Ha i contorni della tragedia familiare lo sfogo di un padre distrutto sulle colonne de Il Fatto Quotidiano. E basta mettersi un attimo nei suoi panni per comprenderlo: sua figlia, la sua piccola Valentina (nome di fantasia) ama il figlio di un boss della Sacra Corona Unita, l’organizzazione criminale che a livello di popolarità è certamente inferiore alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta, ma che in Puglia spadroneggia. E per lui, per un uomo che da sempre ha visto la legalità come la strada maestra, per lui che ha allevato una figlia 20enne modello, impegnata politicamente, consapevole della differenza tra il bene e il male, venire a sapere che tra Valentina e il figlio del boss c’era del tenero è stato un colpo basso.



“Quella sera costringo mia figlia a telefonargli e la obbligo a farmi parlare con lui: appena mi passa il cellulare gli urlo di lasciarla in pace, di non importunarla mai più. Sono convinto che basti la mia sfuriata, gli ho pure detto: vieni che ti rompo il muso. Il ragazzo con tono impassibile mi fa: passami tua figlia e fammi dire da lei che non vuole vedermi più. Le passo il telefono, e lei: vedi Carlo? Vedi che succede se tu non cambi strada? Quante volte te lo devo dire? Il sospetto che io ritenevo impossibile solo a immaginarlo si trasforma in realtà. Valentina e Carlo stanno insieme”.



-Quella notte stessa il papà di Valentina decide che è il momento di agire. Trascina con la forza la famiglia in Emilia Romagna, scappano quasi come pentiti con la necessità di sfuggire alla cosca, ma nei suoi piani sono due settimane per convincere la figlia innamorata del boss in erba che quel rapporto è malsano e sbagliato. Ma non ce n’è:”Poche settimane trascorsero prima di prendere atto che lui continuava a frequentarla, saliva in Romagna nei weekend. Mi chiedo spesso perché Valentina si sia innamorata di uno così. A volte mi dico che tante donne devolvono la propria vita a fare le crocerossina. Oppure si sente un’ eroina: prova a me cosa lei è capace di fare.”



E visto che con la figlia non era riuscito a vincere, il papà disperato ha tentato di fare breccia anche nella cortina del “nemico”, in quel fidanzato sbagliato per nascita e condotta, dedito al videopoker e allo scassinamento:”Ho tentato, mesi fa, l’ ultimo approccio con lui. Saputo che era insieme a mia figlia l’ ho chiamato e gli ho chiesto, se davvero quell’ amore era così incontenibile e pieno, di prendere pubblicamente le distanze dalla sua famiglia, dalla vita che conduce suo padre. Di scriverlo su Facebook, il social che lui ama così tanto. Mi ha risposto quasi con uno sberleffo: prendere le distanze avrebbe significato metterlo in pericolo e procurare guai anche a me. 

Mi sono arreso. Valentina ha scelto e io non sarò più suo padre. Lei non ascolterà mai più la mia voce, non la chiamerò, non ci vedremo più. Deve avere un costo la sua scelta, e quel costo sono io. Sono mesi che ho interrotto i rapporti. Lo so, forse è solo lo sfogo frutto del livore di un vinto. Forse non mi rassegno ancora ad aver perso una figlia, al fatto che la malavita sia entrata dentro casa e me l’ abbia rubata. Perciò ho deciso di rendere pubblica la mia sofferenza, l’ho fatto per la mia Valentina, forse un giorno capirà”.