L’allarme incendi resta alto in Italia, dove si sono sviluppati diversi roghi, molti dei quali di natura dolosa. Sono divampati in diverse aree urbane e boschive, come avviene ormai in ogni periodo estivo nel nostro Paese. La situazione è difficile dalla Toscana alla Sicilia, al punto tale che è stato richiesto il coinvolgimento di tante forze: da quelle dell’ordine ai vigili del fuoco, passando per protezione civile e volontari. In Toscana ieri è stata una domenica tragica, visto che si sono sviluppati quattro importanti incendi, a partire da quello di Capalbio e finendo con quello di Marina di Grosseto. In tutti i casi, oltre ad una nube di fumo, ci sono stati anche danni. C’è poi l’emergenza Sicilia, dove le fiamme hanno richiesto l’intervento di militari e vigili del fuoco per domare le fiamme. Quello degli incendi è un problema concreto che riguarda anche altre tre regioni: anche nel Lazio, in Sardegna e Campania l’emergenza resta altissima. Nel Napoletano, in particolare, continuano a bruciare i boschi attorno all’area del Vesuvio, ma fiamme si sono sviluppate anche sul costone di Posillipo. Nel Lazio, invece, il governatore Zingaretti ha chiesto lo stato di emergenza.



INCENDI IN ITALIA: TOSCANA, SICILIA E SARDEGNA TRA LE REGIONI PIÙ A RISCHIO

LAZIO, ZINGARETTI CHIEDE STATO DI EMERGENZA

Ancora fiamme nel Lazio: è tornata la paura a Castel Fusano dove alle 16 di oggi è divampato un grosso incendio. Nella pineta, tra i quartieri di Ostia e Infernetto, all’altezza di via della Villa di Plinio, bruciano boschi e sterpaglie. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco con l’ausilio di mezzi aerei. Non preoccupano solo le azioni dei piromani, ma anche lo stato di abbandono del territorio che moltiplica l’effetto devastante degli incendi. «Abbiamo chiesto lo stato di emergenza per stare un po’ più sicuri perché purtroppo gli incendi quest’anno sono quadruplicati», ha dichiarato il presidente della Regione Nicola Zingaretti. L’anno scorso erano 47 le ore di volo degli elicotteri, quest’anno siamo già oltre 700. Polemica con il consigliere regionale Fabrizio Santori di Fratelli d’Italia, secondo cui anche il governo del Lazio avrebbe le sue gravi responsabilità. Nella tarda mattinata di oggi, invece, ha creato problemi un incendio in via Grottarossa nei pressi del parcheggio dell’ospedale Sant’Andrea. Da ore i vigili del fuoco sono a lavoro, insieme a carabinieri e polizia. Anche i medici dell’ospedale sono scesi in strada per dare una mano con gli estintori. In via precauzionale, secondo il Corriere della Sera, sono state evacuate alcune abitazioni lambite dalle fiamme. (agg. di Silvana Palazzo)



CAMPANIA, FIAMME SUL COSTONE DI POSILLIPO

Non si placano le fiamme in Campania: sul costone di Posillipo è divampato un incendio e una pioggia di cenere ha ricoperto le strade. Paura per i residenti di via Petrarca, dove si sono registrati anche problemi alla circolazione per una nube di fumo. All’altezza del numero civico 115, di fronte al complesso dei gesuiti della chiesa di San Luigi Gonzaga, è andata in fiamme una casa in legno. Nell’abitazione c’erano tre persone (una madre, il figlio e un ragazzo), che sono state tratte in salvo dai carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, i quali hanno estratto anche le bombole di gas, agendo velocemente e tagliando il tubo collegato a quella in funzione. Dopo un’ora e venti dall’allarme sono arrivati sul posto i vigili del fuoco, che erano impegnati in altri interventi in corso in città. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della Polizia Municipale, che hanno subito allertato i vigili del fuoco e chiuso nel frattempo la strada per mettere in sicurezza gli automobilisti. (agg. di Silvana Palazzo)



