Il suicidio di Chester Bennington ha colto l’intero mondo impreparato. Anche gli altri membri dei Linkin Park, nonostante fossero a conoscenza delle problematiche del musicista, non si sarebbero mai potuti aspettare nulla di simile. Il giorno del suicidio (il 20 luglio), la band era attesa sul set fotografico per uno shooting e dovevano recarsi ad Hollywood. Secondo ciò che si apprende da Tmz, uno dei compagni di lavoro dell’artista è stato visto vicino la sua abitazione poco prima che la polizia arrivasse sul luogo. L’uomo ha riferito che si trovava lì perché stava andando a prendere Chester: “sono assolutamente scioccato” ha fatto sapere. Chester era appena tornato a Los Angeles dall’Arizona dopo avere passato un poco di tempo insieme alla moglie ed i tre figli nati dalla loro relazione. I Linkin Park, sarebbero dovuti partire in tour nel giro di alcune settimane e anche questo dettaglio, ha reso il suicidio ancora più sconvolgente ed inaspettato. La band qualche giorno fa, aveva anche registrato una puntata di Carpool Karaoke che, in base alle ultime news, potrebbe ugualmente essere mandata in onda come un omaggio al cantante. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
IL CANTANTE DEI LINKIN PARK SI È SUICIDATO
ECCO DA DOVE VENIVA LA SUA RABBIA
Nel 2007 Luca Dini, intervistò il cantante per Vanity Fair e a distanza di dieci anni, questo doloroso giorno viene condiviso anche in questo modo. Il frontman dei Linkin Park non ha avuto una vita facile e non è andata di certo meglio crescendo. Il 15 maggio del 2007 usciva il nuovo album della band, Minutes To Midnight, con un chiaro riferimento all’orologio dell’apocalisse. Il mondo, secondo Chester Bennington non stava affatto bene e stava andando verso la “mezzanotte”: “Il rischio c’è, e non siamo certo noi a dirlo. Ma l’ultima immagine del video è quella dell’erba che cresce: c’è ancora il tempo per cambiare. Bisogna vedere la catastrofe all’orizzonte per decidersi ad agire. Volevamo far riflettere, poi ognuno tira le sue conclusioni. Per alcuni è l’impegno politico, per altri raccogliere una cartaccia da terra”. Per quanto riguarda la rabbia che invece esprimeva sul palco, il cantante aveva confessato che sul palco, se vuoi tirarla fuori è perché la possiedi già dentro da parecchio tempo: “Preferirei non aver provato certe esperienze, ma il passato non si può cambiare, tanto vale usarlo per comunicare qualcosa. Prima di realizzare i miei sogni, ho vissuto cose che non augurerei al mio peggior nemico, e sono quelle cose il “carburante” che mi permette di trasmettere certe emozioni in modo convincente”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
CHESTER PRENDAVA A PUGNI LA VITA
Aveva deciso di imprimere una svolta musicale ai Linkin Park con il resto della band, rimasta ora senza il suo frontman: Chester Bennington si è suicidato. Il cantante, che soffriva da tempo di depressione, si è impiccato nella sua residenza californiana, lasciando i sei figli avuti da due mogli. Lutto nel mondo della musica, sgomento per una tragedia inaspettata. Dopo l’uscita del nuovo album One More Light era stato protagonista di un’intervista sopra le righe: ai microfoni di Kerrang Radio si scagliò contro chi li ha definiti “venduti”. Chester si disse pronto a «prendere a pugni chiunque ci dia dei venduti». Durante l’intervista radiofonica spiegò che le canzoni dei Linkin Park possono piacere o non piacere, ma c’è una cosa che non accetta: «Mi si può dire che le canzoni non sono abbastanza metal, mi sta bene. Ma non permetto a nessuno di dire che abbiamo preso una decisione per il marketing, per fare soldi. In quel caso l’unica risposta che potrei dare è a pugni». (agg. di Silvana Palazzo)
GREEN DAY: “LA DIPENDENZA DA DROGHE È TEMA SERIO”
