LE ORIGINI DEL SANTO
Sant’Apollinare era originario dell’Antiochia, una città dell’attuale Turchia che si affaccia sul versante del Mar Mediterraneo. Fu una figura molto importante, in quanto fu il primo a ricoprire la figura di Vescovo nella città di Ravenna, che in quel periodo era un punto focale della cultura e del commercio. La leggenda narra che lo stesso Pietro gli affidò questo compito, in quanto era uno dei suoi discepoli. Infatti, passato il periodo della Pentecoste, lo stesso Pietro predicava la salvezza eterna tramite la fede in Gesù Cristo. Proprio durante il suo pellegrinaggio nella città turca, incontro Apollinare e gli diede l’ordine di ricoprire quel ruolo nella città emiliana. L’uomo arrivò e guarì la moglie del tribuno: questo fatto spinse tutta la famiglia sulla via della conversione alla religione cattolica. Fu perseguitato per via della sua predicazione: infatti in quel periodo storico i cristiani venivano perseguitati dal popolo romano pagano, che non riconosceva la propria fede nell’entita unica, in Dio. Dopo l’episodio del battesimo, fu convocato dal giudice.
Doveva sacrificare le divinità ritenute pagane al Dio Giove: le parole di risposta non furono ben accettate e fu aggredito dalla folla. Si riprese grazie alle cura di una donna, indicata dallo stesso Vescovo. Successivamente ricoprì lui stesso quella carica. Morì martire nel 70 d.C. per via delle persecuzioni. Fu una figura di spicco anche per alcuni pontefici: infatti Simamco e Onorio I favorirono la diffusione della parola di Apollinare anche a Roma. Clodoveo decise di dedicargli una chiesa nella sede di Dijon. Sono tanti i luoghi di culto dedicati, soprattutto nelle zone dove era diffuso il pensiero benedettino: rimane dunque una figura importantissima nella regione emiliana. L’etimologia del suo nome deriva dal culto di Apollo: Apollinare significa appunto sacro ad Apollo. La basilica di Sant’Apollinare in Classe, presso Ravenna, è stata consacrata nel 549: all’interno si possono trovare la tomba del santo ed un mosaico che lo raffigura.
LE CELEBRAZIONI A RAVENNA
Nella città di Ravenna sono previste tantissime celebrazioni in suo onore. Ben dieci giorni di rituali cristiani per poter celebrare il Santo. La celebrazione più famosa è il pellegrinaggio che viene fatto da Classe fino al Duomo di Ravenna, un modo per ritrovare la fede e la cristianizzazione dell’evento, come spiega l’arcivescovo della cittadina. Ci saranno visitate guidate nella basilica, per poter ammirare da vicino il culto di questo martire che significa molto per la cittadina ravennate. Inoltre vengono organizzate messe e celebrazioni liturgiche durante tutto il week end. La cittadina si prepara anche a riti laici come feste e sagre, per riunire la cittadinanza nel culto e nella venerazione del santo Patrono.
Per via dell’importanza ricoperta nel vescovado di Ravenna, Apollinare è una figura di spicco in tutta la zona dell’Emilia Romagna. La città di riferimento è ovviamente Ravenna, che festeggia il santo patrono il 23 luglio. Una città che fu un vero e proprio punto di riferimento, in quanto nel periodo medievale svolse un ruolo fondamentale nel commercio e nella politica di quel versante. Sono tantissimi il luoghi di culto cristiani presenti nella città, ma la basilica di Sant’Apollinare è il luogo principale.
L’IMPORTANZA PER LA CHIESA CATTOLICA
Per la Chiesa Cattolica Sant’Apollinare si festeggia il 20 luglio. Lo stesso giorno si venerano Sant’Anna Wang, Sant’Aurelio di Cartagine e Sant’Elia: questa figura è molto importante per la Chiesa Cattolica, in quanto Elia versò il proprio sangue per difendere la fede. Il Santo del giorno del 20 luglio è anche Andrea Wang Tianqing, che ha alle spalle una storia davvero incredibile: fu uno dei più giovani martiri cinesi della storia e fu perseguitato e ucciso per via del suo credo religioso.