ALLERTA ARANCIONE IN SARDEGNA

Da Nord a Sud dell’isola, anche oggi continua l’emergenza incendi in Sardegna, dove soprattutto il forte vento delle ultime ore non ha aiutato nelle operazioni di spegnimento dei diffusi roghi. E così, anche nelle aree in cui si credeva di averle definitivamente domate, le fiamme continuano a minacciare bosco e macchia mediterranea, sebbene i danni appaiano decisamente minori rispetto a quelli registrati tra le giornate di giovedì e venerdì. La zona maggiormente colpita, come riporta La Nuova Sardegna nell’edizione online, appare quella di Alà dei Sardi, centro del Monte Acuto, dove a finire devastati dalle fiamme sono stati 1800 ettari. A causa del vento che anche oggi continua a soffiare forte, ad essere minacciata dal rischio incendi è soprattutto la parte Nord Ovest dell’isola. Non a caso la Protezione Civile ha emesso l’allerta arancione, e ciò significa che il pericolo ha assunto dimensioni enormi e che potrebbero non essere sufficienti i soli mezzi regionali per far fronte ai possibili ed intensi roghi. Nel resto della Sardegna l’allerta resta di colore giallo, ovvero pericolo medio e rischio incendi moderato ed eventualmente fronteggiabile con i mezzi regionali. Nel frattempo, la giunta regionale ha già annunciato lo stanziamento di 170 mila euro a favore dei Vigili del fuoco affinché si possa giungere alla convenzione che ufficializza la loro partecipazione alla campagna antincendi.

4 GRAVI ROGHI IN TOSCANA

In Italia sono numerose le Regioni a rischio incendi, in questa drammatica estate 2017 che ha già messo in ginocchio diverse aree del Sud. Ad essere interessata dai roghi è anche la Toscana, dove, come riporta La Nazione nell’edizione online, nella giornata di ieri sono stati ben quattro gli episodi importanti registrati nell’intero territorio. Si parte da Capalbio, dove nella tarda mattinata un incendio ha fatto evacuare 600 persone tra spiaggia e campeggio. Nel primo pomeriggio le fiamme hanno interessato le alture sopra Montale, nella zona di Fognano, dove hanno raggiunto un agriturismo ma fortunatamente non è stato necessario procedere con una evacuazione. Tuttavia, la colonna di fumo è stata così ampia da interessare quasi l’intera Toscana. Gli incendi non hanno risparmiato neppure Santa Maria a Monte, dove a bruciare è stata la vegetazione vicina alle case, tanto che le fiamme hanno interessato anche la strada provinciale 25 con il fumo che ha letteralmente invaso la carreggiata. L’incendio più grave, tuttavia, è stato quello che si è registrato in serata a Marina di Grosseto scatenatosi nella zona residenziale e che ha portato a 26 auto bruciate ed alcune case e villette nei pressi della pineta andata a fuoco, danneggiate. Una domenica funesta per l’intera Regione e che ha reso necessario l’intervento di vigili del fuoco, Canadair, protezioni civile e numerosi volontari, oltre alle forze dell’ordine.

DUE CAPANNONI ALLE FIAMME A PALERMO

A bruciare è anche la Sicilia, dove negli ultimi giorni sono stati molteplici gli incendi segnalati. In modo particolare a Palermo sono andati in fiamme quasi contemporaneamente due campanoni. A darne notizia è l’agenzia di stampa Ansa che sottolinea come uno dei roghi abbia riguardato via Messina Montagne, alla periferia della città, mentre il secondo poco distante, sarebbe divampato nella zona industriale di Brancaccio, in via Gian Battista Vigo. Le fiamme sono state così alte al punto da essersi rese visibili anche dall’autostrada per Catania, minacciando le vicine abitazioni. In merito al primo incendio, questo è divampato in un deposito all’interno di un’ex discoteca ed utilizzato per contenere cassette di legno. A destare molta preoccupazione è stata la sua vicinanza ad un distributore di benzina. Necessario l’intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco impegnate anche a Brancaccio. Ancora oscure le cause dei due incendi in merito ai quali sono in corso le indagini dopo l’intervento delle forze dell’ordine su entrambi i luoghi interessati dalle fiamme.