Fa impressione leggere la quantità di messaggi, saluti e commiati che il mondo della musica ancora in questi ultimi minuti sta tributando a Chester Bennington e alla famiglia che perde un punto di riferimento (lascia ben sei figli!). I Linkin Park perdono un frontman tanto carismatico quanto fragile, proprio come il suo amico Chris Cornell morto anche lui suicida qualche mese fa. Il messaggio che però ha lanciato Billie Joe Armstrong dei Green Day ha qualcosa in più degli altri perché ha il coraggio di esprimere un forte tema nel mondo della musica, di cui tutti sanno ma ben pochi parlano. «Avevo incontrato Chester un paio di volte, era una persona gentile e molto intelligente. E un cantante straordinario. La salute mentale e la dipendenza dalle droghe sono temi molto complessi. Ma ricordate che non siete mai soli. Riposa in pace, Chester, ci mancherai». Più “normale” e legato al successo della musica e al segno che lascerà comunque intatto in tanti fan è il messaggio di Pharrel Williams che su Facebook scrive così, «Chester, tu e i ragazzi avete influenzato un’intera generazione. Ci siete andati giù duro e avete liberato molti ragazzi dai condizionamenti della loro vita. Con i NERD, abbiamo aperto per te in Germania, non dimenticheremo mai quello show. Ci hai dato i brividi. La tua essenza è tra le stelle». (agg. di Niccolò Magnani)
IL MESSAGGIO (INASCOLTATO) DEL FIGLIO 11ENNE
Sta commuovendo il messaggio lasciato dal figlio 11enne di Chester Bennington poche ore prima del suicidio del padre: impiccato nella sua casa di Los Angeles e ancora non sappiamo qualcuno dei suoi sei figli lo abbia visto così, in quegli ultimi attimi impossibili anche solo da pensare. Ma quel bimbo, chissà con quale coscienza, aveva forse compreso che il papà non stava benissimo, tanto che aveva attaccato un post-it con un breve messaggio sulla tazza del caffè di Chester. «Papà godi la tua prova (musicale, ndr) o tutto quello che stai facendo oggi. Ama la vita perché è un ‘castello di vetro». Il testo fa riferimento ovviamente ad una delle canzoni più famose dei Linkin Park, dove Chester cantava proprio così «enjoy your rehearsal or whatever you’re doing to day. Love life because it’s a ‘castle of glass». Il bimbo ha aggiunto quel “dad” all’inizio, riferendosi a quel papà che qualche ora dopo purtroppo aveva abbandonato troppo presto questa vita. Chissà se quel biglietto lo avesse letto davvero, che cosa avrà provato il buon Chester e se avrebbe lo stesso fatto quell’insana scelta drammatica…(agg. di Niccolò Magnani)
IL RICORDO DELLE STAR DELLA MUSICA
Le star del mondo della musica ancora non ci credono che a così pochi mesi di distanza dopo la morte di Chris Cornell ora anche Chester Bennington abbia fatto la stessa fine: distrutta e in lacrime la sua band e come loro tantissimi altri superstar della musica internazionale. Rihanna in lacrime, scrive su Instagram, di fianco ad una grande foto che ritrae Chester nel suo habitat naturale (il palco) «Letteralmente il cantante più talentoso che abbia mai visto dal vivo». Come lei si “accodano” in tanti a ricordare il giovane Chester, andatosene troppo presto e in maniera troppo “drammatica”: «Riposa in pace. Il mio cuore va a tutti i familiari. Se stai soffrendo non vergognarti di parlarne con qualcuno », scrive su Twitter Katy Perry, anche lei nel recente passato trovatasi un crisi depressiva. Selena Gomez parla di una fine di un’era, mentre i Nickelback sentenziano «Quando la vita ci lascia ciechi, l’amore ci mantiene gentili». Ryan Adams racconta la gentilezza di Chester e dei Linkin Park, «l mio pensiero oggi va alla sua famiglia e agli amici. Lui e i Linkin Park sono i ragazzi più gentili che si potesse sperare di incontrare ». Sono però gli One Republic a scrivere un tweet che va ben oltre il “semplice” commiato: «O santo cielo. Riposa in pace Chester Bennington. Ci hai spezzato il cuore. Il suicidio è il diavolo che cammina con noi sulla terra ». (agg, di Niccolò Magnani)
Oh dear God. Massive R.I.P to Chester Bennington of @linkinpark this BREAKS OUR HEART. Suicide is the devil on earth walking amongst us ??
