Sorprenderà molti sapere che “Fratelli d’Italia”, l’inno di Mameli che tanto inorgoglisce il popolo della Penisola, no è ancora “ufficialmente” l’inno nazionale. Dal 12 ottobre 1946, giorno in cui il Consiglio dei ministri presieduto da Alcide De Gasperi accolse la proposta del ministro della Guerra di adottarlo per la cerimonia del giuramento delle Forze Armate del 4 novembre successivo, il Canto degli Italiani ci ha rappresentati soltanto “provvisoriamente”. Oggi, però, come riportato da La Repubblica, si è materializzato un primo passo importante per assegnare la giusta dignità a Fratelli d’Italia: la commissione Affari Costituzionali della Camera ha infatti approvato all’unanimità una proposta di legge per far sì che il testo del Canto degli italiani di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro diventino presto “inno nazionale” d’Italia. 



La proposta di legge era stata presentata – e sarebbe suonato strano il contrario – dal deputato di Fratelli d’italia Gaetano Nastri e da Umberto D’Ottavio del Pd. Gli emendamenti presentati erano stati solamente 3: uno del forzista Francesco Paolo Sisto, che aveva proposto di definire l’inno “nazionale” e non “ufficiale”; altri 2 invece portavano la firma del centrista Gian Luigi Gigli, che non solo desiderava abolire Fratelli d’Italia, ma anche provvedere all’istituzione di un concorso per la scelta di un nuovo inno. 



FRATELLI D’ITALIA: INNO DI MAMELI DIVENTA UFFICIALE?

LA STORIA E LE POLEMICHE

In ogni caso non è la prima volta che il tema dell’inno nazionale attira l’attenzione della politica. L’attuale legislatura, la 17esima, se rispetterà la sua scadenza naturale nel marzo 2018 potrebbe riuscire a far sì che la proposta diventi legge. Già in passato però i politici della 14esima, 15esima e 16esima legislatura hanno tentato di attribuire all’inno i crismi dell’ufficialità senza risultato. Restando in ambito politico è curioso sottolineare il cambio di strategia della Lega Nord sul tema: se fino a qualche anno fa i nordisti a guida Bossi non avevano fatto mistero di preferire il Nabucco di Verdi all’inno di Mameli, in questo caso il segretario Matteo Salvini ha dato mandato di mantenere un profilo basso sulla vicenda. Emblematico il commento del capogruppo leghista Cristian Invernizzi:”È una questione che non ci interessa”.



Fratelli d’Italia venne composto dal giovane poeta soldato Goffredo Mameli il 10 settembre del 1847 e musicato due mesi più tardi dal maestro genovese Michele Novaro. Vi è venuta voglia di sentirlo di nuovo? Allora mano sul cuore e cliccate qui sotto!