono attualmente in corso accertamenti. Non risulta comunque che il gesto possa essere riconducibile ad azioni terroristiche: non sono giunte notizie di una sua possibile radicalizzazione. Stando a quanto riportato da Il Giornale, l’aggressore ha almeno cinque alias: Mamodou Saidou è uno di questi. Lo avrebbe fornito in uno dei numerosi fermi che ha avuto. Si sta controllando se avesse assunto droga. Intanto dalle prime notizie è emerso che è in Italia da almeno un paio di anni.