— OneRepublic (@OneRepublic) 20 luglio 2017
IL TRIBUTO DELLA BAND
I Linkin Park non hanno trovato le parole per esprimere il dolore per la morte di Chester Bennington, ma lo hanno ricordato con due foto. Due post su Facebook e sugli altri canali social della band per omaggiare il loro frontman, che ieri si è suicidato. E pensare che poche ore prima di apprendere la drammatica notizia i Linkin Park avevano pubblicato un nuovo video, quello di “Talking to myself”, estratto dall’album “One more light”, uscito lo scorso maggio. La notizia della morte di Chester Bennington è stata confermata da Mike Shinoda su Twitter: «Scioccati e affranti, ma è vero. Un comunicato ufficiale verrà pubblicato appena sarà possibile». Anche altri musicisti hanno voluto ricordare Chester Bennington. Tra loro Justin Timberlake: «RIP Chester Bennington e le mie più sincere condoglianze alla sua famiglia, agli amici e alla famiglia dei Linkin Park. Davvero unico e umile». Sconvolta anche un’altra band, One Republic: «Oh caro Dio. Un grande RIP a Chester Bennington dei Linkin Park. Questa notizia ci spezza il cuore. Il suicidio è il diavolo sulla Terra che cammina tra noi». (agg. di Silvana Palazzo)
LASCIA SEI FIGLI E MIGLIAIA DI FAN
Il leader dei Linkin Park si è suicidato. Bennington aveva sei figli, avuti da due mogli diverse, e parallelamente alla sua attività con i Linkin Park aveva cantato anche con i Dead by Sunrise e con gli Stone Temple Pilots. Era molto amico di Chris Cornell, il cantante degli Audioslave che si è suicidato lo scorso maggio. Infatti, in occasione della sua morte, Bennington aveva pubblicato su Twitter una lettera aperta. Questa la sua lettera: “Ho sognato i Beatles la notte scorsa. Mi sono svegliato con ‘Rocky Raccoon’ nella testa e lo sguardo preoccupato di mia moglie. Mi ha detto che il mio amico era appena morto. Pensieri su di te mi hanno invaso il cervello e ho pianto. Sto ancora piangendo, triste e grato per aver condiviso alcuni momenti molto speciali con te e la tua bella famiglia. Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che è quello che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo”.
UNA MORTE CHE LASCIA SGOMENTI
Chester Bennington è morto. Il cantante dei Linkin Park si è suicidato. Una notizia shock per tutti i fan della famosissima band rock che oggi dicono addio al suo noto frontman. Chester si è impiccato a 41 anni in una residenza a Palos Verdes Estates, in California. Secondo quanto riportato dalla stampa americana, il suo corpo è stato trovato stamani alle 9 ore locali dalla polizia. Il cantante lascia sei figli avuti da due mogli. Una vita difficile per Bennington già negli anni dell’infanzia: nato il 20 marzo 1976 a Phoenix, a 8 anni era già vittima di molestie e aggressioni, retroscena che con dolore il cantante ha svelato alla stampa. A 11 anni Chester ha visto i suoi genitori divorziare, poi da adolescente è diventato dipendente da droga e alcool, dipendenza che lo ha purtroppo accompagnato per tanti anni.
I GRAVI PROBLEMI PERSONALI DI CHESTER BENNINGTON
Da molto tempo soffriva anche di depressione; un dettaglio molto forte è che Chester fosse molto vicino a Chris Cornell, che si è tolto la vita poche settimane fa proprio impiccandosi e che oggi avrebbe compiuto 53 anni. In occasione della morte dell’amico, Benninghton ha scritto sui social: “Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che è quello che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo». Prima dei Linkin Park, Chester Bennington è stato il cantante anche degli Stone Temple Pilots, dal 2013 al 2015 e nel 2006 è stato inserito alla 46esima posizione di una classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi.