Il meteo sta concedendo qualche tregua all’Italia dopo una settimana come quella passata che tra caldo torrido, venti forti e caldi, e trombe d’aria improvvise avevano messo mezzo Paese in ginocchio. Le previsioni di oggi e per i prossimi giorni vedono infatti un rinforzo ulteriore dell’Anticiclone nord-africano (Carone) che vede salire ancora di più le temperature a partire da venerdì e per tutto il weekend. Caldo più intenso oggi in Emilia Romagna e al centro-sud, il che fa presagire a giorni assai duri per chi cerca refrigerio dalla linea del Po in giù. Al centronord infatti e soprattutto sulle Alpi le condizioni del meteo saranno più “miti” con masse di arie meno calde che dall’Atlantico renderanno il clima meno torrido, come garantiscono le previsioni de Meteo.it. «In particolare giovedì e venerdì le regioni settentrionali verranno attraversate dalla coda di una perturbazione nord-atlantica la quale determinerà un’accentuazione dell’instabilità atmosferica con un conseguente aumento del rischio di temporali soprattutto attorno ai rilievi ma in forma isolata anche in Pianura Padana».
METEO: PREVISIONI DI OGGI E ULTIME NOTIZIE
LE PREVISIONI DI OGGI
Il weekend sarà rovente con il meteo che già da oggi prepara prossimi giorni “infuocati” in quasi tutta Italia, compreso il centro nord che pure oggi vede alcuni temporali sulle Alpi e nelle zone prealpine. Nel pomeriggio temporaneo aumento della nuvolosità sulle zone montuose al nord, con in serata ancora qualche rovescio o temporale tra Valle d’Aosta. stando alle previsioni del meteo stilate dall’Aeronautica Militare (Meteo AM) al centro e in Sardegna la situazione vede sole e cielo sereno praticamente per le prossime 24 ore, mentre al Sud le nubi fanno visita solo in minima parte a ridosso dell’appennino calabro-lucano. Sul fronte temperature, le massime di oggi 19 luglio vedono pochissime variazioni nelle regioni del Centro, mentre sono in rialzo al sud e al nord, se si escludono la Valle d’Aosta e le aree dell’Alto Adige. Per i mari invece, molto mossi nel canale di Sardegna, poco mossi invece tutti gli altri bacini italiani, sia sul Tirreno che sull’Adriatico.